La conferenza stampa
La conferenza stampa
Cronaca

Traffico di droga e armi e due tentati omicidi, i particolari dell'operazione della polizia contro i clan baresi

I due episodi contestati risalgono al 2014. Sequestrati stupefacenti e munizioni. Giannella: «Chi denuncia è al sicuro»

Si è conclusa con 25 arresti e il sequestro di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, 10 pistole e numerose munizioni, la vasta operazione della polizia che questa mattina ha portato scompiglio all'interno dei clan Strisciuglio e Mercante di Bari. Agli arrestati (qui tutti i nomi) si contestano i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dall'uso delle armi, nonché la commissione di due tentati omicidi, aggravati dal metodo mafioso risalenti al 27 marzo 2014. La vittima era Vincenzo Valentino, esponente del clan Strisciuglio. Secondo quanto accertato dalla DDA e dalla Squadra Mobile di Bari, l'agguato sarebbe stato commissionato da De Bernardis ed eseguito da Lucchesi e Lorusso. L'omicidio fallì perché l'arma si bloccò. Si trattava, secondo gli investigatori, di una risposta all'accoltellamento, commesso per legittima difesa, avvenuto lo stesso giorno, da parte di Valentino ai danni di Umberto De Meo. Il secondo tentato omicidio, contestato risale a fine aprile del 2014, nei confronti di Alessandro De Bernardis e Riccardo Lucchesi ed è stato contestato a Giovanni Tritto e Christian Cucumazzo, esponenti del clan Strisciuglio, anche in questo caso la pistola si inceppò.

«Questa indagine - spiega il procuratore della Repubblica di Bari Francesco Giannella nella conferenza stampa tenutasi stamattina presso gli uffici di via Nazariantz - ha portato alla luce ciò che è accaduto negli anni scorsi nel rione Libertà, dominato dal traffico di stupefacenti. Il quartiere è stato oggetto di una vera e propria guerra tra due clan contrapposti che cercavano di affermare il proprio dominio sul territorio, con l'obiettivo di imporsi nello spaccio di droga ma anche nelle attività di estorsione. Un fenomeno particolarmente odioso in virtù della capacità di impedire un libero esercizio delle attività commerciali ai danni di cittadini che, di fatto, sono costretti a lavorare per altri».

La particolarità del modo di agire mafioso sta non solo nell'affermarsi come forza capace di incutere terrore nei cittadini, ma anche nel mostrarsi da parte delle famiglie quali garanti di una giustizia alternativa, più spiccia e cruenta rispetto a quella ordinaria. Ancora Giannella chiarisce: «Le mafie hanno questa caratteristica: non tentano di trasmettere solo negatività, ma anche alcuni aspetti positivi della loro esistenza sul territorio, accreditandosi come tutori in caso di ingiustizie. Per esempio, è prassi comune rivolgersi al boss per recuperare il proprio motociclo che è stato oggetto di furto; un modo per gratificare il cittadino che si rivolge al clan, affermando la mafiosità che è alla base del potere della criminalità organizzata».

Nelle maglie strette delle famiglie baresi non sono finiti solo i piccoli commercianti o gli artigiani, ma anche stimati professionisti che si sono rivolti ai boss per ottenere la restituzione del maltolto. Il fascicolo che si chiude oggi, infatti, documenta come un medico del Policlinico si sia affidato alla mafia locale per riavere il suo scooter rubato. «La vittima - specifica Giannella - non è finita nella tenaglia della criminalità perché professionista, ma solo perché proprietario di un motociclo. La cosa che, però, dà più fastidio è vedere come anche persone in possesso di un certo livello culturale si rivolgano al boss piuttosto che alle Forze dell'Ordine per avere giustizia e rientrare in possesso dei propri beni».

L'invito, quindi, è a denunciare e a fare affidamento sui canali di giustizia dello Stato, «Gli unici che esistono - ricorda in conclusione Giannella. Noi siamo certi che chi denuncia sia al sicuro; ci sono state altre indagini che hanno premiato la collaborazione dei cittadini, consentendo di far luce su fatti criminosi e assicurando alla giustizia i responsabili. Noi tentiamo di stimolare tutti a collaborare».

  • Clan Strisciuglio
  • arresti
  • mercante
Altri contenuti a tema
Mafia, 22 condanne definitive per gli Strisciuglio: fra loro cinque boss Mafia, 22 condanne definitive per gli Strisciuglio: fra loro cinque boss Ieri l'Appello del blitz "Vortice-Maestrale". 20 anni di reclusione inflitti ai luogotenenti Valentino, Caldarola, Faccilongo Campanale e Ruta
«Quattro clan a Bari: Capriati, Strisciuglio, Parisi-Palermiti e Mercante Diomede» «Quattro clan a Bari: Capriati, Strisciuglio, Parisi-Palermiti e Mercante Diomede» La relazione dell'Antimafia al Parlamento: «Il clan Di Cosola sta vivendo un momento di forti frizioni interne»
Scoperta piazza di spaccio a Noicattaro: la Polizia arresta 3 fratelli Scoperta piazza di spaccio a Noicattaro: la Polizia arresta 3 fratelli Lo scorso 21 novembre intervento della Squadra Mobile della Questura di Bari
Operazione "Bypass", 19 arresti in quattro comuni del Barese Operazione "Bypass", 19 arresti in quattro comuni del Barese Sgominata una rete per il traffico di stupefacenti tra Bitonto, Noicattaro, Bitetto e Palo del Colle
Estorsioni con metodo mafioso, arrestate 12 persone vicine al clan Strisciuglio Estorsioni con metodo mafioso, arrestate 12 persone vicine al clan Strisciuglio L'articolazione di Enziteto faceva capo a Saverio Faccilongo. Secondo l'accusa il sistema si fondava sull'omertà dei cittadini
Arrestato il boss Gino Strisciuglio, torna in carcere a soli sei mesi dalla liberazione Arrestato il boss Gino Strisciuglio, torna in carcere a soli sei mesi dalla liberazione Il capoclan dovrà scontare un anno e due giorni di reclusione, nonché osservare la libertà vigilata per tre anni
Spaccate a Bari, arrestati due uomini. Incastrati dalle telecamere Spaccate a Bari, arrestati due uomini. Incastrati dalle telecamere Stando all'accusa sarebbero i colpevoli del furto al ristorante Biga&Fila
Dall'associazione mafiosa al traffico di droga e armi, 121 condanne nel clan Strisciuglio Dall'associazione mafiosa al traffico di droga e armi, 121 condanne nel clan Strisciuglio Sono state comminate pene anche superiori alle richieste dei pm. Sono 14 gli imputati assolti
© 2001-2024 BariViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BariViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.