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Tutto pronto per i Misteri a Bari, quest'anno tocca alle "Vendeluse"
Anno dispari per cui usciranno le statue di San Gregorio: la storia, il programma e l'itinerario
Bari - giovedì 17 aprile 2025
12.24
Tutto pronto a Bari per la solenne processione dei Misteri, che domani attraverserà la città da mattina a sera. Quest'anno, come da tradizione per gli anni dispari, tocca ai Misteri di San Gregorio, meglio noti come "Vendeluse" (con il meteo di questi giorni sembra stia rispettando la tradizione).
A raccontare la storia dei Misteri di Bari a Bariviva è Michele Fanelli, memoria storica della città vecchia, e responsabile del circolo Acli Dalfino. «Quest'anno tocca i Misteri di San Gregorio – conferma – che vengono chiamati "Venteluse", mentre negli anni pari escono i Misteri della Vallisa, chiamati "Le chiangiaminue" perché sono accompagnati dalla pioggia. I Misteri di San Gregorio ha una caratteristica, ovvero hanno una statua in più, in quanto il Calvario che ha San Gregorio non è come quello della Vallisa che sotto lo stesso nucleo ha la Maddalena, loro hanno la Maddalena a parte».
«Mio nonno era falegname – aggiunge – e mi raccontava che il Cristo che porta la croce addosso di San Gregorio è una delle statue più belle che abbiamo, al punto che, quando passavano da casa, lui con il martello in mano diceva: "Parla"».
La tradizione dei Misteri a Bari è molto antica, e i baresi sono molto legati a questa processione: «La tradizione arriva a Bari con gli spagnoli nel 1600. Allora nacque la confraternita della Vallisa. Fino al 1800 c'erano solo quelli della Vallisa. La tradizione però poi è entrata nel DNA dei baresi, tutti volevano portare i Misteri. E così nacque l'altra confraternita, quella di San Gregorio, nel 1800 circa. Le due processioni uscivano quindi insieme, si incontravano in quella che oggi chiamiamo corso Vittorio Emanuele, ma che allora era corso Ferdinandeo perché stavamo sotto i Borboni. E quando si incontravano succedeva il caos, si sfottevano, e si creavano un po' di problemi. Il vescovo di allora, monsignor Clary, decise allora per evitare lo scontro di far uscire le due processioni ad anni alterni».
Questa disposizione è rimasta in vigore ancora oggi, anche se è rimasto poco dell'antico "astio", forse solo i nomi con cui quelli della Vallisa auguravano vento a quelli di San Gregorio, e questi ultimi che auguravano pioggia a quelli della Vallisa».
Domattina alle 8.30 è previsto il raduno dei portatori alla basilica di San Nicola, da dove partirà la processione, dato che ormai da circa 25 anni non si parte più da San Gregorio, ma le statue qualche giorno prima vengono portare in Basilica. Il programma prevede poi alle 9 la preghiera comunitaria, alle 9.30 parte la processione che arriva alle 13.30 in cattedrale. Ci sarà poi una breve sosta e la ripartenza alle 15.30 che arriva alle 20 su corso Vittorio Emanuele e la Via Crucis fino alle 22.30 con il ritorno in basilica di San Nicola e la preghiera comunitaria.
Di seguito il percorso completo della processione: Dalla Basilica (ore 9.30) alla Cattedrale (ore 13.30) Basilica San Nicola (Partenza ore 9.30) - piazzetta 62 Marinai - strada Martinez - strada Santa Maria - piazza San Pietro - strada Santa Teresa delle Donne - via Pier l'Eremita - strada Santa Chiara - strada San Luca - via delle Crociate - strada San Marco - strada Palazzo di Città - piazza Mercantile - strada degli Orefici - strada De Gironda - strada San Bartolomeo - largo Chiurlia - Corte Colagualano - largo San Sabino - strada dei Dottula - piazza Odegitria – Cattedrale (Sosta ore 13.30). Dalla Cattedrale (ore 15.30) alla Basilica (ore 22.30) Cattedrale (Partenza ore 15.30) - piazza Federico II di Svevia - via Boemondo- strada Palazzo d'Intendenza - largo Chiurlia - strada Roberto il Guiscardo - strada Vallisa - piazza del Ferrarese - Corso Cavour - via Beatillo - via Nicolai - via Sagarriga Visconti - piazza Garibaldi (si unisce alla processione l'Epitaffio ortodosso) - corso Vittorio Emanuele II (ore 20.00: Via Crucis) - piazza del Ferrarese - via Venezia - strada Santa Scolastica - strada Martinez - piazzetta 62 Marinai - Piazza San Nicola (Preghiera alla Vergine Addolorata ore 22.30) - Basilica San Nicola (Rientro ore 23.00)
A raccontare la storia dei Misteri di Bari a Bariviva è Michele Fanelli, memoria storica della città vecchia, e responsabile del circolo Acli Dalfino. «Quest'anno tocca i Misteri di San Gregorio – conferma – che vengono chiamati "Venteluse", mentre negli anni pari escono i Misteri della Vallisa, chiamati "Le chiangiaminue" perché sono accompagnati dalla pioggia. I Misteri di San Gregorio ha una caratteristica, ovvero hanno una statua in più, in quanto il Calvario che ha San Gregorio non è come quello della Vallisa che sotto lo stesso nucleo ha la Maddalena, loro hanno la Maddalena a parte».
