Politica
Regionali, Giorgia Meloni a Bari per Fitto: «Vincere in Puglia per mandare a casa Conte»
La leader di Fratelli d'Italia: «Emiliano ha aperto agenzie inutili per comprare alleanze. Rinvio elezioni? Hanno paura di perdere»
Bari - mercoledì 26 agosto 2020
20.35
A meno di un mese alle regionali in Puglia del 20 e 21 settembre, entra nel vivo la campagna elettorale. A tirare la volata del candidato di centrodestra Raffaele Fitto è Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, che questo pomeriggio è intervenuta a Bari, in largo Giannella, all'evento di presentazione della lista di FdI.
«Il risultato delle elezioni in Puglia avrà un grande peso, soprattutto per i pugliesi - ha detto Giorgia Meloni. Questa regione deve avere molto di più, in questi anni Emiliano l'ha trasformata in "assumificio" per amici e parenti, con una moltiplicazione delle agenzie per comprare persone e consenso. Questa è una regione pessima sul piano infrastrutturale, sanitario e della lotta al Covid-19; non parliamo della Xylella, della spesa di fondi europei per l'agricoltura. Con Raffaele Fitto pensiamo che la competenza possa fare la differenza. Da una parte Emiliano ha usato la Puglia come trampolino di lancio per la politica nazionale, dall'altra c'è una scelta d'amore di chi rinuncia a un incarico internazionale come il seggio da eurodeputato per tornare a occuparsi della sua terra. Il voto dei pugliesi, però, è particolarmente strategico: a settembre si può mandare a casa Michele Emiliano e insieme a lui un altro pugliese, Giuseppe Conte».
Giorgia Meloni, poi, rivendica la scelta di Fitto come candidato unitario del centrodestra, superando la proposta di Altieri proveniente dalla Lega: «Quando abbiamo scelto i candidati presidente abbiamo considerato le persone migliori a disposizione per ogni territorio, senza egoismi di partito - dice la deputata leader di FdI. Fitto metteva insieme competenza e popolarità; può fare la differenza e la coalizione è stata d'accordo su questo. Da una parte c'è un centrodestra che sta insieme per scelta e visione comune, dall'altra c'è una compagine di governo che dichiara di schifarsi e che in Puglia si presenta con quattro candidati diversi. Dicono di stare insieme solo per impedire ai cittadini di mandare al governo chi vogliono, cioè noi».
Il riacutizzarsi della crisi Covid-19 potrebbe comportare un nuovo slittamento delle elezioni? Meloni esclude l'ipotesi: «Il rischio del rinvio non esiste. L'unica ragione per cui il governo vorrebbe uno slittamento delle elezioni è perché rischia di perderle, esattamente come l'unica ragione per cui paventano la non riapertura delle scuole è per non far vedere che non avevano nessuna idea su come ripartire in sicurezza, se non i banchi a rotelle della Azzolina. In Europa hanno riaperto le scuole nel precedente anno scolastico, non avendo dati sui contagi diversi dai nostri, e in nessun paese è sospesa la democrazia. Se il governo vuole istituire una dittatura, deve assumersene la responsabilità».
Giorgia Meloni attacca Emiliano sul bando "Muslim friendly" e plaude all'iniziativa del governatore siciliano Musumeci, che ha imposto lo svuotamento degli hot spot per migranti: «Il governo non ha fatto nulla per il turismo, Emiliano ha fatto un bando per finanziare le strutture turistiche che rimuovono i simboli cristiani per diventare "Muslim friendly". Fratelli d'Italia ha acceso i riflettori e il bando è stato ritirato. Musimeci? Ha fatto bene, è intollerabile che un governo che rincorreva gli italiani in spiaggia con i droni permetta che ci siano migliaia di immigrati clandestini che arrivano, sono contagiati e si danno alla macchia. Non si può negare il nesso fra ritorno dei contagi e il non governo dei flussi migratori; è scandaloso che i governatori debbano subire le scelte di un presidente del Consiglio che nessuno ha mai avuto la possibilità di votare o di partiti che non si sono mai presentati in coalizione. L'unico modo per risolvere il problema dell'immigrazione clandestina è un blocco navale al largo della Libia».
Raffaele Fitto dal palco fa eco: «Ho l'onore di rappresentare una sintesi di unità politica del centrodestra, guardiamo alla campagna elettorale con la consapevolezza di poter vincere queste elezioni. Abbiamo fatto una scelta di metodo, con cinque liste che competono seriamente senza fare un supermarket, come le 15 di Emiliano. Puntiamo a una prospettiva di governo seria e credibile. La Puglia non ha brillato nella spesa di fondi europei e i risultati si vedono. A fronte di 2miliardi 700milioni di euro, la regione ha speso solo 53 milioni. Sull'agricoltura la peggiore calamità non sono state Xylella e gelate, ma la giunta Emiliano. Questa è la regione più tassata d'Italia dal 2007, i cittadini pugliesi pagano alcune tasse fastidiose, un pieno di benzina e la bolletta del metano sono più alti rispetto alle altre regioni, e di contro abbiamo la moltiplicazione delle discariche e i rifiuti che vanno altrove. In Puglia c'è la più alta percentuale di mortalità per Covid-19, siano la regione con il più basso numero di tamponi e con il più lungo tempo di attesa per il risultato dei test, 11 giorni. Due candidati travestiti da tecnici stanno facendo la campagna elettorale sulla pelle dei cittadini».
