Scuola e Lavoro
Scuola, l'anno prossimo meno 4.799 nelle province di Bari e Bat. Tagliate 22 classi
La denuncia della Uil: «Si inseriscono nuovi insegnamenti a invarianza di spesa»
Bari - venerdì 14 aprile 2023
«Un dato allarmante emerge alla vigilia della chiusura degli organici nelle province di Bari e Bat: anziché approfittare del calo di alunni per sfollare le classi, si inseriscono nuovi insegnamenti a invarianza di spesa».
È la denuncia del segretario generale della UIL Scuola Puglia e Bari-Bat, Gianni Verga. Nelle province di Bari e Bat sono infatti 843 gli alunni in meno nella scuola dell'infanzia, 952 nella primaria, 1.129 nelle medie e 1.875 nelle superiori, per una media di 20,13 alunni nell'infanzia, 18,18 nella primaria e 20,5 nella secondaria.
«Numeri - spiega Verga - che non rispecchiano la realtà, in quanto la media è condizionata dagli istituti professionali, ma nelle scuole del primo ciclo e nei licei la situazione è ben diversa, arrivando fino a 28/32 alunni per classe».
Al netto della scuola dell'infanzia che passa da 1.196 a 1.202 classi, la primaria è in perdita di 60 classi (da 2.885 a 2.825) e il tempo prolungato nella scuola media registra meno 13 classi (da 2.085 a 2.072). Sempre in crescita il dato degli alunni diversamente abili di 668 unità (da 7.995 a 8.663).
«La UIL Scuola, così come ha fatto al tavolo regionale, chiede il ripristino del totale dei posti. Il fatto che l'organico rimanga invariato non è una giustificazione: non c'è infatti solo un diverso utilizzo dei docenti (per coprire i posti di educazione motoria), ma una vera riduzione di posti che si traduce in un taglio ingiustificato di classi per il prossimo anno scolastico», conclude Verga.
È la denuncia del segretario generale della UIL Scuola Puglia e Bari-Bat, Gianni Verga. Nelle province di Bari e Bat sono infatti 843 gli alunni in meno nella scuola dell'infanzia, 952 nella primaria, 1.129 nelle medie e 1.875 nelle superiori, per una media di 20,13 alunni nell'infanzia, 18,18 nella primaria e 20,5 nella secondaria.
«Numeri - spiega Verga - che non rispecchiano la realtà, in quanto la media è condizionata dagli istituti professionali, ma nelle scuole del primo ciclo e nei licei la situazione è ben diversa, arrivando fino a 28/32 alunni per classe».
Al netto della scuola dell'infanzia che passa da 1.196 a 1.202 classi, la primaria è in perdita di 60 classi (da 2.885 a 2.825) e il tempo prolungato nella scuola media registra meno 13 classi (da 2.085 a 2.072). Sempre in crescita il dato degli alunni diversamente abili di 668 unità (da 7.995 a 8.663).
«La UIL Scuola, così come ha fatto al tavolo regionale, chiede il ripristino del totale dei posti. Il fatto che l'organico rimanga invariato non è una giustificazione: non c'è infatti solo un diverso utilizzo dei docenti (per coprire i posti di educazione motoria), ma una vera riduzione di posti che si traduce in un taglio ingiustificato di classi per il prossimo anno scolastico», conclude Verga.