Cronaca
Salvini su presunto terrorista somalo: "Stretta sui permessi"
Il giovane, che minacciava di colpire il Vaticano, è stato ospite dello Sprar e del Ferrhotel
Bari - martedì 18 dicembre 2018
19.24
"Prima ha ottenuto un permesso umanitario ed è stato mantenuto a spese degli italiani in uno Sprar, poi si è trasferito in un edificio occupato che è stato sgomberato a ottobre. Il caso dell'aspirante terrorista islamico di Bari, di nazionalità somala, ci conferma ancora di più che era necessaria una stretta sui permessi di soggiorno facili, sulle occupazioni abusive, sui fruitori di servizi pagati dai contribuenti". Sono le parole, raccolte dall' Ansa, del ministro dell'Interno Matteo Salvini, dopo la notizia dell' arresto del presunto terrorista somalo a Bari.
"Altro che buonismo e critiche al Viminale che 'manda immigrati indifesi in mezzo alla strada' - prosegue Salvini - vogliamo regole, legalità, buonsenso. Aiutiamo solo i veri profughi, non balordi, delinquenti o clandestini. Grazie allo straordinario lavoro delle Forze dell'Ordine e degli investigatori. Dopo il mio Decreto andiamo avanti, con più forza, per aumentare le espulsioni"
"Altro che buonismo e critiche al Viminale che 'manda immigrati indifesi in mezzo alla strada' - prosegue Salvini - vogliamo regole, legalità, buonsenso. Aiutiamo solo i veri profughi, non balordi, delinquenti o clandestini. Grazie allo straordinario lavoro delle Forze dell'Ordine e degli investigatori. Dopo il mio Decreto andiamo avanti, con più forza, per aumentare le espulsioni"