Cronaca
Si fecero consegnare felpe e giubbotti del Bari: daspo per tre ultras del Catanzaro
Il fatto risale al 27 febbraio scorso
Bari - mercoledì 23 ottobre 2024
12.53
Il questore di Catanzaro, in seguito alle indagini condotte dai Carabinieri del capoluogo calabrese, ha emesso tre provvedimenti di DASPO nei confronti di tifosi locali. Non potranno accedere a manifestazioni sportive rispettivamente per 3,5 e 10 anni.
Il 27 febbraio scorso - ha accertato l'indagine seguita a denuncia della vittima - tre soggetti appartenenti al gruppo Ultras "UC 1973", all'interno di un locale, si fecero consegnare, «mediante minaccia, felpe e giubbotti riportanti segni distintivi della squadra di calcio del Bari, indossati in quel momento da un tifoso della squadra pugliese e dalla figlia minorenne». Un gesto poi stigmatizzato dallo stesso gruppo principale della Curva Massimo Capraro, che si scusò per l'accaduto frutto di un'azione isolata e sconsiderata di cani sciolti.
Il personale dell'Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine avrebbe dimostrato l'inclinazione dei soggetti destinatari del DASPO ad assumere condotte violente, tali da mettere in pericolo non solo il regolare svolgimento di manifestazioni sportive, ma anche l'incolumità personale di coloro che vi partecipano o assistono.
Il 27 febbraio scorso - ha accertato l'indagine seguita a denuncia della vittima - tre soggetti appartenenti al gruppo Ultras "UC 1973", all'interno di un locale, si fecero consegnare, «mediante minaccia, felpe e giubbotti riportanti segni distintivi della squadra di calcio del Bari, indossati in quel momento da un tifoso della squadra pugliese e dalla figlia minorenne». Un gesto poi stigmatizzato dallo stesso gruppo principale della Curva Massimo Capraro, che si scusò per l'accaduto frutto di un'azione isolata e sconsiderata di cani sciolti.
Il personale dell'Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine avrebbe dimostrato l'inclinazione dei soggetti destinatari del DASPO ad assumere condotte violente, tali da mettere in pericolo non solo il regolare svolgimento di manifestazioni sportive, ma anche l'incolumità personale di coloro che vi partecipano o assistono.