Vita di città
Refezione scolastica, recuperati 60 mila euro in 3 mesi dai morosi
Inviate oltre 150 euro relative a circa 300 mila euro di mancati pagamenti. Ingiunzione di pagamenti per chi non risponde
Bari - martedì 19 dicembre 2017
16.28 Comunicato Stampa
Dall'inizio dell'anno scolastico la ripartizione Politiche educative del Comune di Bari ha avviato il progetto obiettivo per il recupero delle morosità, che in pochi mesi ha consentito di accertare, per il servizio di refezione scolastica riferito agli ultimi 5 anni, un mancato pagamento di 300 mila euro a carico di circa 150 famiglie. Gli uffici hanno, infatti, inviato 150 lettere di riscossione, di cui 25 hanno già prodotto un saldo del debito per circa 40.000 euro e 15 una rateizzazione per circa 20.000 euro.Le mancate risposte da parte degli utenti morosi determineranno la trasformazione dei solleciti comunali in ingiunzioni di pagamento.
«Dall'inizio dell'anno scolastico gli uffici comunali stanno facendo un lavoro straordinario sugli accertamenti - spiega Paola Romano- consentendo al Comune di recuperare somme importanti. Purtroppo sempre più spesso incrociamo casi di morosità che non dipendono affatto dalla situazione socio-economica familiare, anche perché al di sotto della soglia dei 6000 euro il servizio è totalmente gratuito, tanto che ad oggi su 4000 pasti erogati sono 900 le famiglie che ne usufruiscono gratuitamente. Spesso però i servizi a domanda individuale, come la refezione scolastica, vengono visti come un diritto acquisito a cui non si è tenuti a contribuire. Questo è un approccio che non possiamo tollerare perché altrimenti non riusciremmo a garantire la gratuità del pasto a chi davvero ne ha bisogno e a quelle famiglie che per davvero non possono contribuire. Grazie ad un utilizzo più efficiente delle banche dati messe a disposizione del Comune stiamo lavorando in maniera più efficace andando a ritroso nel tempo, con la possibilità di individuare casi di morosità atavica, fino a 5 anni a ritroso. Stiamo anche lavorando sul controllo delle iscrizioni, che nell'ultimo anno ha visto la regolarizzazione di circa 211 posizioni. Solo in questo modo, attraverso la consegna del modello ISEE, è possibile accedere alle dovute agevolazioni. Voglio infine ricordare che attraverso la regolarizzazione delle iscrizioni è possibile monitorare la qualità del servizio, assicurare ai bambini pasti adeguati alle loro esigenze e avere il necessario controllo su quello che accade durante l'orario dei pasti nelle scuole».
«Dall'inizio dell'anno scolastico gli uffici comunali stanno facendo un lavoro straordinario sugli accertamenti - spiega Paola Romano- consentendo al Comune di recuperare somme importanti. Purtroppo sempre più spesso incrociamo casi di morosità che non dipendono affatto dalla situazione socio-economica familiare, anche perché al di sotto della soglia dei 6000 euro il servizio è totalmente gratuito, tanto che ad oggi su 4000 pasti erogati sono 900 le famiglie che ne usufruiscono gratuitamente. Spesso però i servizi a domanda individuale, come la refezione scolastica, vengono visti come un diritto acquisito a cui non si è tenuti a contribuire. Questo è un approccio che non possiamo tollerare perché altrimenti non riusciremmo a garantire la gratuità del pasto a chi davvero ne ha bisogno e a quelle famiglie che per davvero non possono contribuire. Grazie ad un utilizzo più efficiente delle banche dati messe a disposizione del Comune stiamo lavorando in maniera più efficace andando a ritroso nel tempo, con la possibilità di individuare casi di morosità atavica, fino a 5 anni a ritroso. Stiamo anche lavorando sul controllo delle iscrizioni, che nell'ultimo anno ha visto la regolarizzazione di circa 211 posizioni. Solo in questo modo, attraverso la consegna del modello ISEE, è possibile accedere alle dovute agevolazioni. Voglio infine ricordare che attraverso la regolarizzazione delle iscrizioni è possibile monitorare la qualità del servizio, assicurare ai bambini pasti adeguati alle loro esigenze e avere il necessario controllo su quello che accade durante l'orario dei pasti nelle scuole».