Attualità
Trentuno anni fa l'arrivo della Vlora a Bari, Decaro: «Resta la grande lezione di accoglienza»
Il sindaco ricorda Enrico Dalfino: «"Sono persone" queste furono le sue parole quando lo Stato decise il respingimento»
Bari - lunedì 8 agosto 2022
14.15
«Sono passati 31 anni da quell'8 agosto del 1991. Quel giorno 20mila albanesi arrivarono a Bari, sulla nave Vlora, non avevano niente se non la speranza nel loro cuore di poter iniziare una vita migliore». Così il sindaco Antonio Decaro, ricordando l'arrivo della nave Vlora nel porto di Bari trentuno anni fa, l'8 agosto del 1991.
«Molte di quelle persone oggi sono cittadini baresi, qui crescono i loro figli e i loro nipoti. Altre sono tornate in Albania, un Paese che ha saputo rialzarsi dopo lunghi periodi bui» prosegue Decaro, che poi ricorda il suo predecessore, che in quelle ore gestì l'emergenza. «Di quelle giornate ci resta una grande lezione di accoglienza della città di Bari e del suo sindaco di allora, Enrico Dalfino, che capì chi si trovava di fronte - scrive Decaro. "Sono persone" queste furono le sue parole quando lo Stato decise il respingimento e il rimpatrio forzoso. Queste stesse parole le abbiamo volute ricordare su quel tratto del lungomare di San Girolamo che guarda verso l'altra sponda dell'Adriatico. Quel mare che ha portato sempre tanta ricchezza a Bari».
Il sindaco conclude: «Siamo stati la città dell'accoglienza e dell'integrazione quando nessuno sapeva cosa significassero davvero queste parole, perché fa parte del nostro essere baresi e questo non lo dobbiamo dimenticare mai».
Oggi pomeriggio il Comune di Bari ha organizzato, presso il largo "Sono persone", a San Girolamo, a partire dalle 18.30, l'iniziativa "Per non dimenticare la Vlora", durante la quale si terrà un reading di poesie con delle testimonianze di cittadini appartenenti alla comunità albanese. Alcuni alunni della scuola di lingua albanese a Bari "Le Aquile di Seta" leggeranno le poesie dell'opera "Bagëti e Bujqësi/I pascoli e i campi" dello scrittore albanese Naim Frasheri.
Dopo il reading sarà ascoltata la testimonianza di Alda Kushi, dottore di ricerca in diritto costituzionale comparato che collabora con il dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, e di Roberto Laera, imprenditore italiano che lavora e vive a Tirana e che dal 2006 promuove con la società Italian Network un servizio agli imprenditori stranieri che vogliano investire in Albania, facilitando la start up d'impresa. Seguirà un momento dedicato alla musica. Parteciperà all'evento l'assessora comunale al Welfare, Francesca Bottalico.
"Le Aquile di Seta" è un'associazione senza scopo di lucro, costituita nel settembre del 2020 da un gruppo di donne di origine albanese che vivono, lavorano e studiano a Bari, e nasce con l'intento di promuovere la cultura e la storia albanesi realizzando iniziative al servizio e a supporto della comunità albanese in Italia e all'estero. Uno dei più importanti progetti realizzati dall'associazione è proprio la fondazione della scuola barese.
«Molte di quelle persone oggi sono cittadini baresi, qui crescono i loro figli e i loro nipoti. Altre sono tornate in Albania, un Paese che ha saputo rialzarsi dopo lunghi periodi bui» prosegue Decaro, che poi ricorda il suo predecessore, che in quelle ore gestì l'emergenza. «Di quelle giornate ci resta una grande lezione di accoglienza della città di Bari e del suo sindaco di allora, Enrico Dalfino, che capì chi si trovava di fronte - scrive Decaro. "Sono persone" queste furono le sue parole quando lo Stato decise il respingimento e il rimpatrio forzoso. Queste stesse parole le abbiamo volute ricordare su quel tratto del lungomare di San Girolamo che guarda verso l'altra sponda dell'Adriatico. Quel mare che ha portato sempre tanta ricchezza a Bari».
Il sindaco conclude: «Siamo stati la città dell'accoglienza e dell'integrazione quando nessuno sapeva cosa significassero davvero queste parole, perché fa parte del nostro essere baresi e questo non lo dobbiamo dimenticare mai».
Oggi pomeriggio il Comune di Bari ha organizzato, presso il largo "Sono persone", a San Girolamo, a partire dalle 18.30, l'iniziativa "Per non dimenticare la Vlora", durante la quale si terrà un reading di poesie con delle testimonianze di cittadini appartenenti alla comunità albanese. Alcuni alunni della scuola di lingua albanese a Bari "Le Aquile di Seta" leggeranno le poesie dell'opera "Bagëti e Bujqësi/I pascoli e i campi" dello scrittore albanese Naim Frasheri.
Dopo il reading sarà ascoltata la testimonianza di Alda Kushi, dottore di ricerca in diritto costituzionale comparato che collabora con il dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, e di Roberto Laera, imprenditore italiano che lavora e vive a Tirana e che dal 2006 promuove con la società Italian Network un servizio agli imprenditori stranieri che vogliano investire in Albania, facilitando la start up d'impresa. Seguirà un momento dedicato alla musica. Parteciperà all'evento l'assessora comunale al Welfare, Francesca Bottalico.
"Le Aquile di Seta" è un'associazione senza scopo di lucro, costituita nel settembre del 2020 da un gruppo di donne di origine albanese che vivono, lavorano e studiano a Bari, e nasce con l'intento di promuovere la cultura e la storia albanesi realizzando iniziative al servizio e a supporto della comunità albanese in Italia e all'estero. Uno dei più importanti progetti realizzati dall'associazione è proprio la fondazione della scuola barese.