Cronaca
Retata sul molo San Nicola, sequestrato pesce mal conservato. Multe per 33mila euro
Operazione coordinata dalla Questura contro la vendita di prodotti ittici non tracciabili. Decaro: «Condizioni igieniche non si barattano»
Bari - martedì 23 luglio 2019
17.11
Maxi retata e multe salate questa mattina sul molo San Nicola, dove si è svolta un'importante operazione di polizia amministrativa. Sono state contestate una serie di violazioni compiute da alcuni operatori, quali la vendita di prodotti ittici senza tracciabilità o conservati senza le corrette procedure di refrigerazione.
L'intervento, coordinato dalla Questura, è stato eseguito congiuntamente dalle squadre della Polizia Locale, della Capitaneria di Porto, della Asl/Sian con il supporto decisivo delle Forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. È stato scoperto del pescato messo a bagno in una zona di mare interdetta per ragioni igieniche. Sono stati, inoltre, rinvenuti una serie di banconi frigo presenti sul posto contenenti merce varia conservata in stato non idoneo. Si è riscontrato anche l'utilizzo di acqua di mare prelevata dal vicino specchio d'acqua portuale per trattare impropriamente parte dei prodotti ittici successivamente posti in vendita.
Complessivamente sono stati elevati 17 verbali amministrativi per un totale di 33mila euro di sanzioni pecuniarie contestate. Cinque soggetti sono stati identificati sul posto, mentre all'arrivo delle forze di polizia si sono dileguati tre ignoti, per la cui identificazione sono in corso accertamenti grazie all'ausilio del sistema di videosorveglianza.
Tra il materiale sequestrato, 300 chili di prodotti ittici (avviati alla distruzione), 400 bevande, 2 bilance, numerose attrezzature e frigoriferi utilizzati per la vendita e la loro somministrazione diretta sono stati sequestrati ai fini della confisca; sono stati reimmessi in mare circa 3000 ricci vivi. Parte del prodotto ittico sequestrato era già pronto per la vendita in una situazione completamente priva dei requisiti igienico-sanitari.
«Non intendo usare mezzi termini: sul molo San Nicola è stata riscontrata un'attività illecita ai danni della salute di tutte le persone, baresi e turisti - commenta il sindaco di Bari Antonio Decaro, rispondendo a chi gli chiedeva su Facebook di "chiudere un occhio". Noi siamo i primi a voler valorizzare le nostre tradizioni e la nostra cultura enogastronomica ma non a questo prezzo. Non si può barattare la salute dei cittadini e la totale mancanza di qualsiasi regola igienico-sanitaria in cambio di qualche like su facebook sotto una foto di qualche turista. Questa non è la strada giusta, né per far crescere la nostra economia né per valorizzare la città. N'terr a la lanz, il molo San Nicola, è uno dei luoghi più belli e più caratteristici di Bari, forse la cartolina che più di tutte negli ultimi anni ha fatto il giro del mondo. Per questo, con gli stessi operatori e con la cooperativa dei pescatori, da qualche anno abbiamo cercato di avviare un'attività di riqualificazione degli spazi e delle attrezzature proprio per promuovere, nel rispetto delle regole, la tradizione barese. Vorremmo che su quella banchina possa esserci un vero mercatino di degustazione di prodotti tipici, a partire dal pesce crudo, ma con la massima garanzia delle condizioni igienico-sanitarie, della qualità e del decoro».
L'intervento, coordinato dalla Questura, è stato eseguito congiuntamente dalle squadre della Polizia Locale, della Capitaneria di Porto, della Asl/Sian con il supporto decisivo delle Forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. È stato scoperto del pescato messo a bagno in una zona di mare interdetta per ragioni igieniche. Sono stati, inoltre, rinvenuti una serie di banconi frigo presenti sul posto contenenti merce varia conservata in stato non idoneo. Si è riscontrato anche l'utilizzo di acqua di mare prelevata dal vicino specchio d'acqua portuale per trattare impropriamente parte dei prodotti ittici successivamente posti in vendita.
Complessivamente sono stati elevati 17 verbali amministrativi per un totale di 33mila euro di sanzioni pecuniarie contestate. Cinque soggetti sono stati identificati sul posto, mentre all'arrivo delle forze di polizia si sono dileguati tre ignoti, per la cui identificazione sono in corso accertamenti grazie all'ausilio del sistema di videosorveglianza.
Tra il materiale sequestrato, 300 chili di prodotti ittici (avviati alla distruzione), 400 bevande, 2 bilance, numerose attrezzature e frigoriferi utilizzati per la vendita e la loro somministrazione diretta sono stati sequestrati ai fini della confisca; sono stati reimmessi in mare circa 3000 ricci vivi. Parte del prodotto ittico sequestrato era già pronto per la vendita in una situazione completamente priva dei requisiti igienico-sanitari.
«Non intendo usare mezzi termini: sul molo San Nicola è stata riscontrata un'attività illecita ai danni della salute di tutte le persone, baresi e turisti - commenta il sindaco di Bari Antonio Decaro, rispondendo a chi gli chiedeva su Facebook di "chiudere un occhio". Noi siamo i primi a voler valorizzare le nostre tradizioni e la nostra cultura enogastronomica ma non a questo prezzo. Non si può barattare la salute dei cittadini e la totale mancanza di qualsiasi regola igienico-sanitaria in cambio di qualche like su facebook sotto una foto di qualche turista. Questa non è la strada giusta, né per far crescere la nostra economia né per valorizzare la città. N'terr a la lanz, il molo San Nicola, è uno dei luoghi più belli e più caratteristici di Bari, forse la cartolina che più di tutte negli ultimi anni ha fatto il giro del mondo. Per questo, con gli stessi operatori e con la cooperativa dei pescatori, da qualche anno abbiamo cercato di avviare un'attività di riqualificazione degli spazi e delle attrezzature proprio per promuovere, nel rispetto delle regole, la tradizione barese. Vorremmo che su quella banchina possa esserci un vero mercatino di degustazione di prodotti tipici, a partire dal pesce crudo, ma con la massima garanzia delle condizioni igienico-sanitarie, della qualità e del decoro».