Turismo
Turismo, vacanze in Puglia per 1,2 milioni di stranieri grazie al Green Pass UE
Svolta importante dopo che la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei sono crollati del 43%
Puglia - mercoledì 9 giugno 2021
16.01 Comunicato Stampa
Con il Green Pass Ue possono arrivare in Puglia 1,2 milioni di turisti stranieri che prima della pandemia erano venuti in vacanza durante l'estate.
«I turisti stranieri scelgono la Puglia per il proprio soggiorno soprattutto nei mesi di luglio, con il 18% sul totale annuo e settembre per il 17%, con un trend di pernottamenti equamente distribuiti nei mesi da maggio a ottobre. Un appuntamento atteso dai turisti stranieri ma anche dagli italiani soprattutto giovani per garantirsi possibilità di movimento e maggiori opportunità per il tempo libero come l'accesso alle discoteche che potrebbero ripartire in zona bianca a luglio con il green pass», afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
L'andamento tendenziale degli arrivi prima del Covid segna in Puglia – con una capacità ricettiva che supera i 280mila posti letto - quasi 16milioni di presenze, 1,2 milioni di arrivi di turisti stranieri, quasi 4 milioni di pernottamenti internazionali per cui il green pass si traduce in una svolta importante dopo che la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei sono crollati del 43% con pesanti effetti sull'economia e sull'occupazione. Il turismo in Puglia impatta per 6,5 miliardi sui consumi finali, pari al 12,3% sui consumi totali – insiste Coldiretti Puglia – una ricchezza straordinaria a cui contribuisce il turismo esperienziale negli agriturismi, come dimostrato dalla quota percentuale di soddisfazione nel rapporto con il territorio.
«Ai primi posti di gradimento c'è l'offerta di olio di qualità all'85%, di prodotti agroalimentari all'83%, paesaggi e colori per il 75%, l'ospitalità al 72% e l'offerta vitivinicola al 70%. L'agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell'agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell'intera economia regionale. L'ospitalità nelle strutture agrituristiche assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all'occhiello del turismo regionale», spiega Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.
La Puglia è fortemente dipendente dall'estero per il flusso turistico con oltre 3,8 milioni di pernottamenti di turisti stranieri che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L'assenza di stranieri in vacanza in Puglia grava sull'ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché i turisti dall'estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione. Il ritorno dei vacanzieri dall'estero in Italia è infatti strategico per l'ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché i visitatori da questo paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.
Il ritorno dei vacanzieri dall'estero in Puglia è strategico per l'ospitalità turistica nelle mete più gettonate e ad essere avvantaggiate saranno soprattutto le città d'arte, che sono le storiche mete del turismo dall'estero, ma anche gli agriturismi della Puglia dove gli stranieri secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti, con il cibo che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
«I turisti stranieri scelgono la Puglia per il proprio soggiorno soprattutto nei mesi di luglio, con il 18% sul totale annuo e settembre per il 17%, con un trend di pernottamenti equamente distribuiti nei mesi da maggio a ottobre. Un appuntamento atteso dai turisti stranieri ma anche dagli italiani soprattutto giovani per garantirsi possibilità di movimento e maggiori opportunità per il tempo libero come l'accesso alle discoteche che potrebbero ripartire in zona bianca a luglio con il green pass», afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
L'andamento tendenziale degli arrivi prima del Covid segna in Puglia – con una capacità ricettiva che supera i 280mila posti letto - quasi 16milioni di presenze, 1,2 milioni di arrivi di turisti stranieri, quasi 4 milioni di pernottamenti internazionali per cui il green pass si traduce in una svolta importante dopo che la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei sono crollati del 43% con pesanti effetti sull'economia e sull'occupazione. Il turismo in Puglia impatta per 6,5 miliardi sui consumi finali, pari al 12,3% sui consumi totali – insiste Coldiretti Puglia – una ricchezza straordinaria a cui contribuisce il turismo esperienziale negli agriturismi, come dimostrato dalla quota percentuale di soddisfazione nel rapporto con il territorio.
«Ai primi posti di gradimento c'è l'offerta di olio di qualità all'85%, di prodotti agroalimentari all'83%, paesaggi e colori per il 75%, l'ospitalità al 72% e l'offerta vitivinicola al 70%. L'agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell'agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell'intera economia regionale. L'ospitalità nelle strutture agrituristiche assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all'occhiello del turismo regionale», spiega Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.
La Puglia è fortemente dipendente dall'estero per il flusso turistico con oltre 3,8 milioni di pernottamenti di turisti stranieri che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L'assenza di stranieri in vacanza in Puglia grava sull'ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché i turisti dall'estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione. Il ritorno dei vacanzieri dall'estero in Italia è infatti strategico per l'ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché i visitatori da questo paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.
Il ritorno dei vacanzieri dall'estero in Puglia è strategico per l'ospitalità turistica nelle mete più gettonate e ad essere avvantaggiate saranno soprattutto le città d'arte, che sono le storiche mete del turismo dall'estero, ma anche gli agriturismi della Puglia dove gli stranieri secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti, con il cibo che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.