Attualità
Solidarietà al popolo ucraino, confronto tra comune, Federfarma e Ordine dei Medici e Farmacisti
La Prefettura comunica che non ci sono informazioni specifiche sui profughi se non il favorire il ricongiungimento familiare
Bari - martedì 1 marzo 2022
18.44 Comunicato Stampa
A seguito delle interlocuzioni intercorse questa mattina con la Protezione civile nazionale - tramite Anci - e regionale, dalle quali risulta che l'unica tipologia di raccolta auspicata dalle autorità ucraine al momento riguarda prodotti sanitari e farmaci (di cui è stato fornito un elenco), l'amministrazione comunale ha aperto un confronto con Federfarma e con gli Ordini dei Medici e dei Farmacisti per concordare le modalità più semplici e trasparenti che consentano sia a Federfarma sia ai cittadini interessati di attivarsi in aiuto della popolazione ucraina.
«Sono momenti concitati - sottolinea l'assessora al Welfare Francesca Bottalico - in cui si rischia che l'emotività prenda il sopravvento rispetto alla valutazione delle reali necessità: per questo con Federfarma e la rete delle farmacie e degli empori socio-sanitari comunali stiamo definendo le informazioni utili da comunicare al più presto ai cittadini in modo da dare la massima efficacia al grande slancio di generosità che si va manifestando tra i baresi e tra le tante associazioni. Restano comunque in piedi una serie di iniziative spontanee che si servono, però, di canali diretti che non possono essere ovviamente gli stessi dell'amministrazione comunale. Nel frattempo stiamo lavorando per poter definire un programma di accoglienza alle persone ucraine in fuga dalla guerra che dovessero arrivare a Bari».
Dalla Prefettura inoltre comunicano: «In relazione all'accoglienza di profughi dell'Ucraina si informa che al momento non si hanno indicazioni di dettaglio se non quelle di favorire i ricongiungimenti familiari. Inoltre per quanto concerne la raccolta di beni di prima necessità (viveri, medicinali ed altro) si consiglia di fare capo a canali istituzionali accreditati (es. UNICEF, CARITAS ecc.)».
«Sono momenti concitati - sottolinea l'assessora al Welfare Francesca Bottalico - in cui si rischia che l'emotività prenda il sopravvento rispetto alla valutazione delle reali necessità: per questo con Federfarma e la rete delle farmacie e degli empori socio-sanitari comunali stiamo definendo le informazioni utili da comunicare al più presto ai cittadini in modo da dare la massima efficacia al grande slancio di generosità che si va manifestando tra i baresi e tra le tante associazioni. Restano comunque in piedi una serie di iniziative spontanee che si servono, però, di canali diretti che non possono essere ovviamente gli stessi dell'amministrazione comunale. Nel frattempo stiamo lavorando per poter definire un programma di accoglienza alle persone ucraine in fuga dalla guerra che dovessero arrivare a Bari».
Dalla Prefettura inoltre comunicano: «In relazione all'accoglienza di profughi dell'Ucraina si informa che al momento non si hanno indicazioni di dettaglio se non quelle di favorire i ricongiungimenti familiari. Inoltre per quanto concerne la raccolta di beni di prima necessità (viveri, medicinali ed altro) si consiglia di fare capo a canali istituzionali accreditati (es. UNICEF, CARITAS ecc.)».