Cronaca
Sbarca al porto di Bari ma era ricercato per violenza in famiglia. Preso 43enne
Il cittadino albanese era destinatario di un'ordinanza di custodia in carcere emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere
Bari - venerdì 25 gennaio 2019
19.20
Dopo oltre cinque mesi di latitanza, finisce al porto di Bari la fuga di K.M., 43enne cittadino albanese accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e tentativo di violenza sessuale.
La Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Bari, ha tratto in arresto il cittadino albanese, in ottemperanza ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla dal G.I.P. del tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo scorso 14 agosto. K.M., giunto ieri mattina al porto di Bari proveniente da quello di Durazzo, era risultato apparentemente una persona insospettabile: viaggiava con una donna anziana, sua madre, e soprattutto è risultato intestatario, oltre che ad un passaporto albanese dal quale è stato possibile verificare numerosi transiti presso le varie frontiere d'Italia, di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo, rilasciata per motivi familiari dalla Questura di Caserta, in virtù del matrimonio con un'italiana.
Da accertamenti più approfonditi, il cittadino albanese è risultato destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale campano, a seguito di formali denunce sporte dalla moglie per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, avvenute alla presenza della loro figlia di 9 anni, nonché per un tentativo di violenza sessuale avvenuto ai danni della stessa coniuge lungo una pubblica via e posto in essere da due soggetti di nazionalità albanesi, con sua complicità.
Secondo le segnalazioni della donna, il rivercato, sin dai primi mesi di matrimonio, aveva sempre manifestato un comportamento violento e aggressivo nei suoi confronti, perpetrato in alcuni casi anche alla presenza di amici e in molti casi noncurante della presenza di loro figlia, minorenne.
Al termine dell'attività, l'uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bari, a disposizione dell'Autorità giudiziaria procedente.
La Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Bari, ha tratto in arresto il cittadino albanese, in ottemperanza ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla dal G.I.P. del tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo scorso 14 agosto. K.M., giunto ieri mattina al porto di Bari proveniente da quello di Durazzo, era risultato apparentemente una persona insospettabile: viaggiava con una donna anziana, sua madre, e soprattutto è risultato intestatario, oltre che ad un passaporto albanese dal quale è stato possibile verificare numerosi transiti presso le varie frontiere d'Italia, di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo, rilasciata per motivi familiari dalla Questura di Caserta, in virtù del matrimonio con un'italiana.
Da accertamenti più approfonditi, il cittadino albanese è risultato destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale campano, a seguito di formali denunce sporte dalla moglie per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, avvenute alla presenza della loro figlia di 9 anni, nonché per un tentativo di violenza sessuale avvenuto ai danni della stessa coniuge lungo una pubblica via e posto in essere da due soggetti di nazionalità albanesi, con sua complicità.
Secondo le segnalazioni della donna, il rivercato, sin dai primi mesi di matrimonio, aveva sempre manifestato un comportamento violento e aggressivo nei suoi confronti, perpetrato in alcuni casi anche alla presenza di amici e in molti casi noncurante della presenza di loro figlia, minorenne.
Al termine dell'attività, l'uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bari, a disposizione dell'Autorità giudiziaria procedente.