La Storia di un Italiano
La Storia di un Italiano
Eventi e cultura

"Storia di un italiano", in Mediateca Vito Antonio Leuzzi

Durante l'incontro focus su Bari rifugio dei profughi dopo l'8 settembre 1943

Per il racconto dei cento anni della storia del nostro Paese, il secondo incontro in Mediateca Regionale Pugliese ha visto la partecipazione del professore Vito Antonio Leuzzi, nell'ambito della rassegna ''La Storia di un Italiano'', un ciclo di 37 episodi della serie televisiva ''Storia di un Italiano'' di Alberto Sordi, dal 1900 al 2000. Giunti al terzo episodio, Alberto Sordi, attraverso estratti dai suoi film e filmati inediti, ripercorre i primi esperimenti del '900 la prima e la seconda guerra mondiale ed in particolare proprio il terzo episodio racconta l'8 settembre del 1943. Ad introdurre la proiezione il prof. Leuzzi.
Professore, una fotografia di quei giorni è possibile vederla grazie al film di Luigi Comencini con Alberto Sordi, in ''Tutti a Casa'' del 1960. La famosissima scena della telefonata al comando, «Qui succede una cosa incredibile! I tedeschi si sono alleati con gli americani!» È l'8 settembre 1943 ed il Generale Badoglio proclama l'armistizio alla Radio.
«Una storia ancora oggi, difficile da raccontare - spiega Leuzzi - Grazie ad attori come Alberto Sordi e registi come Comencini, si ha l'opportunità di prendere in esame il film come oggetto di studio, di analisi e di informazione per le nuove generazioni. La scena della telefonata esprime la realtà del Paese che dopo l'8 settembre perde la propria sovranità ed è occupata da due eserciti. Il centro e il nord del Paese da nazisti, il sud in occupazione alleata, con un rovesciamento di posizione, gli anglo americani non sono più nemici ma vengono per liberare l'Italia. I tedeschi invece da amici si trasformano in feroci nemici. L'8 settembre è una data fondamentale per la storia nazionale, perché rappresenta un punto di non ritorno rispetto a un passato caratterizzato da aspetti tragici. L'Italia è bombardata nel luglio del '43 in due punti fondamentali, la capitale Roma e la Sanità, da Milano a Palermo il Paese è sottoposto a bombardamento aereo da parte degli Anglo Americani e anche Bari viene bombardata nell'aprile del '43. L'armistizio è una scelta obbligata, perché il Paese è caratterizzato non solo dalla devastazione e dalla paura, ma anche dalla fame».
Dall'8 settembre in poi inizia una storia particolarissima che non è stata oggetto di molti approfondimenti.
«Gli anglo americani - continua Leuzzi - sperimentano forme nuove di vita sociale, politica e culturale. Sperimentano le prime forme di democrazia facendo riorganizzare i partiti e dando alla stampa la libertà».
Nasce la prima radio libera nel continente europeo, Radio Bari, che diventa la radio dei profughi.
«Sono intellettuali - conclude il professore - che scappano dalla penisola balcanica o da nord Italia e arrivano a Bari perché si è diffusa la voce della possibilità di organizzarsi per una vita libera. La Puglia soprattutto Bari diventa il più grande centro profughi d'Europa. Dopo l'8 settembre arrivano decine e decine di migliaia di profughi di diversa nazionalità, soprattutto ebrei che scappavano dalla repressione nazista nei Balcani. Ma anche albanesi, greci, jugoslavi e maltesi. Ex campi di concentramento, strutture e scuole venivano requisite per far fronte a tutti coloro che fuggivano dalla guerra. A Bari gli anglo americani requisirono tutte le ville attorno alla città delle aree periferiche da Bari a Carbonara o verso Santo Spirito o Torre a mare. Requisiscono centinaia di ville e di appartamenti nella città. Questa funzione non è solo per Bari ma per l'intera Regione perché tutte le aree della costa salentina, oggi località turistiche vengono destinate ai profughi che incorniciano qui una nuova vita. Sono aspetti studiati in tutto il mondo. Le vicende della storia italiana, non solo sono sconosciute, ma sono oggetto anche di grandi deformazioni oggi».
Per vedere il quarto episodio della serie ''Storia di un Italiano'' l'appuntamento è per domani martedì 26 febbraio. Ingresso libero a partire dalle 16 in via Zanardelli, 30 a Bari. Il tema è l'immediato dopo guerra.
  • Mediateca regionale
Altri contenuti a tema
“Videogames, Guerra e Alta Cultura”, il presente raccontato dai videogiochi “Videogames, Guerra e Alta Cultura”, il presente raccontato dai videogiochi Appuntamento domani alla Mediateca Regionale Pugliese
Lutto nel giornalismo della Puglia, addio ad Adriano Silvestri Lutto nel giornalismo della Puglia, addio ad Adriano Silvestri La sua firma era fra le più prestigiose nella critica cinematografica
Jova Beach Party, da Bari la presentazione del libro fotografico del tour Jova Beach Party, da Bari la presentazione del libro fotografico del tour In Mediateca un incontro sul lavoro dell'autore Francesco Faraci: “Un ritratto di mezzo milione di persone, tanta voglia di futuro, tanta speranza e tanta vita”.
Bari, una petizione per intitolare la Mediateca ad Alfonso Marrese Bari, una petizione per intitolare la Mediateca ad Alfonso Marrese Uno dei più importanti nomi del cinema pugliese è scomparso lo scorso 24 ottobre
Bari piange Alfonso Marrese, fu fondatore della Mediateca Bari piange Alfonso Marrese, fu fondatore della Mediateca La proposta dell'ex assessore Maselli: «Quel luogo venga dedicato alla sua memoria»
Bari, il regista David Grieco racconta Alberto Sordi Bari, il regista David Grieco racconta Alberto Sordi In Mediateca fino al 25 luglio le proiezioni degli ultimi episodi inediti della serie televisiva “Storia di un Italiano”
Da Bari a Kathmandu, il racconto del giovane fotoreporter barese Marco Sacco Da Bari a Kathmandu, il racconto del giovane fotoreporter barese Marco Sacco Fotografia sociale e documentaria in Mediateca. Proiettato "Itaca Sempre" il lavoro del giornalista Marcello Carrozzo
Pino Pascali, presto un film? Pino Pascali, presto un film? La figura del grande artista in un libro della D'Elia. Piva: «Mi piacerebbe vederlo sul grande schermo»
© 2001-2025 BariViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BariViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.