Politica
Rifondazione in piazza a Bari per "garantire un reddito a tutti"
«Insufficienti le misure della Commissione Europea e sbagliata la decisione del governo di sostenere imprese che hanno spostato sede legale all'estero»
Bari - venerdì 5 giugno 2020
14.19 Comunicato Stampa
Rifondazione Comunista sarà domani in piazza Diaz, sul lungomare Nazario Sauro, dalle 10.30, per l'avvio della campagna nazionale "Per il reddito alle persone, la sanità e l'istruzione pubbliche".
Con questa campagna s'intende sensibilizzare le cittadine e i cittadini sulla necessità di destinare più risorse per garantire un reddito a tutte e tutti, investire nel rilancio della sanità e scuola pubbliche e nella creazione di posti di lavoro, nella necessaria riconversione ambientale dell'economia. Di fronte all'emergenza sanitaria e alla più grave crisi economica dopo la seconda guerra mondiale, il governo stanzia risorse insufficienti, in grave ritardo, per le milioni di persone rimaste senza reddito e senza un progetto per il futuro economico e sociale del paese che non sia una rinnovata sudditanza al mercato e ai profitti.
«Riteniamo insufficienti le misure annunciate dalla Commissione Europea - sottolineano - e sbagliata la decisione del governo - condivisa dalla destra - di sostenere grandi imprese che hanno spostato sede legale all'estero per non pagare tasse in Italia. Non è vero che i soldi non ci sono. Come Rifondazione Comunista chiediamo di tassare le grandi ricchezze, rendere il fisco equo e colpire davvero l'evasione fiscale e battersi in Europa perché la Bce emetta direttamente, come stanno facendo le banche centrali di tutto il mondo, le grandi risorse indispensabili perché tutti i paesi europei superino la crisi senza le gravi conseguenze economiche, sociali e occupazionali già subite dopo quella del 2008».
Con questa campagna s'intende sensibilizzare le cittadine e i cittadini sulla necessità di destinare più risorse per garantire un reddito a tutte e tutti, investire nel rilancio della sanità e scuola pubbliche e nella creazione di posti di lavoro, nella necessaria riconversione ambientale dell'economia. Di fronte all'emergenza sanitaria e alla più grave crisi economica dopo la seconda guerra mondiale, il governo stanzia risorse insufficienti, in grave ritardo, per le milioni di persone rimaste senza reddito e senza un progetto per il futuro economico e sociale del paese che non sia una rinnovata sudditanza al mercato e ai profitti.
«Riteniamo insufficienti le misure annunciate dalla Commissione Europea - sottolineano - e sbagliata la decisione del governo - condivisa dalla destra - di sostenere grandi imprese che hanno spostato sede legale all'estero per non pagare tasse in Italia. Non è vero che i soldi non ci sono. Come Rifondazione Comunista chiediamo di tassare le grandi ricchezze, rendere il fisco equo e colpire davvero l'evasione fiscale e battersi in Europa perché la Bce emetta direttamente, come stanno facendo le banche centrali di tutto il mondo, le grandi risorse indispensabili perché tutti i paesi europei superino la crisi senza le gravi conseguenze economiche, sociali e occupazionali già subite dopo quella del 2008».