Centro ludico ex Melo
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Servizi sociali

Riprendono le attività del Centro Ludico Melo al Libertà

Tra le novità anche i giochi di luce per combattere la paura del buio

Riprendono le attività del Centro ludico per la prima infanzia del plesso scolastico "Melo da Bari", in via Maggiore Turitto, al Libertà.
Gli obiettivi specifici che si intende raggiungere consistono nel sostegno e nella cura dei bambini secondo percorsi individualizzati, nell'affiancamento ai genitori attraverso l'ascolto e il confronto, nella promozione dell'inclusione della famiglia nel contesto sociale e in un approccio educativo centrato sui bisogni evolutivi dei piccoli piuttosto che sulle mancanze/inadeguatezze delle figure parentali.
Tra le attività proposte vi sono esperienze di gioco e movimento, laboratori ludici, creativi e manipolativi per i piccoli, e attività di formazione e informazione svolte con l'ausilio di esperti del settore per le famiglie del territorio interessate.
In particolare queste prime settimane saranno dedicate all'inserimento dei 25 bambini ammessi in seguito alla pubblicazione dell'avviso (16 bambini di 2 anni, 7 di 1 anno e 2 di meno di 1 anno) ma già a metà di questo mese partiranno i laboratori strutturati; mentre, da novembre, inizierà il coinvolgimento dei genitori e delle famiglie sia nelle iniziative ludico-laboratoriali sia nelle attività informative con medici ed esperti che tratteranno tematiche legate alla prima infanzia.
Restano confermate le "giornate salute" realizzate grazie alla disponibilità di associazioni di medici volontari e i corsi di disostruzione pediatrica. Sono in fase di allestimento, invece, il pit stop per l'allattamento, reso possibile da una collaborazione con UNICEF, e l'angolo lettura con uno scaffale di libri dedicati ai genitori e offerti dalla rete Bari Social Book.
"Per il terzo anno - ha commentato l'assessora al Welfare Francesca Bottalico- negli spazi del centro ludico, famiglie italiane e migranti, con bambini piccolissimi, potranno condividere esperienze, affrontare problemi e costruire progetti: donne di diverse culture ed estrazione sociale, spesso con storie difficili, si incontreranno parlando di genitorialità e lavoro e cercando di contrastare concretamente le solitudini legate all'essere madri e alla difficoltà di creare legami in un contesto sociale che tende sempre più a disgregare piuttosto che a creare comunità educanti.
Per questo nuovo anno educativo abbiamo introdotto diverse novità, a partire dal piccolo emporio in cui le diverse famiglie potranno mettere a disposizione beni e attrezzature in favore di altri nuclei familiari in difficoltà. Inoltre, accanto ai servizi già sperimentati, lavoreremo con un laboratorio dedicato ai giochi di luce, con l'obiettivo di far superare ai più piccoli le paure legate al buio attraverso una nuova percezione dello spazio circostante. I piccoli potranno anche giocare con il teatro delle ombre e con le fiabe per sviluppare la dimensione ludica e fantastica che è propria dell'infanzia".
"Il Libertà registra il più alto numero di bambini e adolescenti - ha sottolineato Micaela Paparella - un dato che conferma la validità della scelta dell'amministrazione comunale di investire in progetti sperimentali dedicati proprio ai più piccoli e alle loro famiglie, spesso alle prese con le difficoltà quotidiane e prive del necessario sostegno. In questo quadro generale, il centro ludico per la prima infanzia rappresenta una risposta innovativa ed efficace, che ha saputo diventare un punto di riferimento per l'intero quartiere raccogliendo grandi consensi tra le famiglie e i bambini che lo frequentano".

In poco più di due anni il Centro ludico per la prima infanzia, che lo scorso anno ha ottenuto il riconoscimento di buona prassi dal Ministero, ha visto nascere e crescere, al piano terra della scuola Melo, un luogo di riferimento e sostegno alla genitorialità, aperto al confronto e al dialogo interculturale a partire dalle pratiche concrete, con 5172 laboratori educativi realizzati sul tema delle differenze, dell'educazione interculturale e del rispetto dell'altro, dell'educazione alla legalità e rispetto dell'ambiente, 250 famiglie coinvolte in maniera continuativa e 200 ore di scuola genitori.
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