Politica
Ratti e insetti a Japigia, residenti in rivolta
Sos Città: «Rischio igenico sanitario», Altini (Psi): «Chiediamo intervento urgente»
Bari - martedì 9 ottobre 2018
16.02 Comunicato Stampa
Rischio igenico sanitario al quartiere Japigia, dove da giorni sono diverse le denunce dei cittadini in merito alla presenza di insetti e topi, alcuni hanno anche lamentato la presenza di questi ultimi nel giardino della scuola sita in via Peucetia. E diverse associazioni cittadine oltre a rappresentanti politici hanno preso a cuore la vicenda.
«Nella mattinata di oggi, abbiamo provveduto ad inviare a mezzo pec una richiesta di urgente derattizzazione e disinfestazione delle aree riguardanti il Quartiere Japigia - scrive in una nota Claudio Altini, segretario del PSI Area Metropolitana di Bari - Nei giorni passati, ma sono molteplici le segnalazioni durante questi ultimi anni, i residenti del quartiere Japigia hanno lamentato la presenza di ratti anche all'interno dell' Istituto comprensivo di Via Peucetia. Una situazione di pericolo igienico sanitario dovuta soprattutto alla mancanza di rispetto riguardante lo stoccaggio e il successivo conferimento dei rifiuti di alcuni operatori mercatali. Chiediamo all'amministrazione comunale un intervento straordinario di derattizzazione e bonifica delle aree e maggiori controlli sul Mercato di Via Pitagora, in linea con quanto recita l'articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, soprattutto quando si parla della salute di bambini di questo quartiere».
A Bari in questi primi giorni d'autunno è successo l'indicibile almeno dal punto di vista metereologico - dichiarano invece da SOS Città - a Japigia il colpo di grazia alla città è arrivato dal mondo animale con una nuova invasione di insetti qualificati come cimici cinesi (o halyomorpha halyscimice nel nome scientifico) che per fortuna sono innocue per la salute dell'uomo, non procurando punture e veleni, per fortuna, anche se risultano maleodoranti se uccise. Sarebbe necessaria una bonifica delle aree da parte degli organi competenti e della Asl dal momento in cui poco è stato fatto in questa stagione, così le cimici cinesi sono andate a sommarsi alle zanzare, alle formiche volanti, agli scarafaggi e ai topi creando un non singolare rischio igienico sanitario, sottovalutato dalle autorità».
«Nella mattinata di oggi, abbiamo provveduto ad inviare a mezzo pec una richiesta di urgente derattizzazione e disinfestazione delle aree riguardanti il Quartiere Japigia - scrive in una nota Claudio Altini, segretario del PSI Area Metropolitana di Bari - Nei giorni passati, ma sono molteplici le segnalazioni durante questi ultimi anni, i residenti del quartiere Japigia hanno lamentato la presenza di ratti anche all'interno dell' Istituto comprensivo di Via Peucetia. Una situazione di pericolo igienico sanitario dovuta soprattutto alla mancanza di rispetto riguardante lo stoccaggio e il successivo conferimento dei rifiuti di alcuni operatori mercatali. Chiediamo all'amministrazione comunale un intervento straordinario di derattizzazione e bonifica delle aree e maggiori controlli sul Mercato di Via Pitagora, in linea con quanto recita l'articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, soprattutto quando si parla della salute di bambini di questo quartiere».
A Bari in questi primi giorni d'autunno è successo l'indicibile almeno dal punto di vista metereologico - dichiarano invece da SOS Città - a Japigia il colpo di grazia alla città è arrivato dal mondo animale con una nuova invasione di insetti qualificati come cimici cinesi (o halyomorpha halyscimice nel nome scientifico) che per fortuna sono innocue per la salute dell'uomo, non procurando punture e veleni, per fortuna, anche se risultano maleodoranti se uccise. Sarebbe necessaria una bonifica delle aree da parte degli organi competenti e della Asl dal momento in cui poco è stato fatto in questa stagione, così le cimici cinesi sono andate a sommarsi alle zanzare, alle formiche volanti, agli scarafaggi e ai topi creando un non singolare rischio igienico sanitario, sottovalutato dalle autorità».