«Il risultato delle elezioni in Puglia avrà un grande peso, soprattutto per i pugliesi - ha detto Giorgia Meloni. Questa regione deve avere molto di più, in questi anni Emiliano l'ha trasformata in "assumificio" per amici e parenti, con una moltiplicazione delle agenzie per comprare persone e consenso. Questa è una regione pessima sul piano infrastrutturale, sanitario e della lotta al Covid-19; non parliamo della Xylella, della spesa di fondi europei per l'agricoltura. Con Raffaele Fitto pensiamo che la competenza possa fare la differenza. Da una parte Emiliano ha usato la Puglia come trampolino di lancio per la politica nazionale, dall'altra c'è una scelta d'amore di chi rinuncia a un incarico internazionale come il seggio da eurodeputato per tornare a occuparsi della sua terra. Il voto dei pugliesi, però, è particolarmente strategico: a settembre si può mandare a casa Michele Emiliano e insieme a lui un altro pugliese, Giuseppe Conte».
Giorgia Meloni, poi, rivendica la scelta di Fitto come candidato unitario del centrodestra, superando la proposta di Altieri proveniente dalla Lega: «Quando abbiamo scelto i candidati presidente abbiamo considerato le persone migliori a disposizione per ogni territorio, senza egoismi di partito - dice la deputata leader di FdI. Fitto metteva insieme competenza e popolarità; può fare la differenza e la coalizione è stata d'accordo su questo. Da una parte c'è un centrodestra che sta insieme per scelta e visione comune, dall'altra c'è una compagine di governo che dichiara di schifarsi e che in Puglia si presenta con quattro candidati diversi. Dicono di stare insieme solo per impedire ai cittadini di mandare al governo chi vogliono, cioè noi».
Il riacutizzarsi della crisi Covid-19 potrebbe comportare un nuovo slittamento delle elezioni? Meloni esclude l'ipotesi: «Il rischio del rinvio non esiste. L'unica ragione per cui il governo vorrebbe uno slittamento delle elezioni è perché rischia di perderle, esattamente come l'unica ragione per cui paventano la non riapertura delle scuole è per non far vedere che non avevano nessuna idea su come ripartire in sicurezza, se non i banchi a rotelle della Azzolina. In Europa hanno riaperto le scuole nel precedente anno scolastico, non avendo dati sui contagi diversi dai nostri, e in nessun paese è sospesa la democrazia. Se il governo vuole istituire una dittatura, deve assumersene la responsabilità».
Giorgia Meloni attacca Emiliano sul bando "Muslim friendly" e plaude all'iniziativa del governatore siciliano Musumeci, che ha imposto lo svuotamento degli hot spot per migranti: «Il governo non ha fatto nulla per il turismo, Emiliano ha fatto un bando per finanziare le strutture turistiche che rimuovono i simboli cristiani per diventare "Muslim friendly". Fratelli d'Italia ha acceso i riflettori e il bando è stato ritirato. Musimeci? Ha fatto bene, è intollerabile che un governo che rincorreva gli italiani in spiaggia con i droni permetta che ci siano migliaia di immigrati clandestini che arrivano, sono contagiati e si danno alla macchia. Non si può negare il nesso fra ritorno dei contagi e il non governo dei flussi migratori; è scandaloso che i governatori debbano subire le scelte di un presidente del Consiglio che nessuno ha mai avuto la possibilità di votare o di partiti che non si sono mai presentati in coalizione. L'unico modo per risolvere il problema dell'immigrazione clandestina è un blocco navale al largo della Libia».
Raffaele Fitto dal palco fa eco: «Ho l'onore di rappresentare una sintesi di unità politica del centrodestra, guardiamo alla campagna elettorale con la consapevolezza di poter vincere queste elezioni. Abbiamo fatto una scelta di metodo, con cinque liste che competono seriamente senza fare un supermarket, come le 15 di Emiliano. Puntiamo a una prospettiva di governo seria e credibile. La Puglia non ha brillato nella spesa di fondi europei e i risultati si vedono. A fronte di 2miliardi 700milioni di euro, la regione ha speso solo 53 milioni. Sull'agricoltura la peggiore calamità non sono state Xylella e gelate, ma la giunta Emiliano. Questa è la regione più tassata d'Italia dal 2007, i cittadini pugliesi pagano alcune tasse fastidiose, un pieno di benzina e la bolletta del metano sono più alti rispetto alle altre regioni, e di contro abbiamo la moltiplicazione delle discariche e i rifiuti che vanno altrove. In Puglia c'è la più alta percentuale di mortalità per Covid-19, siano la regione con il più basso numero di tamponi e con il più lungo tempo di attesa per il risultato dei test, 11 giorni. Due candidati travestiti da tecnici stanno facendo la campagna elettorale sulla pelle dei cittadini».