Politica
"Sprechi" in Regione finiscono su La7, Emiliano: «Verifiche di un collegio di vigilanza»
Sotto la lente del programma "Non è l'Arena" di Massimo Giletti erano finite le 1600 plafoniere da 637 euro l'una
Puglia - martedì 6 novembre 2018
Torna alla ribalta la questione relativa alla nuova sede della Regione Puglia a Bari. Già qualche mese fa si era parlato delle spese eccessive effettuate per arredare gli ambienti del nuovo immobile ma, dopo che la questione è assurta agli onori della cronaca nazionale arrivando nella trasmissione televisa di La7 condotta da Massimo Giletti "Non è l'Arena", si torna a parlarne cercando di andare a fondo alla questione.
«Gli scandali delle spese folli per la nuova sede del Consiglio regionale che noi del Movimento 5 Stelle Puglia abbiamo denunciato in questi mesi - fanno sapere i consigliere regionali oentastellati - sono ormai un caso nazionale nonostante i tentativi del governatore Emiliano, di alcuni dirigenti e dell'assessore Giannini di sminuire la gravità della "sprecopoli pugliese". Nella giornata di ieri il programma "Non è l'Arena" condotto da Massimo Giletti ha attenzionato la questione evidenziando solo uno degli scandali che abbiamo fatto emergere, quello delle 1600 plafoniere da 637€ l'una, ma tanti altri ne abbiamo denunciati attraverso un esposto agli organi competenti quali Corte dei conti, Procura della Repubblica e ANAC. Annunciamo che, anche alla luce dei nuovi elementi emersi nel corso della trasmissione, chiederemo la convocazione di un Consiglio monotematico sulla questione».
«Il nuovo elemento gravissimo emerso sul quale indagheremo - aggiungono - è che la ditta Regent produttrice delle plafoniere non avrebbe mai nemmeno inviato un preventivo per questo appalto. Insomma il sospetto è che quelle plafoniere dal costo esorbitante non siano in realtà neanche le stesse installate nella sede del Consiglio regionale. Se così fosse saremmo di fronte ad una nuova ipotesi di reato ma, come dall'inizio di questa storia lasceremo che siano gli inquirenti ai quali passeremo anche questo ulteriore dettaglio, a stabilire colpe e responsabilità di questa triste vicenda».
Questa la reazione del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l'Italia (Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini) alla trasmissione di Giletti su LA/
«Nuova sede della Regione Puglia: mai come in questo caso è auspicabile che l'Autorità Giudiziaria faccia piena luce - ribadisce il gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l'Italia (Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini) - Anche per ridare piena credibilità alla politica pugliese, ieri sera, messa a rischio dalla trasmissione di Giletti sul La7. Non commentiamo, né vogliamo entrare nel merito di vicende a noi estranee, proprio perché a noi risulta presentata una denuncia all'Autorità Giudiziaria, come peraltro ha detto anche dall'assessore ai Lavori Pubblici, Giannini nel corso della sua intervista. Ma si faccia subito, noi per primi e i pugliesi tutti abbiamo bisogno che si faccia chiarezza».
Il presidente della Regione Puglia, in serata, è intervenuto con una nota al riguardo sottolineando che: «con riferimento all'acquisto delle plafoniere da parte della ditta appaltatrice che sta realizzando la nuova sede del Consiglio regionale della Puglia, nonostante detta opera sia stata realizzata dal Consiglio Regionale e non dall'esecutivo presieduto da Emiliano, ha formato un collegio di vigilanza composto dal presidente medesimo, dall'assessore Gianni Giannini, dal capo di gabinetto Claudio Stefanazzi, dal commissario di Asset ing. Elio Sannicandro, dal direttore del dipartimento Barbara Valenzano e dal capo dell'avvocatura Rossana Lanza, per verificare la corrispondenza alle leggi ed alle regole di economicità della condotta del direttore dei lavori e del responsabile unico del procedimento che, in via esclusiva, avevano il compito di verificare la congruità dei costi delle suddette plafoniere. Il presidente della Regione intende così accertare nel generale compito di vigilanza politica su ogni attività regionale e sia pure al di fuori di specifica competenza amministrativa, spettante in via esclusiva ai suddetti direttore dei lavori e responsabile unico del procedimento, se il prezzo di dette plafoniere sia congruo rispetto agli obblighi di legge previsti per simili impianti. Tanto sulla base di alcune notizie di stampa e televisive. Il presidente ha altresì dato immediata disposizione agli uffici preposti di sospendere la fornitura se ancora in itinere e, comunque, ogni pagamento nei confronti della ditta che ha acquistato le plafoniere sino a esito delle verifiche disposte».