«Mio nonno era falegname – aggiunge – e mi raccontava che il Cristo che porta la croce addosso di San Gregorio è una delle statue più belle che abbiamo, al punto che, quando passavano da casa, lui con il martello in mano diceva: "Parla"».
La tradizione dei Misteri a Bari è molto antica, e i baresi sono molto legati a questa processione: «La tradizione arriva a Bari con gli spagnoli nel 1600. Allora nacque la confraternita della Vallisa. Fino al 1800 c'erano solo quelli della Vallisa. La tradizione però poi è entrata nel DNA dei baresi, tutti volevano portare i Misteri. E così nacque l'altra confraternita, quella di San Gregorio, nel 1800 circa. Le due processioni uscivano quindi insieme, si incontravano in quella che oggi chiamiamo corso Vittorio Emanuele, ma che allora era corso Ferdinandeo perché stavamo sotto i Borboni. E quando si incontravano succedeva il caos, si sfottevano, e si creavano un po' di problemi. Il vescovo di allora, monsignor Clary, decise allora per evitare lo scontro di far uscire le due processioni ad anni alterni».
Questa disposizione è rimasta in vigore ancora oggi, anche se è rimasto poco dell'antico "astio", forse solo i nomi con cui quelli della Vallisa auguravano vento a quelli di San Gregorio, e questi ultimi che auguravano pioggia a quelli della Vallisa».
Domattina alle 8.30 è previsto il raduno dei portatori alla basilica di San Nicola, da dove partirà la processione, dato che ormai da circa 25 anni non si parte più da San Gregorio, ma le statue qualche giorno prima vengono portare in Basilica. Il programma prevede poi alle 9 la preghiera comunitaria, alle 9.30 parte la processione che arriva alle 13.30 in cattedrale. Ci sarà poi una breve sosta e la ripartenza alle 15.30 che arriva alle 20 su corso Vittorio Emanuele e la Via Crucis fino alle 22.30 con il ritorno in basilica di San Nicola e la preghiera comunitaria.
Di seguito il percorso completo della processione: Dalla Basilica (ore 9.30) alla Cattedrale (ore 13.30) Basilica San Nicola (Partenza ore 9.30) - piazzetta 62 Marinai - strada Martinez - strada Santa Maria - piazza San Pietro - strada Santa Teresa delle Donne - via Pier l'Eremita - strada Santa Chiara - strada San Luca - via delle Crociate - strada San Marco - strada Palazzo di Città - piazza Mercantile - strada degli Orefici - strada De Gironda - strada San Bartolomeo - largo Chiurlia - Corte Colagualano - largo San Sabino - strada dei Dottula - piazza Odegitria – Cattedrale (Sosta ore 13.30). Dalla Cattedrale (ore 15.30) alla Basilica (ore 22.30) Cattedrale (Partenza ore 15.30) - piazza Federico II di Svevia - via Boemondo- strada Palazzo d'Intendenza - largo Chiurlia - strada Roberto il Guiscardo - strada Vallisa - piazza del Ferrarese - Corso Cavour - via Beatillo - via Nicolai - via Sagarriga Visconti - piazza Garibaldi (si unisce alla processione l'Epitaffio ortodosso) - corso Vittorio Emanuele II (ore 20.00: Via Crucis) - piazza del Ferrarese - via Venezia - strada Santa Scolastica - strada Martinez - piazzetta 62 Marinai - Piazza San Nicola (Preghiera alla Vergine Addolorata ore 22.30) - Basilica San Nicola (Rientro ore 23.00)