Speciale
Tabacco e inquinamento: invalidità nel 10% dei casi
Le nuove frontiere del fumo: la sigaretta elettronica e il nuovo tabagismo
Bari - mercoledì 29 novembre 2017
16.27 Comunicato Stampa
Le malattie respiratorie sono in continuo aumento soprattutto nelle società occidentali: in particolare la Bpco, bronco pneumopatia cronica ostruttiva, risulta una delle cause di maggiore mortalità e invalidità derivante da fumo da tabacco e inquinamento ambientale. Il 10% della popolazione soffre di questa patologia e le conseguenze invalidanti sono anche motivo di costi da capogiro per i sistemi socio-sanitari. La Bpco è caratterizzata, infatti, da un grave carico di invalidità e ha un impatto sui sistemi sociosanitari estremamente rilevante in termini di costi diretti e indiretti, legati in particolare al numero di giornate lavorative perse nei pazienti ancora in attività e alle riacutizzazioni periodiche che ne punteggiano la storia naturale e che rappresentano una causa di frequenti e a volte inutili ricoveri ospedalieri.
A Bari, dal 30 novembre al 2 dicembre, medici e specialisti si incontrano al congresso regionale 'Le cronicità respiratorie e gli approcci diagnostico-terapeutici', organizzato da Pietro Visaggi e patrocinato dalla Società italiana di pneumologia, di cui Visaggi è presidente della sezione Puglia.
La Bpco, nel dettaglio, è una condizione morbosa ampiamente sottostimata e sotto diagnosticata: almeno un 50% dei casi non emergono alla diagnosi; ecco I'importanza della individuazione precoce della malattia, della necessità di delineare approcci diagnostico-terapeutici-assistenziali differenziati, in armonia con il medico di medicina generale e nell'ottica di una interdisciplinarietà costruttiva. "Il congresso – fa sapere Visaggi – si pone l'obiettivo di rendere noti e condividere con generalisti e specialisti anche di altre discipline i nuovi armamentari terapeutici, nell'ottica di un uso rapportato anche alle tante comorbilità presenti spesso nel paziente respiratorio a cui viene dato ampio spazio di relazione e discussione (cardiopatie, patologie psichiatriche, obesità). Si discuterà a fondo – continua lo specialista – sul ridurre l'iperinsufflazione polmonare nel paziente con Bpco consentendo di attenuare il declino accelerato della funzione polmonare, di ridurre le riacutizzazioni e di migliorare la qualità di vita con un sensibile risparmio di risorse economiche con la possibilità di curare a domicilio i pazienti".
Cura a domicilio diventa la parola chiave, dunque, insieme al costo terapeutico pro-capite. Il congresso sarà interattivo perché coinvolgerà le differenti discipline: una pratica che la sezione Puglia promuove da tempo. Anche perché il congresso darà risalto all'approfondimento dell'imaging del paziente respiratorio e alla terapia di patologie altamente sfavorevoli quali la fibrosi polmonare. Una particolare attenzione si porrà all'uso corretto dell'antibioticoterapia in un momento di pochissimi nuovi chemioterapici a fronte della presenza di germi nuovi e resistenti alle comuni terapie.
Il congresso è rivolto a 200 medici chirurghi specialisti di area interdisciplinare.
Le relazioni
Tra le relazioni, la terapia per fenotipi nella Bpco, l'uso responsabile degli antibiotici nelle riacutizzazioni di Bpco, asma e Bpco a confronto, i costi della Bpco, le differenze di genere nelle patologie ostruttive, l'inquadramento dell'asma grave, la sigaretta elettronica e il nuovo tabagismo, la fibrosi polmonare, l'ipertensione polmonare, l'embolia polmonare, la cronicità delle malattie respiratorie in terza età, e le polmoniti difficili.
A Bari, dal 30 novembre al 2 dicembre, medici e specialisti si incontrano al congresso regionale 'Le cronicità respiratorie e gli approcci diagnostico-terapeutici', organizzato da Pietro Visaggi e patrocinato dalla Società italiana di pneumologia, di cui Visaggi è presidente della sezione Puglia.
La Bpco, nel dettaglio, è una condizione morbosa ampiamente sottostimata e sotto diagnosticata: almeno un 50% dei casi non emergono alla diagnosi; ecco I'importanza della individuazione precoce della malattia, della necessità di delineare approcci diagnostico-terapeutici-assistenziali differenziati, in armonia con il medico di medicina generale e nell'ottica di una interdisciplinarietà costruttiva. "Il congresso – fa sapere Visaggi – si pone l'obiettivo di rendere noti e condividere con generalisti e specialisti anche di altre discipline i nuovi armamentari terapeutici, nell'ottica di un uso rapportato anche alle tante comorbilità presenti spesso nel paziente respiratorio a cui viene dato ampio spazio di relazione e discussione (cardiopatie, patologie psichiatriche, obesità). Si discuterà a fondo – continua lo specialista – sul ridurre l'iperinsufflazione polmonare nel paziente con Bpco consentendo di attenuare il declino accelerato della funzione polmonare, di ridurre le riacutizzazioni e di migliorare la qualità di vita con un sensibile risparmio di risorse economiche con la possibilità di curare a domicilio i pazienti".
Cura a domicilio diventa la parola chiave, dunque, insieme al costo terapeutico pro-capite. Il congresso sarà interattivo perché coinvolgerà le differenti discipline: una pratica che la sezione Puglia promuove da tempo. Anche perché il congresso darà risalto all'approfondimento dell'imaging del paziente respiratorio e alla terapia di patologie altamente sfavorevoli quali la fibrosi polmonare. Una particolare attenzione si porrà all'uso corretto dell'antibioticoterapia in un momento di pochissimi nuovi chemioterapici a fronte della presenza di germi nuovi e resistenti alle comuni terapie.
Il congresso è rivolto a 200 medici chirurghi specialisti di area interdisciplinare.
Le relazioni
Tra le relazioni, la terapia per fenotipi nella Bpco, l'uso responsabile degli antibiotici nelle riacutizzazioni di Bpco, asma e Bpco a confronto, i costi della Bpco, le differenze di genere nelle patologie ostruttive, l'inquadramento dell'asma grave, la sigaretta elettronica e il nuovo tabagismo, la fibrosi polmonare, l'ipertensione polmonare, l'embolia polmonare, la cronicità delle malattie respiratorie in terza età, e le polmoniti difficili.