Enti locali
Regione Puglia, in Fiera si scrive il piano strategico 2020-30. Emiliano: «Partecipazione strumento vincente»
Una serie di focus group aperti e gratuiti durante l'ottantatreesima campionaria per decidere le azioni di governo nei prossimi dieci anni
Puglia - lunedì 16 settembre 2019
12.42
Dal bilancio sociale alle legge sulla bellezza, dal welfare alla mobilità sostenibile, dalla cultura alla salute e all'ambiente. La Regione Puglia scrive il piano strategico 2020-2030 insieme ai cittadini. S'inaugura questo pomeriggio il ciclo di focus group in Fiera del Levante, aperti alla cittadinanza e che andranno avanti fino alla fine della campionaria numero 83, che chiuderà i battenti il 22 settembre. Il programma è disponibile sul sito della Regione Puglia (a questo link), dove è possibile anche iscriversi gratuitamente agli eventi.
Si discuterà un documento programmatico elaborato dal nucleo valutazione investimenti pubblici della Regione Puglia, che si concentra su tre macro temi programmatici: un'idea di sviluppo economico e sociale che mette insieme crescita, società e sostenibilità ambientale; l'individuazione di fattori di competitività (logistica, capitale umano, trasporti, agricoltura, turismo ecc.); individuazione di fattori che determinano la qualità della vita (salute, sistema formativo, accompagnamento delle persone nei momenti di bisogno e negli investimenti ecc.).
«Viviamo in un mondo dove c'è una possibilità di "competizione collaborativa", che si crea stabilendo delle alleanze - dice Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Nel 2006 investimmo la cifra record di 4 milioni di euro per il piano strategico di Bari; si trattò di un modello dal basso capace di formare le persone e creare una classe dirigente. Quando le burocrazie funzionano consentono di trasformare i sogni in realtà: la pianificazione deve necessariamente passare da un lavoro all'interno delle amministrazioni. Abbiamo costruito un sistema di governo fondato sulla pianificazione strategica, uno strumento che permette a tutti di capire cosa sta succedendo durante l'azione di governo. Ed è un diritto dei cittadini pretendere la pianificazione strategica; la stessa opposizione può partecipare alla stesura del piano. Bisogna farlo in tutta l'Italia: ho chiesto al premier Conte di non litigare più sul merito. L'autonomia regionale serve a questo. Vogliamo evitare di avere un Governo senza programma che prenda decisioni, esattamente com'è successo con il penultimo esecutivo. Qui, in Puglia, ogni volta che si è scritto un programma è stato realizzato».
Una vision che trova consensi anche fra i comuni. Francesco Crudele, sindaco di Capurso e vice presidente Anci Puglia, commenta: «Si tratta di un percorso ambizioso, soprattutto in una fase come questa. Noi amministratori comunali siamo a contatto con la gente e sappiamo che ora c'è bisogno di un alto livello di partecipazione. In questo momento storico, con un'apertura di sensibilità per il Sud da parte del Governo, la partecipazione deve portare alla stesura di un documento che interpreti le necessità del territorio. Da parte nostra, cercheremo di dare concretezza a questo documento».
Si discuterà un documento programmatico elaborato dal nucleo valutazione investimenti pubblici della Regione Puglia, che si concentra su tre macro temi programmatici: un'idea di sviluppo economico e sociale che mette insieme crescita, società e sostenibilità ambientale; l'individuazione di fattori di competitività (logistica, capitale umano, trasporti, agricoltura, turismo ecc.); individuazione di fattori che determinano la qualità della vita (salute, sistema formativo, accompagnamento delle persone nei momenti di bisogno e negli investimenti ecc.).
«Viviamo in un mondo dove c'è una possibilità di "competizione collaborativa", che si crea stabilendo delle alleanze - dice Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Nel 2006 investimmo la cifra record di 4 milioni di euro per il piano strategico di Bari; si trattò di un modello dal basso capace di formare le persone e creare una classe dirigente. Quando le burocrazie funzionano consentono di trasformare i sogni in realtà: la pianificazione deve necessariamente passare da un lavoro all'interno delle amministrazioni. Abbiamo costruito un sistema di governo fondato sulla pianificazione strategica, uno strumento che permette a tutti di capire cosa sta succedendo durante l'azione di governo. Ed è un diritto dei cittadini pretendere la pianificazione strategica; la stessa opposizione può partecipare alla stesura del piano. Bisogna farlo in tutta l'Italia: ho chiesto al premier Conte di non litigare più sul merito. L'autonomia regionale serve a questo. Vogliamo evitare di avere un Governo senza programma che prenda decisioni, esattamente com'è successo con il penultimo esecutivo. Qui, in Puglia, ogni volta che si è scritto un programma è stato realizzato».
Una vision che trova consensi anche fra i comuni. Francesco Crudele, sindaco di Capurso e vice presidente Anci Puglia, commenta: «Si tratta di un percorso ambizioso, soprattutto in una fase come questa. Noi amministratori comunali siamo a contatto con la gente e sappiamo che ora c'è bisogno di un alto livello di partecipazione. In questo momento storico, con un'apertura di sensibilità per il Sud da parte del Governo, la partecipazione deve portare alla stesura di un documento che interpreti le necessità del territorio. Da parte nostra, cercheremo di dare concretezza a questo documento».