Scuola e Lavoro
Reintegrati ma trasferiti a Bari. La protesta dei dipendenti Fastweb
Si tratta di 72 persone tutte di Milano, Slc Cgil: Scelta ritorsiva nei loro confronti
Bari - venerdì 7 giugno 2019
13.25 Comunicato Stampa
Dopo le diverse vicende riguardanti alcune aziende della Puglia e le difficoltà dei dipendenti, Bari è protagonista in negativo per una vicenda che riguarda Fastweb. Settantadue dipendenti dell'azienda, dopo aver fatto causa, sono stati reintegrati ma con trasferimento da Milano alla nostra città.
«In merito al trasferimento collettivo sulla sede Fastweb di Bari - scrivono i sindacati in una nota - Slc Cgil Milano esprime la propria ferma condanna sulla scelta dell'azienda, chiaramente ritorsiva nei confronti di 72 lavoratori e lavoratrici legittimamente reintegrati nel loro posto di lavoro».
«Il valore dell'accordo sindacale - proseguono - inerente la cessione di ramo d'azienda sottoscritto 7 anni fa, e le garanzie in esso contenute, nulla hanno a che vedere, né in alcun modo giustificano, la scelta scorretta di eludere la decisione dei giudici che hanno riconosciuto il diritto al reintegro dei lavoratori e delle lavoratrici».
«Invitiamo l'azienda a tornare sui suoi passi - concludono - ritirando i trasferimenti e restituendo così ai 72 reintegrati il loro posto di lavoro presso le rispettive sedi di appartenenza. Offriamo da subito tutto il supporto necessario alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti sul nostro territorio, affinché venga riconosciuto il loro diritto».
«In merito al trasferimento collettivo sulla sede Fastweb di Bari - scrivono i sindacati in una nota - Slc Cgil Milano esprime la propria ferma condanna sulla scelta dell'azienda, chiaramente ritorsiva nei confronti di 72 lavoratori e lavoratrici legittimamente reintegrati nel loro posto di lavoro».
«Il valore dell'accordo sindacale - proseguono - inerente la cessione di ramo d'azienda sottoscritto 7 anni fa, e le garanzie in esso contenute, nulla hanno a che vedere, né in alcun modo giustificano, la scelta scorretta di eludere la decisione dei giudici che hanno riconosciuto il diritto al reintegro dei lavoratori e delle lavoratrici».
«Invitiamo l'azienda a tornare sui suoi passi - concludono - ritirando i trasferimenti e restituendo così ai 72 reintegrati il loro posto di lavoro presso le rispettive sedi di appartenenza. Offriamo da subito tutto il supporto necessario alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti sul nostro territorio, affinché venga riconosciuto il loro diritto».