Enti locali
Tribunale di Bari nell'ex palazzo Telecom, la Camera penale scrive a Bonafede: «Struttura inadeguata»
Gli avvocati non ci stanno e chiedono al confermato guardasigilli alcuni chiarimenti sul progetto della sede unica nelle ex casermette
Bari - venerdì 13 settembre 2019
11.38
Lo scorso 9 settembre, con la celebrazione delle prime udienze, è iniziata a pieno regime l'attività di una parte della macchina giudiziaria nel nuovo Palagiustizia di Bari, ospitato provvisoriamente nell'ex palazzo sede della Telecom, in via Dioguardi a Poggiofranco. Una soluzione tampone, dopo la dichiarazione di inagibilità del palazzo di via Nazariantz, l'esperienza delle tende e lo smembramento della giustizia in ben nove sedi diverse.
La nuova soluzione non piace alla Camera penale "Achille Lombardo Pijola" di Bari, che già lo scorso 8 agosto aveva scritto al ministro della Giustizia Bonafede per chiedere chiarimenti sul progetto della nuova sede unica, il cosiddetto polo giudiziario nelle ex casermette. Di mezzo la caduta del governo e la riconferma di Bonafede a guardasigilli con il nuovo esecutivo; sulla sua scrivania il rinominato ministro pentastellato si è trovato una seconda lettera, datata 11 settembre, della Camera penale di Bari.
«L'inizio della celebrazione delle udienze nella sede provvisoria del Tribunale penale di Bari ha purtroppo confermato la grave inadeguatezza della struttura rispetto alla funzione giudiziaria e la perdurante situazione di emergenza degli uffici giudiziari baresi - scrive la Camera penale in una nota. Abbiamo invitato il ministro a dare un'accelerazione al percorso teso alla soluzione del gravissimo problema e abbiamo rinnovato le nostre richieste di chiarimenti sui passi immediatamente successivi alla sottoscrizione del protocollo. Avendo a cuore l'efficienza e l'immagine della Giustizia, vigiliamo incessantemente sui luoghi in cui si rende il servizio ai cittadini».
La nuova soluzione non piace alla Camera penale "Achille Lombardo Pijola" di Bari, che già lo scorso 8 agosto aveva scritto al ministro della Giustizia Bonafede per chiedere chiarimenti sul progetto della nuova sede unica, il cosiddetto polo giudiziario nelle ex casermette. Di mezzo la caduta del governo e la riconferma di Bonafede a guardasigilli con il nuovo esecutivo; sulla sua scrivania il rinominato ministro pentastellato si è trovato una seconda lettera, datata 11 settembre, della Camera penale di Bari.
«L'inizio della celebrazione delle udienze nella sede provvisoria del Tribunale penale di Bari ha purtroppo confermato la grave inadeguatezza della struttura rispetto alla funzione giudiziaria e la perdurante situazione di emergenza degli uffici giudiziari baresi - scrive la Camera penale in una nota. Abbiamo invitato il ministro a dare un'accelerazione al percorso teso alla soluzione del gravissimo problema e abbiamo rinnovato le nostre richieste di chiarimenti sui passi immediatamente successivi alla sottoscrizione del protocollo. Avendo a cuore l'efficienza e l'immagine della Giustizia, vigiliamo incessantemente sui luoghi in cui si rende il servizio ai cittadini».