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Cronaca
Tassista accoltellato a Bari, disposto il giudizio immediato per i due aggressori
Il processo a marzo: ai due fidanzati, entrambi in carcere, sono contestate le aggravanti della crudeltà e dell’uso di un’arma
Bari - mercoledì 29 gennaio 2025
22.55
Si aprirà il prossimo 6 marzo davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Bari il processo nei riguardi di Giovanni Monno, 31enne di Ceglie del Campo, e la sua fidanzata, Angela De Vincenzo, di 29 anni, accusati della tentata rapina e dell'accoltellamento di un tassista, avvenuto a Bari l'8 dicembre 2024.
La data è stata fissata nel decreto di giudizio immediato dalla giudice per le indagini preliminari Anna Perrelli, la stessa che confermò il carcere per i due, a cui sono contestate le aggravanti della crudeltà e dell'uso di un'arma. La vicenda risale all'ultima Immacolata. Quella sera, dopo essere saliti in un taxi in via Carafa, i due avrebbero chiesto al conducente, Francesco Rubini, di essere portati in via Brigata Regina, ma avrebbero fatto fermare la corsa non lontano dal Policlinico.
A quel punto Monno, come si vede dal video della dashcam installata in auto, avrebbe afferrato il tassista per il collo «pretendendo la consegna del denaro in suo possesso», è scritto agli atti. «Vieni qua, stai fermo, ti buco, non ti muovere, dammi i soldi», le parole del rapinatore che con un coltello lo colpì «ripetutamente (all'incirca venti le coltellate inferte) provocandogli ferite ad un braccio, all'altezza della scapola e al viso». Nemmeno le urla del tassista fermarono il malvivente.
Ma il colpo non andò a buon fine. L'uomo, a quel punto, scese dall'auto, mentre i due banditi, dopo aver desistito, si diedero alla fuga. Furono arrestati poche ore dopo. Il tassista, invece, fu medicato al Policlinico con più di 120 punti di sutura e dimesso con una prognosi di 25 giorni. Monno e De Vincenzo sono in carcere.
La data è stata fissata nel decreto di giudizio immediato dalla giudice per le indagini preliminari Anna Perrelli, la stessa che confermò il carcere per i due, a cui sono contestate le aggravanti della crudeltà e dell'uso di un'arma. La vicenda risale all'ultima Immacolata. Quella sera, dopo essere saliti in un taxi in via Carafa, i due avrebbero chiesto al conducente, Francesco Rubini, di essere portati in via Brigata Regina, ma avrebbero fatto fermare la corsa non lontano dal Policlinico.
A quel punto Monno, come si vede dal video della dashcam installata in auto, avrebbe afferrato il tassista per il collo «pretendendo la consegna del denaro in suo possesso», è scritto agli atti. «Vieni qua, stai fermo, ti buco, non ti muovere, dammi i soldi», le parole del rapinatore che con un coltello lo colpì «ripetutamente (all'incirca venti le coltellate inferte) provocandogli ferite ad un braccio, all'altezza della scapola e al viso». Nemmeno le urla del tassista fermarono il malvivente.
Ma il colpo non andò a buon fine. L'uomo, a quel punto, scese dall'auto, mentre i due banditi, dopo aver desistito, si diedero alla fuga. Furono arrestati poche ore dopo. Il tassista, invece, fu medicato al Policlinico con più di 120 punti di sutura e dimesso con una prognosi di 25 giorni. Monno e De Vincenzo sono in carcere.