Vita di città
Un anno fa lo spettacolo del videomapping, oggi il grande vuoto. Bari orfana del "suo" San Nicola
Le celebrazioni dedicate al patrono in tono minore per l'emergenza Covid. Sarà un Natale freddo per la nostra città
Bari - domenica 6 dicembre 2020
Un anno fa Bari celebrava il più sontuoso dei San Nicola "dei baresi", con lo straordinario spettacolo del videomapping sulla facciata della basilica per ricostruire la vita e i miracoli del santo patrono. Un anno dopo, il 6 dicembre fa rima con un grande vuoto e un'altrettanto grande tristezza. Il Covid-19 ha reso Bari orfana di una delle sue tradizioni più care, quel momento di incontro fra religiosità e tradizione pagana con cui di solito il capoluogo dà inizio alle festività natalizie.
Quest'anno è tutto diverso, tutto in tono minore, come in tono minore sarà il Natale nel mondo. Bari si deve "accontentare" della messa delle 5 a porte chiuse, trasmessa sui social con la freddezza dello streaming che toglie tutto il fascino di quello straordinario assembramento che era fino a un anno fa. Ad accompagnare il San Nicola dei baresi 2019, chi c'era lo ricorderà, anche una lieve pioggerellina in una mattinata fresca, ambientazione perfetta per il solito viavai di pellegrini baresi e di visitatori forestieri. Poi i "saturnalia" della fiaccolata nicolaiana, la mezza maratona con start da tre diversi punti della città e arrivo nel piazzale della basilica, e la tradizione tutta barese della cioccolata calda nelle strade della città vecchia.
Quel 6 dicembre fu anche il giorno della riapertura del teatro Piccinni dopo 9 lunghi anni, due anni prima nel giorno di San Nicola riaprì i battenti il Margherita. Straordinari pezzi di normalità che - ahinoi - abbiamo da marzo scorso imparato a non dare mai per scontati.
Il San Nicola dei baresi 2020, invece, si rispecchia in un "sovrumano silenzio" che nulla ha a che fare con l'ermo colle di Leopardi, ma con una pandemia atroce e drammatica a cui anche le tradizioni più profonde devono inchinarsi per salvaguardare la salute pubblica.
Anche quest'anno si accenderà oggi il grande albero di Natale in piazza del Ferrarese, altra fondamentale tappa di avvicinamento di Bari al Natale. Una piccola luce, nel giorno in cui la Puglia diventa ufficialmente zona gialla, nonostante dei numeri ancora spaventosi.
Per chi ci crede, può valer la pena rivolgere a Nicola una preghiera, affinché i sacrifici a cui tutti noi siamo chiamati vengano ripagati quanto prima, per un ritorno alla normalità e a quei momenti di sana follia che sono l'anima delle nostre tradizioni.
Quest'anno è tutto diverso, tutto in tono minore, come in tono minore sarà il Natale nel mondo. Bari si deve "accontentare" della messa delle 5 a porte chiuse, trasmessa sui social con la freddezza dello streaming che toglie tutto il fascino di quello straordinario assembramento che era fino a un anno fa. Ad accompagnare il San Nicola dei baresi 2019, chi c'era lo ricorderà, anche una lieve pioggerellina in una mattinata fresca, ambientazione perfetta per il solito viavai di pellegrini baresi e di visitatori forestieri. Poi i "saturnalia" della fiaccolata nicolaiana, la mezza maratona con start da tre diversi punti della città e arrivo nel piazzale della basilica, e la tradizione tutta barese della cioccolata calda nelle strade della città vecchia.
Quel 6 dicembre fu anche il giorno della riapertura del teatro Piccinni dopo 9 lunghi anni, due anni prima nel giorno di San Nicola riaprì i battenti il Margherita. Straordinari pezzi di normalità che - ahinoi - abbiamo da marzo scorso imparato a non dare mai per scontati.
Il San Nicola dei baresi 2020, invece, si rispecchia in un "sovrumano silenzio" che nulla ha a che fare con l'ermo colle di Leopardi, ma con una pandemia atroce e drammatica a cui anche le tradizioni più profonde devono inchinarsi per salvaguardare la salute pubblica.
Anche quest'anno si accenderà oggi il grande albero di Natale in piazza del Ferrarese, altra fondamentale tappa di avvicinamento di Bari al Natale. Una piccola luce, nel giorno in cui la Puglia diventa ufficialmente zona gialla, nonostante dei numeri ancora spaventosi.
Per chi ci crede, può valer la pena rivolgere a Nicola una preghiera, affinché i sacrifici a cui tutti noi siamo chiamati vengano ripagati quanto prima, per un ritorno alla normalità e a quei momenti di sana follia che sono l'anima delle nostre tradizioni.