Cronaca
Strada Vallisa cambia nome e diventa "Rue de la poésie et des fleurs"
L'intitolazione però è solo temporanea in onore della ventesima edizione del Printemps de poètes organizzata dall’associazione Alliance Française
Bari - giovedì 15 marzo 2018
12.40
Strada Vallisa cambia nome e diventa francese, ma solo per un giorno. Questa mattina infatti il sindaco Antonio Decaro, con alcuni studenti delle scuole superiori di Bari e provincia, è intervenuto alla ventesima edizione del Printemps de poètes, organizzata dall'associazione Alliance Française di Bari in strada Vallisa. Il sindaco ha dato il via alla manifestazione apponendo anche la targa con la denominazione temporanea della strada, leggendo una poesia di Gianni Rodari, poi i ragazzi hanno declamato diverse poesie in francese per promuovere la poesia in ogni forma artistica, in particolare tra le giovani generazioni sotto il tema "Les fleurs".
"So che alcuni di voi provengono da fuori città - ha dichiarato Antonio Decaro - e mi auguro che abbiate potuto apprezzare i beni culturali e architettonici di Bari durante il percorso che vi ha portati fin qui, visto che oggi parliamo di bellezza e cultura. Due concetti fondamentali che ci aiutano a progredire, ad emanciparci e a superare tante situazioni. La città vecchia, ad esempio, era un quartiere degradato e, grazie a una serie di interventi, qualche anno fa è stato possibile cambiarne il volto mettendo in evidenza monumenti, reperti archeologici, beni architettonici e religiosi. Questa mattina, peraltro, ho avuto la fortuna di accompagnare in una passeggiata alcuni di una scuola elementare cui ho fatto da guida. Qui oggi stiamo celebrando la poesia, che rappresenta una parte importante della nostra cultura, necessaria per la nostra crescita culturale. Pare che gli italiani conoscano in media solo 500 vocaboli, un numero molto basso. Ecco, la poesia ce ne insegna tanti consentendoci di esprimerci meglio e di ampliare le nostre capacità verbali. Quindi, le parole e il loro uso corretto sono fondamentali, perché migliorano il nostro modo di relazionarci agli altri. Anche perché, quando non hai più parole da utilizzare, normalmente cominciano le incomprensioni, che possono anche sfociare nella violenza. Per questo sono lieto di partecipare a questa iniziativa che celebra l'importanza della parola e della bellezza".
"So che alcuni di voi provengono da fuori città - ha dichiarato Antonio Decaro - e mi auguro che abbiate potuto apprezzare i beni culturali e architettonici di Bari durante il percorso che vi ha portati fin qui, visto che oggi parliamo di bellezza e cultura. Due concetti fondamentali che ci aiutano a progredire, ad emanciparci e a superare tante situazioni. La città vecchia, ad esempio, era un quartiere degradato e, grazie a una serie di interventi, qualche anno fa è stato possibile cambiarne il volto mettendo in evidenza monumenti, reperti archeologici, beni architettonici e religiosi. Questa mattina, peraltro, ho avuto la fortuna di accompagnare in una passeggiata alcuni di una scuola elementare cui ho fatto da guida. Qui oggi stiamo celebrando la poesia, che rappresenta una parte importante della nostra cultura, necessaria per la nostra crescita culturale. Pare che gli italiani conoscano in media solo 500 vocaboli, un numero molto basso. Ecco, la poesia ce ne insegna tanti consentendoci di esprimerci meglio e di ampliare le nostre capacità verbali. Quindi, le parole e il loro uso corretto sono fondamentali, perché migliorano il nostro modo di relazionarci agli altri. Anche perché, quando non hai più parole da utilizzare, normalmente cominciano le incomprensioni, che possono anche sfociare nella violenza. Per questo sono lieto di partecipare a questa iniziativa che celebra l'importanza della parola e della bellezza".