Cronaca
Spedizione punitiva nei confronti dell'ex dopo lite su Tik Tok, arrestate sei persone
A chiedere la "vendetta" la ex moglie del 43enne aggredito, l'accusa è di tentato omicidio
Bari - giovedì 30 novembre 2023
9.37 Comunicato Stampa
Lite su TikTok e Instagram e scatta la spedizione punitiva. È successo a Casamassima, dove una lite social tra ex coniugi ha rischiato di finire in tragedia. Ma veniamo ai fatti. Il pomeriggio dello scorso 11 ottobre, stando alla ricostruzione degli inquirenti, dopo alcuni scambi di battute offensive tra due ex coniugi, tramite post pubblicati sui "Tik Tok" ed "Instagram", la donna, indispettita e decisa a vendicarsi, aveva chiesto ad alcuni suoi familiari e conoscenti di dare un'esemplare lezione all'ex marito che l'aveva offesa.
Dopo qualche ora, tra la centralissima Piazza Moro e Via Marconi, il 43enne era stato inseguito, e dopo essere stato raggiunto dal gruppo fatto da cinque persone, che avevano provveduto a danneggiare l'autovettura a bordo della quale viaggiava, era stato accerchiato e colpito ripetutamente con violenza anche con un tirapugni e una mazza, poi sequestrati, senza fermarsi nemmeno dopo averlo tramortito e lasciato a terra.
Per questo motivo i carabinieri hanno arrestato sei persone, i cinque componenti del "commando" e l'ex moglie dell'uomo. Stando alle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo e svolte dalla Stazione Carabinieri di Casamassima, mediante l'acquisizione di immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza, riscontrate dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni e dal sequestro di un tirapugni ed una mazza da baseball a seguito di mirate perquisizioni, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in merito al vero e proprio agguato compiuto da cinque dei sei arrestati, ai danni di un 43enne del luogo. A commissionare la spedizione punitiva era stata l'ex moglie del malcapitato.
Dopo l'immediato soccorso del personale del 118, l'uomo era stato trasportato al Policlinico di Bari dove venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che gli ha salvato la vita.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all'esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
Dopo qualche ora, tra la centralissima Piazza Moro e Via Marconi, il 43enne era stato inseguito, e dopo essere stato raggiunto dal gruppo fatto da cinque persone, che avevano provveduto a danneggiare l'autovettura a bordo della quale viaggiava, era stato accerchiato e colpito ripetutamente con violenza anche con un tirapugni e una mazza, poi sequestrati, senza fermarsi nemmeno dopo averlo tramortito e lasciato a terra.
Per questo motivo i carabinieri hanno arrestato sei persone, i cinque componenti del "commando" e l'ex moglie dell'uomo. Stando alle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo e svolte dalla Stazione Carabinieri di Casamassima, mediante l'acquisizione di immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza, riscontrate dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni e dal sequestro di un tirapugni ed una mazza da baseball a seguito di mirate perquisizioni, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in merito al vero e proprio agguato compiuto da cinque dei sei arrestati, ai danni di un 43enne del luogo. A commissionare la spedizione punitiva era stata l'ex moglie del malcapitato.
Dopo l'immediato soccorso del personale del 118, l'uomo era stato trasportato al Policlinico di Bari dove venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che gli ha salvato la vita.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all'esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.