Enti locali
Rateizzazione dei tributi, il consiglio comunale approva modifica al regolamento
Semaforo verde nella seduta di ieri. D'Adamo: «Soluzione che contempera interesse pubblico e quello di cittadini e aziende»
Bari - martedì 6 novembre 2018
1.36 Comunicato Stampa
Novità in vista a Bari in materia di tributi: ieri mattina il consiglio comunale, su proposta dell'assessore al Bilancio Alessandro D'Adamo, ha approvato le modifiche al Regolamento per la concessione di rateizzazioni per il pagamento delle entrate tributarie ed al Regolamento per l'istituzione e l'applicazione della tassa sui rifiuti. Si tratta di modifiche rivolte a ridurre i tempi della riscossione e ad innalzare quindi il grado di riscossione stessa, rispondendo quindi alla necessità di raggiungere l'obiettivo posto e richiesto dalla Corte dei Conti di migliorare l'attività di riscossione dei tributi locali da parte dell'ente municipale.
La prima modifica riguarda il "Regolamento per la concessione di rateizzazioni per il pagamento delle entrate Tributarie", ed in particolare l'art. 5, che con un emendamento sottoscritto dai consiglieri di maggioranza e di opposizione è stato modificato istituendo la rateizzazione di non oltre 60 mesi (invece dei 120 previsti precedentemente) e l'ammontare della singola rata non può essere inferiore a 100,00 con la predisposizione di un piano rateale tarato in base all'importo complessivo del tributo da pagare ( fino a 1500 euro max 15 rate, da 1.500 a 25.000 max 36 rate, superiore a 25.000 max 60 rate mensili). In caso di rateizzazione superiore a 25.000 euro è necessaria l'acquisizione preventiva di idonea garanzia a tutela del credito dell'ente, nelle modalità previste dalla legge.
In caso di mancato pagamento della prima rata o successivamente di tre rate consecutive il contribuente perderà il diritto al beneficio della rateizzazione. Inoltre, in caso di comprovata difficoltà economica e finanziaria, debitamente accertata dagli uffici competenti, potrà essere concesso un piano rateale che non tiene conto dei parametri fissati dal regolamento, indipendentemente dall'ammontare del debito tributario. La seconda modifica riguarda il "Regolamento Tari" e, in particolare, l'art. 34 che prevede la possibilità di anticipare, anche prima dell'approvazione del relativo Bilancio di Previsione, la predisposizione dell'emissione e l'invio degli inviti al pagamento per l'anno di competenza. Ciò al fine di consentire ai cittadini di beneficiare pienamente della rateizzazione, ricevendo gli avvisi con largo anticipo rispetto alla scadenza della rata.
«Grazie alla collaborazione dei consiglieri comunali, sia d'opposizione sia di maggioranza, oggi abbiamo raggiunto un'intesa che migliora il regolamento per la riscossione, consentendo all'amministrazione di salvaguardare l'obiettivo di miglioramento delle entrate tributarie. Abbiamo individuato una soluzione che contempera l'interesse pubblico con quello dei singoli cittadini o delle attività commerciali ed economiche in difficoltà. Tale soluzione si fonda sulla distinzione dell'entità del debito da estinguere e offre una serie di possibilità in più, per cittadini che hanno un debito con l'amministrazione comunale – spiega D'Adamo. Il termine massimo delle 60 rate è una soluzione che consente a tutti di pagare e, contestualmente, permette all'Amministrazione di tenere sotto controllo la riscossione dei tributi e, quindi, e mette gli amministratori nelle condizioni di affrontare la programmazione della spesa con maggiore disponibilità per i servizi da erogare ai cittadini».
La prima modifica riguarda il "Regolamento per la concessione di rateizzazioni per il pagamento delle entrate Tributarie", ed in particolare l'art. 5, che con un emendamento sottoscritto dai consiglieri di maggioranza e di opposizione è stato modificato istituendo la rateizzazione di non oltre 60 mesi (invece dei 120 previsti precedentemente) e l'ammontare della singola rata non può essere inferiore a 100,00 con la predisposizione di un piano rateale tarato in base all'importo complessivo del tributo da pagare ( fino a 1500 euro max 15 rate, da 1.500 a 25.000 max 36 rate, superiore a 25.000 max 60 rate mensili). In caso di rateizzazione superiore a 25.000 euro è necessaria l'acquisizione preventiva di idonea garanzia a tutela del credito dell'ente, nelle modalità previste dalla legge.
In caso di mancato pagamento della prima rata o successivamente di tre rate consecutive il contribuente perderà il diritto al beneficio della rateizzazione. Inoltre, in caso di comprovata difficoltà economica e finanziaria, debitamente accertata dagli uffici competenti, potrà essere concesso un piano rateale che non tiene conto dei parametri fissati dal regolamento, indipendentemente dall'ammontare del debito tributario. La seconda modifica riguarda il "Regolamento Tari" e, in particolare, l'art. 34 che prevede la possibilità di anticipare, anche prima dell'approvazione del relativo Bilancio di Previsione, la predisposizione dell'emissione e l'invio degli inviti al pagamento per l'anno di competenza. Ciò al fine di consentire ai cittadini di beneficiare pienamente della rateizzazione, ricevendo gli avvisi con largo anticipo rispetto alla scadenza della rata.
«Grazie alla collaborazione dei consiglieri comunali, sia d'opposizione sia di maggioranza, oggi abbiamo raggiunto un'intesa che migliora il regolamento per la riscossione, consentendo all'amministrazione di salvaguardare l'obiettivo di miglioramento delle entrate tributarie. Abbiamo individuato una soluzione che contempera l'interesse pubblico con quello dei singoli cittadini o delle attività commerciali ed economiche in difficoltà. Tale soluzione si fonda sulla distinzione dell'entità del debito da estinguere e offre una serie di possibilità in più, per cittadini che hanno un debito con l'amministrazione comunale – spiega D'Adamo. Il termine massimo delle 60 rate è una soluzione che consente a tutti di pagare e, contestualmente, permette all'Amministrazione di tenere sotto controllo la riscossione dei tributi e, quindi, e mette gli amministratori nelle condizioni di affrontare la programmazione della spesa con maggiore disponibilità per i servizi da erogare ai cittadini».