Vita di città
Siccità, l'Acquedotto costretto a ridurre ancora la pressione dell'acqua
Protestano i cittadini costretti a stare senza servizio idrico, AQP: «Garantiremo il livello minimo di erogazione»
Bari - mercoledì 1 novembre 2017
15.33
Nonostante le numerose polemiche e segnalazioni di cittadini che lamentano disservizi con la fornitura dell'acqua, l'Acquedotto Pugliese ha comunicato la necessità di ridurre ulteriormente la pressione dell'acqua a causa del perdurare della siccità nella regione.
«La continua e progressiva riduzione della risorsa idrica alle fonti di approvvigionamento – è stato comunicato con una nota – a causa della perdurante siccità che investe anche il nostro territorio, impone nuove misure di contenimento dei consumi. A tal fine, a partire dal 10 novembre 2017, verrà ulteriormente ridotta la pressione idrica nelle reti, su tutto il territorio servito».
«Acquedotto Pugliese si è impegnato a garantire, comunque, il livello minimo di erogazione previsto dalla Carte dei Servizi – sottolineano – assicurando una pressione di 0,5 atmosfere al contatore. Le restrizioni potrebbero causare disagi ai piani superiori al primo, negli stabili privi di idonei impianti di autoclave. Per impianto idoneo si intende un sistema di autoclave (costituito quindi da pompa e serbatoio o da booster) posizionato al piano terra. L'installazione ai piani alti o, peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare l'erogazione idrica».
«Si invitano, pertanto, tutti gli amministratori di condominio e i singoli privati proprietari di immobili – ammoniscono – a provvedere alla verifica ed eventualmente alla installazione di adeguati impianti di autoclave centralizzati, che assicurino l'erogazione in tutti i punti dello stabile, anche i più lontani e alti rispetto al contatore, e che rispondano alla normativa vigente. Probabili disparità di condizione della pressione nelle reti all'interno dello stesso abitato e tra abitati possono dipendere dalle quote altimetriche: le zone alte degli abitati sono spesso più critiche».
«Nel contesto particolarmente difficile che stiamo attraversando – concludono – tutti, l'azienda, le Istituzioni e i cittadini sono chiamati a dare il proprio contributo alla salvaguardia delle risorsa idrica. L'AQP ha attivato da tempo un piano di attività, grazie al quale sono stati recuperati 58 milioni di mc di risorsa che fino ad oggi ha consentito di offrire il servizio senza significative criticità. Fin dal mese di agosto, inoltre, ha avviato la campagna "Acqua: risparmiare si può". La ulteriore assenza di precipitazioni nelle prossime settimane, in prossimità delle fonti, imporranno necessariamente restrizioni aggiuntive nell'erogazione dell'acqua disponibile».
Non mancano le critiche a tale scelta, pur comprendendo le difficoltà dovute alla siccità, da parte dei cittadini che si trovano a dover ogni giorno lottare per poter fare cose di uso comune, dato che la mancanza di acqua impedisce anche le abitudine più semplici, come fare una lavatrice o anche solo una doccia. In molti lamentano mancanza di acqua nel fine settimana, altri durante tutta la settimana. E se dall'Acquedotto sottolineano che la mancanza è dovuta alla mancanza di impianti a norma, alcuni rispondono che si sarebbe dovuto avvisare per tempo la popolazione del problema così da poter intervenire. Aspettando la poggia e la fine della siccità.
«La continua e progressiva riduzione della risorsa idrica alle fonti di approvvigionamento – è stato comunicato con una nota – a causa della perdurante siccità che investe anche il nostro territorio, impone nuove misure di contenimento dei consumi. A tal fine, a partire dal 10 novembre 2017, verrà ulteriormente ridotta la pressione idrica nelle reti, su tutto il territorio servito».
«Acquedotto Pugliese si è impegnato a garantire, comunque, il livello minimo di erogazione previsto dalla Carte dei Servizi – sottolineano – assicurando una pressione di 0,5 atmosfere al contatore. Le restrizioni potrebbero causare disagi ai piani superiori al primo, negli stabili privi di idonei impianti di autoclave. Per impianto idoneo si intende un sistema di autoclave (costituito quindi da pompa e serbatoio o da booster) posizionato al piano terra. L'installazione ai piani alti o, peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare l'erogazione idrica».
«Si invitano, pertanto, tutti gli amministratori di condominio e i singoli privati proprietari di immobili – ammoniscono – a provvedere alla verifica ed eventualmente alla installazione di adeguati impianti di autoclave centralizzati, che assicurino l'erogazione in tutti i punti dello stabile, anche i più lontani e alti rispetto al contatore, e che rispondano alla normativa vigente. Probabili disparità di condizione della pressione nelle reti all'interno dello stesso abitato e tra abitati possono dipendere dalle quote altimetriche: le zone alte degli abitati sono spesso più critiche».
«Nel contesto particolarmente difficile che stiamo attraversando – concludono – tutti, l'azienda, le Istituzioni e i cittadini sono chiamati a dare il proprio contributo alla salvaguardia delle risorsa idrica. L'AQP ha attivato da tempo un piano di attività, grazie al quale sono stati recuperati 58 milioni di mc di risorsa che fino ad oggi ha consentito di offrire il servizio senza significative criticità. Fin dal mese di agosto, inoltre, ha avviato la campagna "Acqua: risparmiare si può". La ulteriore assenza di precipitazioni nelle prossime settimane, in prossimità delle fonti, imporranno necessariamente restrizioni aggiuntive nell'erogazione dell'acqua disponibile».
Non mancano le critiche a tale scelta, pur comprendendo le difficoltà dovute alla siccità, da parte dei cittadini che si trovano a dover ogni giorno lottare per poter fare cose di uso comune, dato che la mancanza di acqua impedisce anche le abitudine più semplici, come fare una lavatrice o anche solo una doccia. In molti lamentano mancanza di acqua nel fine settimana, altri durante tutta la settimana. E se dall'Acquedotto sottolineano che la mancanza è dovuta alla mancanza di impianti a norma, alcuni rispondono che si sarebbe dovuto avvisare per tempo la popolazione del problema così da poter intervenire. Aspettando la poggia e la fine della siccità.