Cronaca
Ricci pescati illegalmente a Bari e Monopoli, sequestrati 3.500 esemplari
Maxi operazione della Guardia costiera, che ha predisposto il reinserimento in mare degli animali
Bari - venerdì 22 febbraio 2019
16.59
Maxi operazione degli uomini della Guardia Costiera coordinati dal 6° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari hanno posto sotto sequestro, in due distinte operazioni, un totale di 3.500 esemplari di ricci di mare. L'attività operativa, che ha visto coinvolti i militari della Guardia Costiera di Bari e Monopoli nei rispettivi territori di giurisdizione, ha riguardato la pesca e la commercializzazione del riccio di mare, appartenente alla famiglia degli echinodermi, organismo vivente marino sottoposto attualmente a un prelievo indiscriminato, sia da parte dei pescatori professionali, che di quelli sportivi.
A Bari, sul Molo San Nicola, sono stati sequestrati circa 2.000 esemplari di ricci di mare, per i quali non è stato possibile individuare i responsabili della cattura, considerato che il prodotto era conservato all'interno di ceste immerse nell'acqua, dal cui interno gli esemplari sono stati prelevati e rigettati in mare.
Nel territorio comunale di Monopoli, l'attività operativa ha consentito, in un caso, di evitare l'immissione sul mercato di ricci di mare di dubbia provenienza stivati all'interno di un furgone di una pescheria locale, i cui titolari sono stati sanzionati in quanto sprovvisti dei documenti previsti dalle norme sulla tracciabilità del prodotto. In un altro caso, in località Porto Rosso e Cala Verdegiglio sono stati sanzionati due venditori abusivi intenti alla commercializzazione di ricci di mare, anch'essi privi di documentazione comprovante la provenienza del prodotto e senza la prescritta autorizzazione sanitaria. In totale, ai trasgressori sono state contestate sanzioni pecuniarie per un totale di 10.500 euro, mentre i 1.500 esemplari di ricci di mare sequestrati, risultando ancora vivi, sono stati rigettati in mare.
Alla luce di quanto accertato, e visto anche il depauperamento della risorsa, la Guardia Costiera di Bari, assicurando un'intensificazione dei controlli in mare e su tutto il litorale di giurisdizione, invita tutti i consumatori ad acquistare i ricci di mare presso i punti vendita autorizzati, evitando il rischio di imbattersi in un prodotto mal conservato, privo di etichettatura, proveniente da pesca illegale e quindi potenzialmente pericoloso per la salute.
A Bari, sul Molo San Nicola, sono stati sequestrati circa 2.000 esemplari di ricci di mare, per i quali non è stato possibile individuare i responsabili della cattura, considerato che il prodotto era conservato all'interno di ceste immerse nell'acqua, dal cui interno gli esemplari sono stati prelevati e rigettati in mare.
Nel territorio comunale di Monopoli, l'attività operativa ha consentito, in un caso, di evitare l'immissione sul mercato di ricci di mare di dubbia provenienza stivati all'interno di un furgone di una pescheria locale, i cui titolari sono stati sanzionati in quanto sprovvisti dei documenti previsti dalle norme sulla tracciabilità del prodotto. In un altro caso, in località Porto Rosso e Cala Verdegiglio sono stati sanzionati due venditori abusivi intenti alla commercializzazione di ricci di mare, anch'essi privi di documentazione comprovante la provenienza del prodotto e senza la prescritta autorizzazione sanitaria. In totale, ai trasgressori sono state contestate sanzioni pecuniarie per un totale di 10.500 euro, mentre i 1.500 esemplari di ricci di mare sequestrati, risultando ancora vivi, sono stati rigettati in mare.
Alla luce di quanto accertato, e visto anche il depauperamento della risorsa, la Guardia Costiera di Bari, assicurando un'intensificazione dei controlli in mare e su tutto il litorale di giurisdizione, invita tutti i consumatori ad acquistare i ricci di mare presso i punti vendita autorizzati, evitando il rischio di imbattersi in un prodotto mal conservato, privo di etichettatura, proveniente da pesca illegale e quindi potenzialmente pericoloso per la salute.