Cronaca
Si finge ginecologo e terrorizza oltre 400 donne, identificato
L'uomo, rappresentando alle vittime la possibile presenza di infezioni vaginali gravi, le induceva ad effettuare una visita ginecologica online.
Bari - venerdì 17 dicembre 2021
10.04 Comunicato Stampa
Avrebbe chiamato diverse donne spacciandosi per ginecologo, terrorizzandole con finte diagnosi di gravi malattie. Per questo motivo la polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica di Taranto, ha eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di un quarantenne accusato del reato di violenza sessuale. Sequestrati diversi smartphone, supporti di memoria e schede telefoniche.
Il finto "medico", utilizzando uno stratagemma per nascondere il proprio numero di telefono, che appariva quindi anonimo, faceva capire alle interlocutrici di essere a conoscenza di esami clinici effettuati dalle stesse presso strutture sanitarie presenti su tutto il territorio nazionale. Nel corso della telefonata, l'uomo, rappresentando alle vittime la possibile presenza di infezioni vaginali gravi, le induceva ad effettuare una visita ginecologica online.
L'attività di indagine, condotta dagli investigatori del servizio polizia postale e dalla postale di Bari e Taranto, ha consentito di risalire all'uomo attraverso l'analisi dei dati telefonici e telematici, da accertamenti effettuati su file audio delle telefonate registrati dalle vittime e, soprattutto, dalla collaborazione di quest'ultime.
La vicenda parrebbe aver interessato oltre 400 donne in tutta Italia i cui dati, dai primi riscontri, sembrerebbero stati ottenuti dalla consultazione di portali di annunci di compravendite on line.
Sono in corso ulteriori attività di indagine.
Il finto "medico", utilizzando uno stratagemma per nascondere il proprio numero di telefono, che appariva quindi anonimo, faceva capire alle interlocutrici di essere a conoscenza di esami clinici effettuati dalle stesse presso strutture sanitarie presenti su tutto il territorio nazionale. Nel corso della telefonata, l'uomo, rappresentando alle vittime la possibile presenza di infezioni vaginali gravi, le induceva ad effettuare una visita ginecologica online.
L'attività di indagine, condotta dagli investigatori del servizio polizia postale e dalla postale di Bari e Taranto, ha consentito di risalire all'uomo attraverso l'analisi dei dati telefonici e telematici, da accertamenti effettuati su file audio delle telefonate registrati dalle vittime e, soprattutto, dalla collaborazione di quest'ultime.
La vicenda parrebbe aver interessato oltre 400 donne in tutta Italia i cui dati, dai primi riscontri, sembrerebbero stati ottenuti dalla consultazione di portali di annunci di compravendite on line.
Sono in corso ulteriori attività di indagine.