Politica
"Se voti Decaro ti do 50 euro". Il sindaco: "Denunci tutto in Procura"
Sui social una persona lamenta una presunta offerta di denaro ma il primo cittadino risponde a tono
Bari - lunedì 13 maggio 2019
Se sia vero o meno sarà difficile scoprirlo. Intanto però il sindaco Antonio Decaro non ci sta e a chi scrive sulla sua bacheca di aver ricevuto offerte in denaro (50 euro) per votarlo risponde a tono. Sempre sui social sia ben inteso.
"Quando mi succede di intercettare questo tipo di messaggi - dice Decaro - faccio sempre la stessa cosa: scrivo al cittadino che una denuncia vaga su Facebook non serve a nulla se non ad alzare polveroni e ad alimentare chiacchiere. E mi propongo di accompagnarlo in procura a denunciare la persona che ha provato a comprare il suo voto. Purtroppo nessuno risponde positivamente. Amici e amiche, il voto di scambio è una piaga seria, è la rovina della buona politica. Non abbiate paura a denunciare, lo si può fare anche in forma anonima. E attenzione, perché il voto di scambio a volte si nasconde in manovre più occulte rispetto alla spudorata offerta di danaro".
Poi Decaro ricorda quantoto successo in passato per un evento simile. "Cinque anni fa - aggiunge - venni a sapere di alcuni rappresentanti di lista a cui era stato promesso un compenso per il loro servizio (cosa lecita, intendiamoci). Ma in quel caso sembrava esserci il sottinteso fine di ottenere il loro voto. Ebbene, non sapevo se fosse vero ma non ebbi alcun rimorso a far cambiare immediatamente tutti i rappresentanti di quella lista. Persi probabilmente dei voti, ma guadagnai tranquillità per la mia coscienza di uomo delle istituzioni. Rinnovo quindi il mio appello. Se venite in contatto con persone che vi promettono soldi o favori in cambio di voti, non esitate, qualunque sia il loro partito, qualunque sia il loro candidato: denunciateli. Ma non solo su Facebook o su Twitter. In procura.
La pulizia della politica non si fa con i like, ma con le azioni concrete". Servirà?
"Quando mi succede di intercettare questo tipo di messaggi - dice Decaro - faccio sempre la stessa cosa: scrivo al cittadino che una denuncia vaga su Facebook non serve a nulla se non ad alzare polveroni e ad alimentare chiacchiere. E mi propongo di accompagnarlo in procura a denunciare la persona che ha provato a comprare il suo voto. Purtroppo nessuno risponde positivamente. Amici e amiche, il voto di scambio è una piaga seria, è la rovina della buona politica. Non abbiate paura a denunciare, lo si può fare anche in forma anonima. E attenzione, perché il voto di scambio a volte si nasconde in manovre più occulte rispetto alla spudorata offerta di danaro".
Poi Decaro ricorda quantoto successo in passato per un evento simile. "Cinque anni fa - aggiunge - venni a sapere di alcuni rappresentanti di lista a cui era stato promesso un compenso per il loro servizio (cosa lecita, intendiamoci). Ma in quel caso sembrava esserci il sottinteso fine di ottenere il loro voto. Ebbene, non sapevo se fosse vero ma non ebbi alcun rimorso a far cambiare immediatamente tutti i rappresentanti di quella lista. Persi probabilmente dei voti, ma guadagnai tranquillità per la mia coscienza di uomo delle istituzioni. Rinnovo quindi il mio appello. Se venite in contatto con persone che vi promettono soldi o favori in cambio di voti, non esitate, qualunque sia il loro partito, qualunque sia il loro candidato: denunciateli. Ma non solo su Facebook o su Twitter. In procura.
La pulizia della politica non si fa con i like, ma con le azioni concrete". Servirà?