Cronaca
Sgombero di via Nazariantz, la Prefettura propone l'ex Inpdap di Japigia
Dopo la revoca dell'agibilità fioccano le proteste di avvocati e magistrati e si cercano luoghi alternativi
Bari - venerdì 25 maggio 2018
11.03
Lo sgombero del palazzo di giustizia di via Natzariantz continua a sollevare polemiche e proteste. A seguito del ritiro dell'agibilità da parte del Comune di Bari dopo la perizia statica all'edificio nel quale i tecnici hanno rilevato una pericolosità strutturale, ora è la volta delle proteste di chi in quell'edificio ci lavora. Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bari preannunzia l'imminente indizione di un'assemblea straordinaria di tutti gli iscritti aperta alla cittadinanza, per richiamare tutte le Autorità competenti ad assumere le proprie responsabilità. Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bari e la Camera Penale di Bari, hanno pubblicato una nota nella quale si legge:"Questa situazione ricade su un contesto già ai limiti del collasso. Da un lato esprimiamo apprezzamento per le iniziative sin qui adottate dai Capi degli Uffici, dall'altro stigmatizziamo le gestione sconsiderata di tale emergenza da parte del Ministero che, a distanza di quasi una settimana dalla conoscenza del nuovo problema, non ha attivato alcuna procedura d'urgenza, come ad esempio quella di sospendere i termini processuali, né posto in essere tutta le iniziative necessarie per affrontare una situazione paragonabile, per le sue conseguenze sulla sede giudiziaria di via Nazariantz, ed un evento sismico".
L'Avvocatura denuncia quindi "la gravissima inadeguatezza dell'approccio al problema da parte del Ministero e, comunque, della politica tutta che, né a livello locale, né a livello nazionale, ha assunto iniziative utili a risolvere il ventennale problema dell'edilizia giudiziaria".
Gli avvocati baresi poi si oppongono all'individuazione di siti sparsi nell'hinterland barese che "aumenterebbero ed allontanerebbero ancor di più fra loro i luoghi in cui si amministra la giustizia penale che ad oggi è già dislocata in 6 diverse strutture dal Palazzo di Via Nazariantz, al Palazzo di Piazza De Nicola, al Tribunale per i minorenni, al Giudice di Pace, all'Aula bunker di Bitonto,alla Casa circondariale per le udienze di convalida degli arresti". "Al fine di contrastare la logica della giustizia a macchia di leopardo fin qui perseguita che porterebbe inevitabilmente allo sfascio definitivo della giustizia penale nel nostro circondario, i cui servizi proseguono soltanto grazie agli enormi sforzi di tutti gli addetti ai lavori - si legge ancora nella nota - è infatti del tutto ovvio che il trasferimento, anche provvisorio, presso siti distanti da quello di Piazza De Nicola comporterebbe il sistematico rinvio dei processi con Avvocati impegnati dinanzi a differenti Autorità Giudiziarie, con la ovvia conseguenza di una risposta di giustizia impossibile o assolutamente intempestiva. L'ulteriore frazionamento degli uffici produrrebbe i suoi effetti nefasti non soltanto sulla classe forense, a prescindere dai singoli settori di abituale esercizio della professione, ma soprattutto, sull'intera collettività".
Ieri, anche i magistrati avevano chiesto l'intervento del presidente della Repubblica, del Csm e della Giunta esecutiva dell'Anm "perché si restituisca alla magistratura di questo territorio la dignità che merita per aver sempre dato continuità all'azione giudiziaria con immensi sacrifici e perché si assicuri ai cittadini la tutela giudiziaria in ambienti sicuri e idonei". In una nota a firma del presidente e del segretario dell'Anm di Bari, Lorenzo Gadaleta e Rossella Calia Di Pinto, si denuncia pubblicamente "l'intollerabile e radicale inconsistenza delle risposte della politica locale e nazionale, degli organi amministrativi e dell'apparato centrale ministeriale e la palese volontà di ignorare uno stato di evidente e estremo degrado materiale degli immobili destinati alle attività giudiziarie baresi".
Intanto si cercano soluzioni alternative al problema in vista dell'imminente trasloco:Procura, uffici gip e polizia giudiziaria potrebbero trasferirsi in un immobile in via Brigata Bari. Le udienze con detenuti si svolgeranno provvisoriamente in piazza De Nicola e Bitonto, in attesa che il Ministero autorizzi l'utilizzo dell'ex sede distaccata di Modugno. La Prefettura ha, inoltre, dato la disponibilità ad utilizzare altri immobili privati in città come l'ex Inpdap al quartiere Japigia.
L'Avvocatura denuncia quindi "la gravissima inadeguatezza dell'approccio al problema da parte del Ministero e, comunque, della politica tutta che, né a livello locale, né a livello nazionale, ha assunto iniziative utili a risolvere il ventennale problema dell'edilizia giudiziaria".
Gli avvocati baresi poi si oppongono all'individuazione di siti sparsi nell'hinterland barese che "aumenterebbero ed allontanerebbero ancor di più fra loro i luoghi in cui si amministra la giustizia penale che ad oggi è già dislocata in 6 diverse strutture dal Palazzo di Via Nazariantz, al Palazzo di Piazza De Nicola, al Tribunale per i minorenni, al Giudice di Pace, all'Aula bunker di Bitonto,alla Casa circondariale per le udienze di convalida degli arresti". "Al fine di contrastare la logica della giustizia a macchia di leopardo fin qui perseguita che porterebbe inevitabilmente allo sfascio definitivo della giustizia penale nel nostro circondario, i cui servizi proseguono soltanto grazie agli enormi sforzi di tutti gli addetti ai lavori - si legge ancora nella nota - è infatti del tutto ovvio che il trasferimento, anche provvisorio, presso siti distanti da quello di Piazza De Nicola comporterebbe il sistematico rinvio dei processi con Avvocati impegnati dinanzi a differenti Autorità Giudiziarie, con la ovvia conseguenza di una risposta di giustizia impossibile o assolutamente intempestiva. L'ulteriore frazionamento degli uffici produrrebbe i suoi effetti nefasti non soltanto sulla classe forense, a prescindere dai singoli settori di abituale esercizio della professione, ma soprattutto, sull'intera collettività".
Ieri, anche i magistrati avevano chiesto l'intervento del presidente della Repubblica, del Csm e della Giunta esecutiva dell'Anm "perché si restituisca alla magistratura di questo territorio la dignità che merita per aver sempre dato continuità all'azione giudiziaria con immensi sacrifici e perché si assicuri ai cittadini la tutela giudiziaria in ambienti sicuri e idonei". In una nota a firma del presidente e del segretario dell'Anm di Bari, Lorenzo Gadaleta e Rossella Calia Di Pinto, si denuncia pubblicamente "l'intollerabile e radicale inconsistenza delle risposte della politica locale e nazionale, degli organi amministrativi e dell'apparato centrale ministeriale e la palese volontà di ignorare uno stato di evidente e estremo degrado materiale degli immobili destinati alle attività giudiziarie baresi".
Intanto si cercano soluzioni alternative al problema in vista dell'imminente trasloco:Procura, uffici gip e polizia giudiziaria potrebbero trasferirsi in un immobile in via Brigata Bari. Le udienze con detenuti si svolgeranno provvisoriamente in piazza De Nicola e Bitonto, in attesa che il Ministero autorizzi l'utilizzo dell'ex sede distaccata di Modugno. La Prefettura ha, inoltre, dato la disponibilità ad utilizzare altri immobili privati in città come l'ex Inpdap al quartiere Japigia.