Servizi sociali

Rei e Red, Emiliano presenta la nuova misura e rinnova quella pugliese

In un convegno alla presenza del ministro Poletti e del sindaco Decaro, il presidente ha sottolineato l'importanza che le due siano complementari

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato questa mattina nell'istituto "Salvemini" di Bari alla presentazione della misura "Rei", reddito di inclusione, che è partito lo scorso 1° dicembre a livello nazionale. Con Emiliano, pressente al convegno il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il sindaco di Bari e della città metropolitana, Antonio Decaro, e il direttore generale del ministero del Lavoro Raffaele Tangorra.

«Il Rei – ha detto Emiliano - ha a disposizione poco denaro, quindi ha bisogno di misure come il Red, il Reddito di dignità pugliese, per essere rinforzato. Il Rei ha solo 1,7 miliardi euro a livello nazionale, quindi riuscirà a coprire una piccola parte del necessario e per questo serve l'integrazione. Il Red è il modello al quale il Rei si è ispirato. Al Ministero hanno lavorato molto con i tecnici della Regione Puglia, dove siamo stati i primi a costruire una misura che non è una pura assistenza, non è una distribuzione di soldi, ma è un modello attraverso il quale chi non ha un lavoro sarà riavviato a nuove professionalità».

«Le famiglie in difficoltà – ha aggiunto - con il Red e poi anche con il Rei vengono seguite da un sistema misto tra lavoro e assistenza sociale dei Comuni: è una struttura molto complessa, più importante di un semplice reddito di cittadinanza con una erogazione di denaro. Noi siamo certi di poter riorientare il Red a tutela delle famiglie. Il Rei ha una dotazione di 1,7 miliardi che, per quanto assai importante e per certi versi storica, consentirà di coprire solo una piccola parte della platea, tanto che dalle stime più accreditate servirebbero tra i 6,6 e i 7 miliardi per trasformarla in una misura universalistica. Noi abbiamo provocato il governo e abbiamo proposto questa misura. Adesso l'obiettivo è dare una mano a quelle famiglie con figli che attraversano difficoltà enormi».

«La Puglia - ha aggiunto Emiliano - è una regione che guarda al welfare come uno degli elementi fondamentali per tenere insieme l'idea stessa del Paese. Siamo stati i primi in Italia a istituire il Reddito di Dignità, sulla base del nostro programma di governo scritto dal basso da migliaia di pugliesi. Il fine di questa misura e far uscire dalla soglia di povertà il maggior numero di cittadini possibile. L'Italia era l'ultimo paese della Unione Europea a non avere una misura universale di contrasto alla povertà».

«Ringrazio per questo il ministro Poletti - ha voluto sottolineare il presidente - per aver portato oggi al successo questa operazione. In questo campo c'è piena collaborazione: questo risultato è frutto di una vicenda ampia, che viene da lontano, e soprattutto di una idea proattiva del welfare. Ricordo quando da sindaco trasformammo i sussidi dati a pioggia in programmi di specifico appoggio ai cittadini e alle famiglie. Siamo arrivati dopo anni al Red sulla base di una grande esperienza, che intendiamo portare avanti. Questo è il vantaggio delle politiche partecipate dal basso e non calate dall'alto».

«In questo scenario sono evidenti le ragioni per le quali abbiamo in Puglia confermato il Red - ha poi concluso Emiliano - con la medesima dotazione finanziaria di 33 milioni di euro, e fatto un immediato sforzo di re-design rispetto alle novità apportate dal Rei. Il nuovo Red è un modello che può essere orientato alla tutela delle famiglie numerose, soprattutto con i figli, in modo da rispondere con un sostegno specifico. La Puglia guarda al contrasto del disagio sociale con un disegno complessivo che non riguarda solo il sostegno al reddito, ma al welfare in generale e alle misure attive».

«Siamo contenti che il Governo abbia scelto Bari come città del Sud per presentare questa iniziativa che per noi è molto importante - fa eco il sindaco di Bari Decaro. Negli ultimi anni, purtroppo, la crisi ha fatto aumentare la domanda sociale e proprio negli anni in cui aumentava la crisi c'è stata una contrazione dei trasferimenti da parte dello Stato ai Comuni, che hanno perso circa 9 miliardi di euro. Per fortuna, la stagione dei tagli è finita e i Comuni hanno retto, continuando a garantire i servizi minimi e ingegnandosi su misure innovative con l'obiettivo di sostenere le famiglie più in difficoltà. Il Comune di Bari, infatti, due anni fa ha attivato una iniziativa sperimentale che prende il nome di Cantieri di cittadinanza e prevede l'attivazione di tirocini formativi per le famiglie in condizioni di fragilità socio-economiche, con un ristoro mensile di circa 400 euro. Misura che nel tempo è stata integrata dall'intervento Regionale RED e oggi da REI. Negli ultimi due anni su 1200 cittadini selezionati e risultati idonei alla misura e 190 aziende e soggetti privati coinvolti, sono stati avviati ben 725 tirocini di cui 426 conclusi. Tra questi, 51 cittadini oggi hanno stipulato un contratto di lavoro presso l'azienda in cui hanno svolto il tirocinio. Questo significa che 51 persone non si rivolgono più al sistema del welfare pubblico e, grazie ai Cantieri, oggi sono protagonisti di un'occasione concreta di emancipazione. Anche a fronte di questi dati, abbiamo chiesto al Ministro Poletti di ampliare i fondi a disposizione per il REI per poter proseguire con l'esperienza dei tirocini formativi in modo da assicurare ai beneficiari della misura sia una presa in carico familiare sia un'occasione reale per mettersi in gioco. Come Bari, ci sono tanti esempi di questo genere in Italia: iniziative analoghe esistono a Livorno, a Ragusa, in Friuli Venezia Giulia e, ovviamente, in Puglia. Noi siamo convinti che contrastare le povertà significhi dotare i cittadini e le loro famiglie degli strumenti necessari per essere autonomi e affrontare un percorso di crescita economica ma anche sociale e culturale».
  • Antonio Decaro
  • Michele Emiliano
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