Politica
Regionali Puglia, scambio di accuse Emiliano-Fitto sulla Xylella
Scontro dialettico fra i due candidati. Il governatore punta il dito contro Di Gioia e Silletti, lo sfidante incolpa la giunta
Puglia - venerdì 28 agosto 2020
15.10
Entra nel vivo la campagna elettorale in vista delle regionali in Puglia del 20-21 settembre, e si accende lo scontro sul terreno dell'agricoltura, uno dei temi più caldi che sta caratterizzando le settimane pre-voto. Sulla Xylella, batterio killer degli ulivi va in scena lo scontro verbale fra il governatore e candidato del centrosinistra Michele Emiliano e lo sfidante di centrodestra Raffaele Fitto.
Il primo a lanciare il guanto di sfida è stato il presidente uscente, che ha puntato il dito contro Di Gioia (ex assessore all'Agricoltura nella sua giunta) e Silletti (commissario per la gestione Xylella), adesso candidati rispettivamente con Forza Italia e Fratelli d'Italia. Parlando con Coldiretti, Emiliano ha detto: «Sulla Xylella, come per il Psr, io mi ritrovo i due fantasmi della mia storia in agricoltura, il generale Silletti e l'ex assessore Di Gioia del quale voi di Coldiretti avete chiesto le dimissioni un milione di volte, entrambi candidati con Fitto. Silletti aveva a disposizione 13 milioni e 800mila euro, ne ha restituiti dopo un anno 13 milioni e 300mila. Ha abbattuto solo qualche decina di alberi e ha il coraggio di parlare. Aveva addirittura sbagliato il metodo del monitoraggio inducendo l'Unione Europea ad avviare la procedura di infrazione nei nostri confronti. Da quando il suo commissariamento è finito e ce ne siamo occupati noi come Regione, dal gennaio 2016 abbiamo ispezionato quasi 700mila ettari, campionato 530mila piante, abbattuto 12mila piante, speso dal bilancio ordinario 25 milioni di euro, e grazie a questo lavoro l'infezione più o meno si è arrestata al livello del 2016. Non vuol dire che abbiamo risolto il problema ma stanno iniziando ad arrivare le risposte che da tempo aspettano piccoli e grandi proprietari in Salento. Dopo i primi 12 milioni di euro di indennizzi, siamo pronti a distribuire ulteriori 68 milioni di euro per compensare i danni ricevuti dagli agricoltori salentini e sono avviate le procedure per assegnare le ulteriori risorse disponibili pari a 52 milioni. Inoltre, finalmente ha avuto via libera la misura di reimpianto degli oliveti per poter ricostruire il paesaggio e dare un futuro ai nostri olivicoltori».
Dura la risposta di Fitto, che argomenta: «Siamo oltre le comiche. Basta parlare con gli agricoltori pugliesi per capire che in questi cinque anni Emiliano è andato in giro raccontando che la Xylella non c'era. Non ho messo io alla porta gli scienziati che potevano dare un contributo. Nel 2005 il bollettino ufficiale della Regione Puglia parlava di zona infetta in provincia di Lecce, con qualche piccolo focolaio a Oria; in questi giorni la Xylella è arrivata a Monopoli e a Fasano. Non sono io a essere andato in giro a fare demagogia, salendo e scendendo dai trattori a seconda del momento. Non c'è stata una valutazione seria di questa situazione, non c'è stata un'idea; la Puglia è l'ultima regione d'Italia in termini di spesa di risorse europee per il Psr. La situazione dell'agricoltura è disastrosa: lo sanno gli agricoltori e lo sa soprattutto Emiliano, che prova a sviare l'attenzione da un disastro di cui lui è l'unico responsabile».
Il primo a lanciare il guanto di sfida è stato il presidente uscente, che ha puntato il dito contro Di Gioia (ex assessore all'Agricoltura nella sua giunta) e Silletti (commissario per la gestione Xylella), adesso candidati rispettivamente con Forza Italia e Fratelli d'Italia. Parlando con Coldiretti, Emiliano ha detto: «Sulla Xylella, come per il Psr, io mi ritrovo i due fantasmi della mia storia in agricoltura, il generale Silletti e l'ex assessore Di Gioia del quale voi di Coldiretti avete chiesto le dimissioni un milione di volte, entrambi candidati con Fitto. Silletti aveva a disposizione 13 milioni e 800mila euro, ne ha restituiti dopo un anno 13 milioni e 300mila. Ha abbattuto solo qualche decina di alberi e ha il coraggio di parlare. Aveva addirittura sbagliato il metodo del monitoraggio inducendo l'Unione Europea ad avviare la procedura di infrazione nei nostri confronti. Da quando il suo commissariamento è finito e ce ne siamo occupati noi come Regione, dal gennaio 2016 abbiamo ispezionato quasi 700mila ettari, campionato 530mila piante, abbattuto 12mila piante, speso dal bilancio ordinario 25 milioni di euro, e grazie a questo lavoro l'infezione più o meno si è arrestata al livello del 2016. Non vuol dire che abbiamo risolto il problema ma stanno iniziando ad arrivare le risposte che da tempo aspettano piccoli e grandi proprietari in Salento. Dopo i primi 12 milioni di euro di indennizzi, siamo pronti a distribuire ulteriori 68 milioni di euro per compensare i danni ricevuti dagli agricoltori salentini e sono avviate le procedure per assegnare le ulteriori risorse disponibili pari a 52 milioni. Inoltre, finalmente ha avuto via libera la misura di reimpianto degli oliveti per poter ricostruire il paesaggio e dare un futuro ai nostri olivicoltori».
Dura la risposta di Fitto, che argomenta: «Siamo oltre le comiche. Basta parlare con gli agricoltori pugliesi per capire che in questi cinque anni Emiliano è andato in giro raccontando che la Xylella non c'era. Non ho messo io alla porta gli scienziati che potevano dare un contributo. Nel 2005 il bollettino ufficiale della Regione Puglia parlava di zona infetta in provincia di Lecce, con qualche piccolo focolaio a Oria; in questi giorni la Xylella è arrivata a Monopoli e a Fasano. Non sono io a essere andato in giro a fare demagogia, salendo e scendendo dai trattori a seconda del momento. Non c'è stata una valutazione seria di questa situazione, non c'è stata un'idea; la Puglia è l'ultima regione d'Italia in termini di spesa di risorse europee per il Psr. La situazione dell'agricoltura è disastrosa: lo sanno gli agricoltori e lo sa soprattutto Emiliano, che prova a sviare l'attenzione da un disastro di cui lui è l'unico responsabile».