Cronaca
"Ripuliva" capitali illeciti, sequestrati beni in provincia di Bari a ex ricettatore
Sul 51 percento dell'azienda di costruzioni dell'uomo erano già scattati i sigilli dei carabinieri a novembre
Bari - sabato 14 marzo 2020
11.12
I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Bari hanno sequestrato a Cipriani Giovanni, 50enne di Bitonto, pluripregiudicato, condannato per ricettazione, appropriazione indebita, detenzione di armi, già colpito il 28 novembre scorso dal sequestro di prevenzione del 51 percento del capitale sociale della A.r.c. costruzioni S.r.l., il restante 49 percento della predetta società nonché l'intero compendio aziendale costituito da:
- 43 unità immobiliari dislocati nei Comuni di Bitonto, Terlizzi, Palo del Colle e Binetto;
- 8 veicoli alcuni dei quali di grossa cilindrata;
- mezzi, attrezzature e macchinari destinati all'attività di costruzione di edifici residenziali e industriali;
- 1 conto corrente presso un noto istituto di credito locale con saldo di 220mila euro. Il provvedimento scaturisce dal decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale - Sezione misure di prevenzione di Bari, che ha condiviso le risultanze investigative effettuate d'iniziativa dai carabinieri del nucleo investigativo a seguito del sequestro di prevenzione del 28 novembre 2019, e che hanno documentato oltre ogni ragionevole dubbio e che esclude antitetiche interpretazioni, come un congiunto del proposto fosse fittiziamente intestatario del restante 49% del capitale sociale della A.r.c. costruzioni S.r.l., risultato del reinvestimento di capitali di provenienza illecita e quindi anche indiziato del reato di cui all'art. 512 bis c.p. (trasferimento fraudolento di valori).
Nella complessa attività investigativa sono state dettagliatamente ricostruite le modalità operative attraverso le quali Cipriani, coinvolto in attività delittuose negli anni '90, ha provveduto a "ripulire", anche per il tramite dei suoi congiunti, i proventi illeciti, derivanti dai suoi traffici, a fronte di un reddito medio annuo dichiarato al fisco di soli 6.400 euro circa.
- 43 unità immobiliari dislocati nei Comuni di Bitonto, Terlizzi, Palo del Colle e Binetto;
- 8 veicoli alcuni dei quali di grossa cilindrata;
- mezzi, attrezzature e macchinari destinati all'attività di costruzione di edifici residenziali e industriali;
- 1 conto corrente presso un noto istituto di credito locale con saldo di 220mila euro. Il provvedimento scaturisce dal decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale - Sezione misure di prevenzione di Bari, che ha condiviso le risultanze investigative effettuate d'iniziativa dai carabinieri del nucleo investigativo a seguito del sequestro di prevenzione del 28 novembre 2019, e che hanno documentato oltre ogni ragionevole dubbio e che esclude antitetiche interpretazioni, come un congiunto del proposto fosse fittiziamente intestatario del restante 49% del capitale sociale della A.r.c. costruzioni S.r.l., risultato del reinvestimento di capitali di provenienza illecita e quindi anche indiziato del reato di cui all'art. 512 bis c.p. (trasferimento fraudolento di valori).
Nella complessa attività investigativa sono state dettagliatamente ricostruite le modalità operative attraverso le quali Cipriani, coinvolto in attività delittuose negli anni '90, ha provveduto a "ripulire", anche per il tramite dei suoi congiunti, i proventi illeciti, derivanti dai suoi traffici, a fronte di un reddito medio annuo dichiarato al fisco di soli 6.400 euro circa.