Eventi e cultura
Scamarcio al Bif&st 2017 tra fischi e polemiche con il pubblico
L'attore andriese al pubblico: «Che c***o vi applaudite?»
Bari - mercoledì 26 aprile 2017
18.56
Tra fischi e applausi si è concluso ieri l'intervento di Riccardo Scamarcio, attore di origine andriese, che il 25 aprile è stato sul palco del Bif&st di Bari per festeggiare il premio "Vittorio Gassman" a lui consegnato come migliore attore protagonista per il film "Pericle il nero".
Proprio seduto nel salotto della quarta giornata del noto festival cinematografico, Scamarcio ha inveito contro il pubblico: «Il problema è il pubblico, volete sempre interagire con lo spettacolo, ma che c***o vi applaudite? Fischiate? E chi se ne frega, non venite a teatro. Io sul palco dico quello che voglio, quando voglio». Affermazioni che hanno lasciato di stucco il pubblico che, dopo le iniziali risate, ha iniziato a indispettirsi, rispondendo gli anche con un sonoro «Cafone!».
Ma Scamarcio ha poi raddrizzato il tiro, mostrando (pur in maniera inusuale) di voler porre in luce la condizione dell'arte, del cinema e del teatro in un mondo postmoderno che si muove sempre nel segno della raccolta di consensi da parte del pubblico. «Sono provocazioni estreme, esempi paradossali per dire che oggi c'è uno spettacolo dell'accondiscendenza, che vuole mettere sempre il pubblico al centro. Ma si tratta di un pubblico che è ancora minorenne - afferma l'attore - Allora io dico: ad ognuno il suo mestiere. Lo spettacolo deve sorprendervi».
Un incontro con l'attore sicuramente sui generis quello con Riccardo Scamarcio, ma che si è comunque concluso con applausi e abbracci del pubblico.
Proprio seduto nel salotto della quarta giornata del noto festival cinematografico, Scamarcio ha inveito contro il pubblico: «Il problema è il pubblico, volete sempre interagire con lo spettacolo, ma che c***o vi applaudite? Fischiate? E chi se ne frega, non venite a teatro. Io sul palco dico quello che voglio, quando voglio». Affermazioni che hanno lasciato di stucco il pubblico che, dopo le iniziali risate, ha iniziato a indispettirsi, rispondendo gli anche con un sonoro «Cafone!».
Ma Scamarcio ha poi raddrizzato il tiro, mostrando (pur in maniera inusuale) di voler porre in luce la condizione dell'arte, del cinema e del teatro in un mondo postmoderno che si muove sempre nel segno della raccolta di consensi da parte del pubblico. «Sono provocazioni estreme, esempi paradossali per dire che oggi c'è uno spettacolo dell'accondiscendenza, che vuole mettere sempre il pubblico al centro. Ma si tratta di un pubblico che è ancora minorenne - afferma l'attore - Allora io dico: ad ognuno il suo mestiere. Lo spettacolo deve sorprendervi».
Un incontro con l'attore sicuramente sui generis quello con Riccardo Scamarcio, ma che si è comunque concluso con applausi e abbracci del pubblico.