Politica
Sabino De Razza candidato sindaco per BariCittàAperta
«Vogliamo riportare al voto gli elettori scontenti della politica e desiderosi di una sinistra vera e moderna»
Bari - venerdì 1 marzo 2019
16.52
Sabino De Razza, ex segretario provinciale di Rifondazione Comunista e sindacalista, è l'uomo su cui punta BariCittàAperta. Sarà lui il candidato sindaco della lista civica che si pone come obiettivo quello di essere alternativa alla coalizione di centro-sinistra che continua ad appoggiare il sindaco uscente, Antonio Decaro.
De Razza, classe 1959, è stato consigliere comunale durante il primo mandato da sindaco di Michele Emiliano. Per anni segretario provinciale di Rifondazione Comunista, da anni continua ad essere attivista ma principalmente si è dedicato al lavoro da sindacalista.
Ad appoggiarlo nella corsa a palazzo di città la nuova lista civica di sinistra BariCittàAperta, una coalizione di forze politiche, associazioni, comitati, movimenti tra cui Giovani Comunisti, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Azione Civile (Ingroia), Si'Amo e il Comitato "Stop Centri Commerciali a Bari".
«Abbiamo deciso di essere un'alternativa a sinistra perché non ci rispecchiamo nella politica del Partito Democratico, di cui Decaro è l'appendice barese - dichiara De Razza - Per noi se la sinistra è in crisi le colpe sono del governo Renzi e di quel che è stato Il PD negli ultimi anni. Sono più di 10 anni che il centrosinistra governa Bari e noi non vediamo i grandi cambiamenti di cui si parlava. Sono diverse le politiche di sinistra tradite. C'era una consulta degli immigrati e non c'è più, in merito al commercio si continuano ad aprire ipermercati, le periferie sono sempre più abbandonate a sé stesse, da 15 anni si parla della cittadella della giustizia e si sta ancora a parlare, solo per fare alcuni esempi. Emiliano nei primi 5 anni ha fatto qualcosa, ma dal suo secondo mandato in poi la città è rimasta ferma. I problemi di 10 anni fa sono ancora qui».
«Non pensiamo di togliere voti al centrosinistra e agevolare il centrodestra perché ci rivolgiamo ad un popolo che non vota più - sottolinea - C'è tanta gente di sinistra che non si riconosce più in questa politica e vuole una vera sinistra, e noi puntiamo a recuperare queste persone. Vogliamo dare la possibilità a più cittadini di poter dire la loro, trovando in noi un percorso di riorganizzazione di una vera sinistra, che sia moderna e che parli chiaramente».
«Se si dovesse arrivare ad un ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra credo che ci asterremmo - spiega - anche se è evidente che in una situazione di questo tipo si riunirà l'assemblea degli aderenti e si deciderà insieme. Volontà di votare Decaro al momento non c'è».
Appuntamento per domenica 3 marzo alle 10 presso l'Officina degli Esordi con la presentazione ufficiale del progetto.
De Razza, classe 1959, è stato consigliere comunale durante il primo mandato da sindaco di Michele Emiliano. Per anni segretario provinciale di Rifondazione Comunista, da anni continua ad essere attivista ma principalmente si è dedicato al lavoro da sindacalista.
Ad appoggiarlo nella corsa a palazzo di città la nuova lista civica di sinistra BariCittàAperta, una coalizione di forze politiche, associazioni, comitati, movimenti tra cui Giovani Comunisti, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Azione Civile (Ingroia), Si'Amo e il Comitato "Stop Centri Commerciali a Bari".
«Abbiamo deciso di essere un'alternativa a sinistra perché non ci rispecchiamo nella politica del Partito Democratico, di cui Decaro è l'appendice barese - dichiara De Razza - Per noi se la sinistra è in crisi le colpe sono del governo Renzi e di quel che è stato Il PD negli ultimi anni. Sono più di 10 anni che il centrosinistra governa Bari e noi non vediamo i grandi cambiamenti di cui si parlava. Sono diverse le politiche di sinistra tradite. C'era una consulta degli immigrati e non c'è più, in merito al commercio si continuano ad aprire ipermercati, le periferie sono sempre più abbandonate a sé stesse, da 15 anni si parla della cittadella della giustizia e si sta ancora a parlare, solo per fare alcuni esempi. Emiliano nei primi 5 anni ha fatto qualcosa, ma dal suo secondo mandato in poi la città è rimasta ferma. I problemi di 10 anni fa sono ancora qui».
«Non pensiamo di togliere voti al centrosinistra e agevolare il centrodestra perché ci rivolgiamo ad un popolo che non vota più - sottolinea - C'è tanta gente di sinistra che non si riconosce più in questa politica e vuole una vera sinistra, e noi puntiamo a recuperare queste persone. Vogliamo dare la possibilità a più cittadini di poter dire la loro, trovando in noi un percorso di riorganizzazione di una vera sinistra, che sia moderna e che parli chiaramente».
«Se si dovesse arrivare ad un ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra credo che ci asterremmo - spiega - anche se è evidente che in una situazione di questo tipo si riunirà l'assemblea degli aderenti e si deciderà insieme. Volontà di votare Decaro al momento non c'è».
Appuntamento per domenica 3 marzo alle 10 presso l'Officina degli Esordi con la presentazione ufficiale del progetto.