Attualità
Rimosso carcinoma renale con infiltrazioni nella vena cava, intervento record alla Mater Dei di Bari
Un'operazione multidisciplinare effettuata con successo coordinata da Michele Battaglia e Daniele Maselli
Bari - lunedì 31 luglio 2023
15.11 Comunicato Stampa
Complesso intervento su paziente arrivato al Mater Dei Hospital con diagnosi di neoplasia renale destra localmente avanzata, delle dimensioni di 12 cm. Ulteriori approfondimenti fatti dall'equipe chirurgica per preparare l'intervento hanno evidenziato una complicanza seria e rara, collegata alla neoplasia renale, che può comportare la crescita intravascolare del tumore fino a raggiungere la cava addominale ed arrivare fino al cuore dove la cava finisce nell'atrio destro.
Questo è il caso trattato presso la Mater Dei Hospital. Il tumore partiva dal rene destro, invadeva interamente la vena cava inferiore e raggiungeva l'atrio destro, al cui interno aveva le dimensioni di circa 4 cm. Come per tutti i tumori degli organi che insorgono nei "parenchimi" come il rene, dopo un lungo periodo di assoluta assenza di sintomi, si è manifestato clinicamente solo con una subdola "macroematuria". Prima una ecografia e poi una TAC hanno, però, rivelato la complessa entità della lesione e gli organi interessati.
Un quadro severo sul quale si sono confrontati i chirurghi, cardiochirurghi e cardioanestesisti. Si è deciso, quindi, di procedere all'intervento con un'equipe multidisciplinare formata da urologi coordinati dal Prof. Michele Battaglia, e cardiochirurghi coordinati dal dott. Daniele Maselli.
Questo è il caso trattato presso la Mater Dei Hospital. Il tumore partiva dal rene destro, invadeva interamente la vena cava inferiore e raggiungeva l'atrio destro, al cui interno aveva le dimensioni di circa 4 cm. Come per tutti i tumori degli organi che insorgono nei "parenchimi" come il rene, dopo un lungo periodo di assoluta assenza di sintomi, si è manifestato clinicamente solo con una subdola "macroematuria". Prima una ecografia e poi una TAC hanno, però, rivelato la complessa entità della lesione e gli organi interessati.
Un quadro severo sul quale si sono confrontati i chirurghi, cardiochirurghi e cardioanestesisti. Si è deciso, quindi, di procedere all'intervento con un'equipe multidisciplinare formata da urologi coordinati dal Prof. Michele Battaglia, e cardiochirurghi coordinati dal dott. Daniele Maselli.