Servizi sociali
"Rete delle città italiane per una politica innovativa sulle droghe", anche Bari tra i partecipanti
Oggi la prima riunione fra i rappresentanti dei sei capoluoghi. Bottalico: «Nata un'attiva collaborazione»
Bari - martedì 25 ottobre 2022
18.38 Comunicato Stampa
Si è tenuto oggi online il primo incontro operativo tra i sei Comuni italiani firmatari della "Rete delle città italiane per una politica innovativa sulle droghe". L'iniziativa, intrapresa dagli assessori al Welfare di Bologna, Milano, Napoli, Torino, della Città metropolitana di Roma e del capoluogo pugliese, intende favorire un ruolo di maggiore responsabilità civile e istituzionale degli amministratori locali che intendono impegnarsi attivamente per avviare un processo di riorganizzazione delle politiche urbane relative al fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti.
Si tratta di un'intesa, inedita per gli enti locali, nata per chiedere una riforma della legge e delle politiche sulle droghe e favorire un ruolo di maggiore responsabilità civile e istituzionale degli amministratori locali che intendono impegnarsi attivamente per avviare un processo di riorganizzazione delle politiche urbane relative al fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti.
L'obiettivo è quello di sperimentare modelli di regolamentazione sociale dei fenomeni del consumo, di mediazione sociale per garantire accessibilità e vivibilità dello spazio urbano a tutti e di promuovere politiche incentrate sulla promozione della salute e dei diritti.
Le ragioni della scelta, scaturita anche attraverso il dialogo con realtà della società civile, sono esplicitate nella Carta di intenti, superando un approccio che confida prioritariamente su risposte penali e securitarie, costruendo reti e alleanze tra enti territoriali, istituzioni, realtà sociali e comunità come unico percorso efficace per incidere in maniera integrata e interdisciplinare sulle politiche e sui fenomeni di disagio socio-psicologico che impattano sulle nostre comunità.
In tale prospettiva, questo primo incontro è stato utile per attivare un percorso nazionale coordinato, di confronto e impegno, su una nuova politica di contrasto alla diffusione e abuso di droghe, in un'ottica di prevenzione e di reinserimento sociale, mettendo al centro la persona e i suoi diritti, le reti solidali e la creazione di percorsi virtuosi di collaborazione a più livelli istituzionali.
«Intendiamo collaborare attivamente con le altre città coinvolte per costruire insieme un orizzonte di senso capace di agire tanto sulle pratiche sociali e socio-sanitarie quanto sulla cultura e la promozione della salute - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico - attraverso l'educazione, la formazione e la presa in carico integrata. In questa direzione saranno potenziate le azioni in campo attraverso campagne di sensibilizzazione nelle scuole e per strada, con le famiglie e nei luoghi di aggregazione con l'ausilio di unità di strada e l'organizzazione di momenti formativi con gli stessi adolescenti e giovani adulti. Nell'incontro odierno, in particolare, la città di Bologna è stata individuata come capofila della rete e si è deciso di lavorare per la definizione di un regolamento interno condiviso nonché di promuovere un programma unico di eventi itineranti sul territorio nazionale, confrontandoci a partire dalle esperienze più significative realizzate nei diversi contesti urbani».
Si tratta di un'intesa, inedita per gli enti locali, nata per chiedere una riforma della legge e delle politiche sulle droghe e favorire un ruolo di maggiore responsabilità civile e istituzionale degli amministratori locali che intendono impegnarsi attivamente per avviare un processo di riorganizzazione delle politiche urbane relative al fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti.
L'obiettivo è quello di sperimentare modelli di regolamentazione sociale dei fenomeni del consumo, di mediazione sociale per garantire accessibilità e vivibilità dello spazio urbano a tutti e di promuovere politiche incentrate sulla promozione della salute e dei diritti.
Le ragioni della scelta, scaturita anche attraverso il dialogo con realtà della società civile, sono esplicitate nella Carta di intenti, superando un approccio che confida prioritariamente su risposte penali e securitarie, costruendo reti e alleanze tra enti territoriali, istituzioni, realtà sociali e comunità come unico percorso efficace per incidere in maniera integrata e interdisciplinare sulle politiche e sui fenomeni di disagio socio-psicologico che impattano sulle nostre comunità.
In tale prospettiva, questo primo incontro è stato utile per attivare un percorso nazionale coordinato, di confronto e impegno, su una nuova politica di contrasto alla diffusione e abuso di droghe, in un'ottica di prevenzione e di reinserimento sociale, mettendo al centro la persona e i suoi diritti, le reti solidali e la creazione di percorsi virtuosi di collaborazione a più livelli istituzionali.
«Intendiamo collaborare attivamente con le altre città coinvolte per costruire insieme un orizzonte di senso capace di agire tanto sulle pratiche sociali e socio-sanitarie quanto sulla cultura e la promozione della salute - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico - attraverso l'educazione, la formazione e la presa in carico integrata. In questa direzione saranno potenziate le azioni in campo attraverso campagne di sensibilizzazione nelle scuole e per strada, con le famiglie e nei luoghi di aggregazione con l'ausilio di unità di strada e l'organizzazione di momenti formativi con gli stessi adolescenti e giovani adulti. Nell'incontro odierno, in particolare, la città di Bologna è stata individuata come capofila della rete e si è deciso di lavorare per la definizione di un regolamento interno condiviso nonché di promuovere un programma unico di eventi itineranti sul territorio nazionale, confrontandoci a partire dalle esperienze più significative realizzate nei diversi contesti urbani».