Attualità
Sciopero in piazza a Bari, in 2.500 protestano contro il Governo e la manovra economica
Due le sigle sindacali che hanno indetto la manifestazione, Cgil e Uil. E al porto sit-in contro Salvini
Bari - venerdì 17 novembre 2023
10.56
Sono tanti i lavoratori che oggi hanno deciso di aderire allo sciopero proclamato da Cgil e Uil contro la manovra economica del Governo Meloni e i tagli previsti in diversi settori.
In piazza Massari, stando ai dati della Questura, si sono incontrati quasi in 2.500. Il grido è unico e la volontà è far sentire la propria voce.
«"Adesso basta!" è il nostro slogan - sottolinea Gianni Ricci segretario generale Uil Puglia - siamo veramente stanchi. In questa manovra non c'è nulla per i lavoratori, non c'è nulla per i pensionati, anzi i lavoratori dipendenti, i dipendenti della sanità, i dipendenti della scuola saranno ancora loro a pagare. Per cui credo che la misura sia colma».
Stando a quanto dichiara Gigia Bucci di Cgil Puglia, sembra che allo sciopero abbiamo aderito circa il 50% dei lavoratori dei diversi settori.
«Si tratta di uno sciopero che mette al centro le condizioni del lavoro a partire dai salari, dai contratti collettivi nazionali sono fermi, non si interviene sulla sanità, rispetto alle infrastrutture, al tema dei trasporti - spiega Bucci -. È uno sciopero che vuole esprimere un forte disagio».
In piazza Massari, stando ai dati della Questura, si sono incontrati quasi in 2.500. Il grido è unico e la volontà è far sentire la propria voce.
«"Adesso basta!" è il nostro slogan - sottolinea Gianni Ricci segretario generale Uil Puglia - siamo veramente stanchi. In questa manovra non c'è nulla per i lavoratori, non c'è nulla per i pensionati, anzi i lavoratori dipendenti, i dipendenti della sanità, i dipendenti della scuola saranno ancora loro a pagare. Per cui credo che la misura sia colma».
Stando a quanto dichiara Gigia Bucci di Cgil Puglia, sembra che allo sciopero abbiamo aderito circa il 50% dei lavoratori dei diversi settori.
«Si tratta di uno sciopero che mette al centro le condizioni del lavoro a partire dai salari, dai contratti collettivi nazionali sono fermi, non si interviene sulla sanità, rispetto alle infrastrutture, al tema dei trasporti - spiega Bucci -. È uno sciopero che vuole esprimere un forte disagio».