«Gli scandali delle spese folli per la nuova sede del Consiglio regionale che noi del Movimento 5 Stelle Puglia abbiamo denunciato in questi mesi - fanno sapere i consigliere regionali oentastellati - sono ormai un caso nazionale nonostante i tentativi del governatore Emiliano, di alcuni dirigenti e dell'assessore Giannini di sminuire la gravità della "sprecopoli pugliese". Nella giornata di ieri il programma "Non è l'Arena" condotto da Massimo Giletti ha attenzionato la questione evidenziando solo uno degli scandali che abbiamo fatto emergere, quello delle 1600 plafoniere da 637€ l'una, ma tanti altri ne abbiamo denunciati attraverso un esposto agli organi competenti quali Corte dei conti, Procura della Repubblica e ANAC. Annunciamo che, anche alla luce dei nuovi elementi emersi nel corso della trasmissione, chiederemo la convocazione di un Consiglio monotematico sulla questione».
«Il nuovo elemento gravissimo emerso sul quale indagheremo - aggiungono - è che la ditta Regent produttrice delle plafoniere non avrebbe mai nemmeno inviato un preventivo per questo appalto. Insomma il sospetto è che quelle plafoniere dal costo esorbitante non siano in realtà neanche le stesse installate nella sede del Consiglio regionale. Se così fosse saremmo di fronte ad una nuova ipotesi di reato ma, come dall'inizio di questa storia lasceremo che siano gli inquirenti ai quali passeremo anche questo ulteriore dettaglio, a stabilire colpe e responsabilità di questa triste vicenda».
Questa la reazione del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l'Italia (Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini) alla trasmissione di Giletti su LA/
«Nuova sede della Regione Puglia: mai come in questo caso è auspicabile che l'Autorità Giudiziaria faccia piena luce - ribadisce il gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l'Italia (Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini) - Anche per ridare piena credibilità alla politica pugliese, ieri sera, messa a rischio dalla trasmissione di Giletti sul La7. Non commentiamo, né vogliamo entrare nel merito di vicende a noi estranee, proprio perché a noi risulta presentata una denuncia all'Autorità Giudiziaria, come peraltro ha detto anche dall'assessore ai Lavori Pubblici, Giannini nel corso della sua intervista. Ma si faccia subito, noi per primi e i pugliesi tutti abbiamo bisogno che si faccia chiarezza».
Il presidente della Regione Puglia, in serata, è intervenuto con una nota al riguardo sottolineando che: «con riferimento all'acquisto delle plafoniere da parte della ditta appaltatrice che sta realizzando la nuova sede del Consiglio regionale della Puglia, nonostante detta opera sia stata realizzata dal Consiglio Regionale e non dall'esecutivo presieduto da Emiliano, ha formato un collegio di vigilanza composto dal presidente medesimo, dall'assessore Gianni Giannini, dal capo di gabinetto Claudio Stefanazzi, dal commissario di Asset ing. Elio Sannicandro, dal direttore del dipartimento Barbara Valenzano e dal capo dell'avvocatura Rossana Lanza, per verificare la corrispondenza alle leggi ed alle regole di economicità della condotta del direttore dei lavori e del responsabile unico del procedimento che, in via esclusiva, avevano il compito di verificare la congruità dei costi delle suddette plafoniere. Il presidente della Regione intende così accertare nel generale compito di vigilanza politica su ogni attività regionale e sia pure al di fuori di specifica competenza amministrativa, spettante in via esclusiva ai suddetti direttore dei lavori e responsabile unico del procedimento, se il prezzo di dette plafoniere sia congruo rispetto agli obblighi di legge previsti per simili impianti. Tanto sulla base di alcune notizie di stampa e televisive. Il presidente ha altresì dato immediata disposizione agli uffici preposti di sospendere la fornitura se ancora in itinere e, comunque, ogni pagamento nei confronti della ditta che ha acquistato le plafoniere sino a esito delle verifiche disposte».