Cronaca
Sparatoria tra la folla a Carbonara, arrestato 44enne degli Strisciuglio
I fatti nell'agosto 2023, Luca Marinelli è stato arrestato dalla Squadra Mobile. Al momento della sparatoria era in corso un concerto
Bari - sabato 20 aprile 2024
22.29
C'è un arresto - Luca Marinelli -, per l'azione di fuoco avvenuta una sera d'agosto del 2023 a Carbonara, in piazza Umberto I, dove stava per iniziare il concerto dei Terraross, una lite sfociata in una sparatoria che non provocò vittime. Il 44enne è ritenuto membro di spicco dell'articolazione di quel rione del clan Strisciuglio.
L'uomo è stato arrestato ieri dagli agenti della Questura di Bari su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Angelo Salerno, per detenzione e porto illegali di arma da fuoco e la violazione delle prescrizioni imposte con la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, il tutto aggravato dal metodo mafioso. Non fu Marinelli a sparare, ma un uomo di 54 anni dello stesso gruppo con cui aveva avuto un litigio in precedenza, nel frattempo deceduto per cause naturali.
I fatti risalgono al 25 agosto della scorsa estate, quando furono esplosi tre colpi di arma da fuoco a pochi metri dalla piazza che si andava riempiendo: famiglie, bambini, semplici curiosi. Colpi, calibro 9x21, che fortunatamente non colpirono nessuno. Di qui sono partite le indagini dirette dal pubblico ministero antimafia Marco D'Agostino e effettuate dalla Squadra Mobile, capitanata dal primo dirigente Filippo Portoghese, che hanno ricostruito ciò che era avvenuto quella sera.
Il 44enne era seduto sugli scalini di uno stabile di piazza Umberto, quando fu raggiunto in sella ad una moto da un altro storico componente dello stesso clan, di 54 anni, con cui aveva avuto in precedenza un litigio. Dopo un breve scambio di parole, l'uomo giunto in sella ad una Yamaha T-Max, senza scendere dalla moto, avrebbe estratto una pistola, ma non avrebbe avuto il tempo di spuntarla verso Marinelli, che quest'ultimo gli sarebbe saltato addosso, riuscendo a farlo cadere.
A quel punto, il 54enne, finito a terra, avrebbe puntato l'arma nei confronti del 44enne, esplodendo tre colpi, senza tuttavia colpirlo. «Il destinatario dell'azione di fuoco, a sua volta, mentre si allontanava in corsa, avrebbe estratto la propria pistola e l'avrebbe puntata verso l'attentatore, senza sparare», prima di dileguarsi a piedi. Per fortuna nessuno rimase ferito, mentre sul posto la Scientifica sequestrò tre bossoli calibro 9x21, la moto e il casco su cui sono state svolte le analisi.
Scene da far west verificatesi in «un luogo affollato, in piena estate, che provocarono nei presenti intimidazione e paura, mettendo in fuga coloro che si trovavano nelle vicinanze». La misura cautelare è stato eseguita solo nei confronti di uno degli esponenti del clan Strisciuglio, perché il 54enne è nel frattempo deceduto.
L'uomo è stato arrestato ieri dagli agenti della Questura di Bari su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Angelo Salerno, per detenzione e porto illegali di arma da fuoco e la violazione delle prescrizioni imposte con la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, il tutto aggravato dal metodo mafioso. Non fu Marinelli a sparare, ma un uomo di 54 anni dello stesso gruppo con cui aveva avuto un litigio in precedenza, nel frattempo deceduto per cause naturali.
I fatti risalgono al 25 agosto della scorsa estate, quando furono esplosi tre colpi di arma da fuoco a pochi metri dalla piazza che si andava riempiendo: famiglie, bambini, semplici curiosi. Colpi, calibro 9x21, che fortunatamente non colpirono nessuno. Di qui sono partite le indagini dirette dal pubblico ministero antimafia Marco D'Agostino e effettuate dalla Squadra Mobile, capitanata dal primo dirigente Filippo Portoghese, che hanno ricostruito ciò che era avvenuto quella sera.
Il 44enne era seduto sugli scalini di uno stabile di piazza Umberto, quando fu raggiunto in sella ad una moto da un altro storico componente dello stesso clan, di 54 anni, con cui aveva avuto in precedenza un litigio. Dopo un breve scambio di parole, l'uomo giunto in sella ad una Yamaha T-Max, senza scendere dalla moto, avrebbe estratto una pistola, ma non avrebbe avuto il tempo di spuntarla verso Marinelli, che quest'ultimo gli sarebbe saltato addosso, riuscendo a farlo cadere.
A quel punto, il 54enne, finito a terra, avrebbe puntato l'arma nei confronti del 44enne, esplodendo tre colpi, senza tuttavia colpirlo. «Il destinatario dell'azione di fuoco, a sua volta, mentre si allontanava in corsa, avrebbe estratto la propria pistola e l'avrebbe puntata verso l'attentatore, senza sparare», prima di dileguarsi a piedi. Per fortuna nessuno rimase ferito, mentre sul posto la Scientifica sequestrò tre bossoli calibro 9x21, la moto e il casco su cui sono state svolte le analisi.
Scene da far west verificatesi in «un luogo affollato, in piena estate, che provocarono nei presenti intimidazione e paura, mettendo in fuga coloro che si trovavano nelle vicinanze». La misura cautelare è stato eseguita solo nei confronti di uno degli esponenti del clan Strisciuglio, perché il 54enne è nel frattempo deceduto.