Restaurata la chiesa, i Salesiani: «Questo quartiere ha bisogno di bellezza»

La chiesa del Redentore, che si staglia imponente al centro di uno dei quartieri che negli ultimi tempi ancora di più è stato definito problematico, è stata rimessa a nuovo ed è tornata alla bellezza di un tempo. Parliamo di una struttura che ha quasi 100 anni, costruita tra il 1930 e il 1935, che negli anni ha subito modifiche quando ancora non era vincolata dalla Soprintendenza, e che ora è stata protagonista di un imponente intervento di restauro.

I lavori sono durati due anni, anche a causa di alcuni contenziosi sorti con la prima azienda aggiudicataria, e sono quasi giunti al termine. All'interno della chiesa sono ora anche a disposizione due totem interattivi che permettono di scoprire la storia della chiesa, e vedere le sue bellezze come i dipinti prima e dopo il lavoro di restauro.

Una serie di lavori molto importanti per restituire la struttura in tutta la sua bellezza alla comunità religiosa e a tutto il quartiere, perché, come sottolinea don Pasquale Martino, direttore del Salesiani, «la bellezza evoca altra bellezza. Così come questa piazza è stata restituita a una bellezza anche per tutti i cittadini, credevamo che fosse importante anche rimettere a posto la chiesa nelle sue criticità».

I lavori hanno riguardato la salvaguardia dei beni pittorici della Chiesa, oltre alla coibentazione di tutte le terrazze, al restauro di quasi tutti i dipinti ammalorati o soggetti a infiltrazioni, fino alla ripulitura della facciata, sia frontale che laterale.