Aishas Stories Mai mouna Guerresi
Aishas Stories Mai mouna Guerresi
Eventi e cultura

Triggiano, dal 2 settembre al 3 dicembre la mostra dell’artista italo-senegalese Maïmouna Guerresi

Un'esposizione diffusa per tutto il centro storico del paese, a cura di Manuela De Leonardis. I dettagli

Quindici opere fotografiche in cui la declinazione artistica della luce si pone l'obiettivo di contribuire al superamento delle barriere culturali, sociali, linguistiche, etniche e religiose. È Nûr/Luce/, la mostra fotografica diffusa dell'artista italo-senegalese Maïmouna Guerresi a cura di Manuela De Leonardis e con la Direzione artistica di Annalisa Zito della Fondazione Pasquale Battista, che da sabato 2 settembre a domenica 3 dicembre 2023 sarà ospitata dai vicoli del centro storico di Triggiano (Ba), dai quali dialogherà con il tessuto urbano architettonico e sociale, creando una connessione con la stessa comunità cittadina. La mostra è organizzata dalla Fondazione Pasquale Battista ed è promossa e finanziata dalla Regione Puglia e dal Comune di Triggiano, nell'ambito delle attività della Manifestazione "Capaci di legalità 2023" e sarà inaugurata sabato 2 settembre con un incontro con l'autrice che si terrà alle ore 18.00 in Piazza Marinullo.

Dopo il successo della mostra fotografica diffusa di Tony Gentile, Memoria senza indulgenza, ospitata dallo stesso centro storico a maggio del 2022, si rinsalda la collaborazione tra la Fondazione Pasquale Battista, il Comune di Triggiano e la curatrice Manuela De Leonardis, attraverso un progetto artistico diffuso che, utilizzando come struttura espositiva gli stessi edifici e arredi urbani, si articola lungo le strade del borgo antico di Triggiano a partire da Via Garibaldi e proseguendo in Largo Mercato, Via del Castello, Via Nitti, Piazza Marinullo, Via Forno Grande, Via Orti e Via Carroccio.

Palazzi, facciate e balconi fanno così da cornice alla mostra di un'artista che, dopo numerose esposizioni internazionali, tra cui quella nella collettiva A World in Common: Contemporary African Photography attualmente in corso alla Tate Modern di Londra e la mostra personale A Spiritual and Political Journey dal 28 settembre al 17 dicembre al Museo MEF di Torino a cura di Andrea Busto, ma anche nella stessa regione Puglia – dove una sua personale è stata ospitata nel 1981 dalla prestigiosa galleria Centrosei di Bari – giunge a Triggiano per parlare di legalità intesa come accettazione dell'altro, di uguaglianza nella diversità, di dignità umana nell'intreccio tra le culture. Attraverso le influenze multidisciplinari che la caratterizzano, dalla fotografia, al video, all'installazione e a partire proprio dalla body art che ne ha connotato gli esordi, Maïmouna Guerresi propone scatti mai fini a sé stessi: le sue opere fotografiche, frutto di una ricerca interiore e personale seguita alla sua conversione alla corrente islamica sufi, costituiscono infatti solo l'atto finale di un percorso di ricerca che parte dall'idea e si realizza attraverso la scelta dei costumi, della messa in scena, del senso di una narrazione che viene poi immortalata dalla macchina fotografica. Fermata per mezzo della luce, appunto. Una grande attenzione alla costruzione dell'opera, dunque, in cui nulla è affidato al caso e forte è la ricerca estetica, tramite la quale l'artista affronta i temi del genere e dell'integrazione, sottolineando spesso la forza del confronto tra le culture, le tipicità, le caratteristiche umane.

E, in questo senso, l'idea di un'esposizione diffusa non è solo un mero elemento estetico che attiene alla curatela della mostra, ma un vero e proprio progetto di senso, tramite il quale Manuela De Leonardis delinea un'etica del lavoro artistico, per cui il senso dell'opera acquisisce valore proprio in virtù del coinvolgimento e del quotidiano dialogo con la comunità.

"Le opere dell'artista Maïmouna Guerresi – spiega la Direttrice artistica Annalisa Zitosembrano invitarci a riconsiderare la relazione tra "soggettività" e "alterità" a favore di uno scenario armonico nel quale corpi, divinità, oggetti, piante, case raccontano la possibilità di co-esistere fuori da logiche di terrore, sfruttamento e dominio".

"Già sensibili da tempo alla poetica dell'artista italo-senegalese Maimouna Guerresi – aggiunge Flavio Augusto Battista, Presidente della Fondazione Pasquale Battista – e dopo aver promosso nel 2019 la Mostra in collaborazione con il Centro Les Bernardes di Girona (ES), il Consell Comarcal del Girones e la Diputaciò de Girona, la Fondazione Pasquale Battista accetta la sfida di un allestimento espositivo inedito ed ambizioso, con l'intento di portare la fotografia internazionale nel cuore pulsante di una cittadina che si affaccia su quel Mare nostrum e dialoga da secoli senza sosta con l'Africa, il Mediterraneo e l'Oriente per costruire orizzonti di pace".

"Anche quest'anno, grazie al prezioso sostegno della Regione Puglia, la città di Triggiano onora la memoria dell'agente scelto Rocco Dicillo e di tutte le vittime di reati di mafia scegliendo l'arte come linguaggio privilegiato per parlare alla cittadinanza di legalità, contrasto alle discriminazioni e convivenza non violenta – è il commento di Antonio Donatelli, Sindaco di Triggiano –. Il messaggio che l'artista Guerresi porta nelle strade del nostro centro storico è un messaggio di pace e armonia: invitiamo tutti i visitatori a godere della luce e della bellezza delle sue opere".

"La manifestazione Capaci di legalità 2023 ha visto impegnata l'Amministrazione comunale nella realizzazione di un cartellone semestrale di attività ed eventi culturali mirati ad aprire una riflessione sui temi della legalità e della cittadinanza attiva – dichiara Arcangela Finamore, Assessora alla Legalità e alla Cultura del Comune di Triggiano –. Protagonista indiscusso sarà anche quest'anno il Centro storico del nostro comune i cui vicoli e palazzi ospiteranno le installazioni fotografiche di un'artista di rilievo internazionale, le cui opere sono ad oggi esposte a Londra, Los Angeles e Toronto. Triggiano conferma così la propria volontà di sviluppare sul territorio progetti importanti legati all'arte contemporanea".


Maïmouna Guerresi (vive e lavora tra Italia e Senegal) è fotografa, scultrice, performer, autrice di video e installazioni. Le sue opere sono state presentate alla Biennale di Venezia, a Documenta K18 a Kassel oltre che in numerose mostre personali e collettive internazionali, tra cui National Museum di Bamako, Mali, KIASMA museum of contemporary art di Helsinki, Bahrain National Museum, Sharjah Art Museum, Smithsonian National Museum of African Art, I.M.A Institute du Monde Arabe, 13.ma Cairo Biennale, Lagos Photo Festival, LOBA Leica Oskar Barnack Award, SCoP-Shanghai Center of Photography Shanghai, Gallery Gongbech, Jeju, Corea del Sud, Kyotographie, Kyoto, Japan, Aga Khan Museum, Toronto, ROM Museum, Toronto, Tate Modern, Londra. Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private tra cui Boghossian Foundation, GAM Galleria Arte Moderna Achille Forti, Minneapolis Institute of Art, L.A.C.M.A Los Angeles County Museum of Art, Museum of African, Contemporary Art Al Maaden, Hood Museum of Art, Dartmouth,Smithsonian National Museum of African Art and Black Gold Museum, Riyadh.

Collaborazioni fra l'artista e la curatrice:

Rûh /Spirito. Le radici della spiritualità, Kyotographie 2022, festival internazionale di Fotografia di Kyoto, Giappone (testo in cat. giapponese/inglese).
Ville Nouvelles and Ancient Shadows, VIII edizione Festival Castelnuovo Fotografia, Castelnuovo di Porto, Roma, 2020 (mostra personale nell'ambito del festival fotografico).
Aisha al país de les meravelles, un viatge a Girona, Casa della Cultura Les Bernardes Salt-Girona, Spagna 2019 (mostra personale co-curata con Laura Cornejo Brugués) (cat. Silvana Editoriale catalano/inglese/italiano/spagnolo realizzato con il sostegno della Fondazione Pasquale Battista)
Maïmouna Guerresi. Rûh / Soul (intervista all'artista), Vanilla Edizioni 2019.
Il sangue delle donne - Tracce di rosso sul panno bianco, Postmedia Books 2019 (libro realizzato con il sostegno della Fondazione Pasquale Battista e mostre collettive).
The journey of the Sparrowhawk (mostra personale in collaborazione con il Consolato Generale d'Italia a Gedda), Hafez Gallery, Gedda, Arabia Saudita 2016 (catalogo arabo/inglese).
DonnexDonne, Galleria del Cembalo, Roma (mostra collettiva), 2014
CAKE. La cultura del dessert tra tradizione araba e Occidente, Postcart 2013.

Maïmouna Guerresi. Nûr/Luce/
a cura di Manuela De Leonardis
02.09/03.12.2013 Triggiano I Centro Storico
Mostra fotografica diffusa
Inaugurazione e incontro con l'autrice sabato 2 settembre ore 18.00 – Piazza Marinullo
Ingresso libero - Info: 349.514.85.75

Un progetto organizzato dalla Fondazione Pasquale Battista, promosso e finanziato dalla Regione Puglia e dal Comune di Triggiano
Direzione artistica: Annalisa Zito
Curatela: Manuela De Leonardis
Progettazione e allestimento: Architetto Dino Lorusso
Project Manager: Cinzia Campobasso
Coordinamento tecnico: Ninni Castrovilli e Lisabeth Ciavarella
Ufficio stampa: Serena Manieri
Segreteria organizzativa: Claudia Lopuzzo

FONDAZIONE PASQUALE BATTISTA
Presidente: Flavio Augusto Battista
Vicepresidente: Claudio Battista
Consigliere di Amministrazione: Edoardo Fulvio Battista
Direttrice: Annalisa Zito
Progettazione, Ricerca e Sviluppo: Cinzia Campobasso
Cultural Manager: Rosanna Carabellese
Cultural Project Manager: Luca Carnicelli
Marketing & Communication: Beatrice Cesarano

Contatti
Sito web: www.fondazionepasqualebattista.it
Mail: info@fondazionepasqualebattista.it
Facebook e Instagram: @Fondazionepasqualebattista
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