Scuola e Lavoro
Università di Bari, al dottor Massimiliano D'Imperio il premio AISSA 2018
Al ricercatore barese il premio delle Società Scientifiche Agrarie per gli studi nel settore ortofrutticolo
Bari - giovedì 22 febbraio 2018
08.00
Continuano a fioccare prestigiosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per l'Università di Bari, polo di eccellenza nella ricerca sia per quel che riguarda le discipline scientifiche sia per quelle umanistiche. L'ultimo alloro in ordine di tempo a esser tributato a un esponente dell'ateneo barese è finito sul capo del dottor Massimiliano D'Imperio, attualmente assegnista di ricerca presso l'Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari di Bari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPA-CNR sede di Bari).
Il premio a D'Imperio è stato assegnato da AISSA, Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie, per la migliore tesi di dottorato di ricerca nel settore dell'ortoflorofrutticoltura (tra quelle discusse nel biennio 2016-2017). L'elaborato che è valso al ricercatore barese l'ambìto riconoscimento porta il titolo di "Biofortification process to improve nutritional quality of leafy vegetables".
Nel suo scritto D'Imperio ha raccolto i risultati di anni di ricerca condotta presso l'Azienda Sperimentale "La Noria" di Mola di Bari; un percorso che si è giovato della fruttuosa collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l'ISPA-CNR.
Nel corso dei suoi studi il ricercatore UniBa si è concentrato sulla biofortificazione di ortaggi da foglia da destinare alla IV gamma. Al centro della ricerca ci sono due elementi minerali, silicio e calcio, la cui presenza ricorre come una costante in diversi processi biochimici e metabolici: uno di essi è la mineralizzazione del tessuto osseo.
Con un procedimento di biofortificazione attuato facendo ricorso al metodo idroponico del floating system, D'Imperio è stato in grado di dimostrare la possibilità di incrementare il contenuto di nutrienti nella porzione edule di portulaca, cicoria, bietola, basilico e due differenti cultivar di Brassica rapa (tatsoi e mizuna).
Il quid della tesi premiata da AISSA, una vera e propria innovazione nell'approccio scientifico alla materia, è rappresentato dallo studio integrato di bioaccessibilità, biodisponibilità ed effetto benefico degli elementi, valutato mediante l'utilizzo di modelli in vitro.
Nell'opera di ricerca del dottor D'Imperio, infatti, sono stati riconosciuti «La multidisciplinarietà, l'innovatività della tematica e della metodologia adottata, il rigore metodologico con cui sono stati svolti gli esperimenti e l'ottima collocazione editoriale dei prodotti sono alla base dell'assegnazione del premio», come si legge nelle motivazioni del premio.
Il premio a D'Imperio è stato assegnato da AISSA, Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie, per la migliore tesi di dottorato di ricerca nel settore dell'ortoflorofrutticoltura (tra quelle discusse nel biennio 2016-2017). L'elaborato che è valso al ricercatore barese l'ambìto riconoscimento porta il titolo di "Biofortification process to improve nutritional quality of leafy vegetables".
Nel suo scritto D'Imperio ha raccolto i risultati di anni di ricerca condotta presso l'Azienda Sperimentale "La Noria" di Mola di Bari; un percorso che si è giovato della fruttuosa collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l'ISPA-CNR.
Nel corso dei suoi studi il ricercatore UniBa si è concentrato sulla biofortificazione di ortaggi da foglia da destinare alla IV gamma. Al centro della ricerca ci sono due elementi minerali, silicio e calcio, la cui presenza ricorre come una costante in diversi processi biochimici e metabolici: uno di essi è la mineralizzazione del tessuto osseo.
Con un procedimento di biofortificazione attuato facendo ricorso al metodo idroponico del floating system, D'Imperio è stato in grado di dimostrare la possibilità di incrementare il contenuto di nutrienti nella porzione edule di portulaca, cicoria, bietola, basilico e due differenti cultivar di Brassica rapa (tatsoi e mizuna).
Il quid della tesi premiata da AISSA, una vera e propria innovazione nell'approccio scientifico alla materia, è rappresentato dallo studio integrato di bioaccessibilità, biodisponibilità ed effetto benefico degli elementi, valutato mediante l'utilizzo di modelli in vitro.
Nell'opera di ricerca del dottor D'Imperio, infatti, sono stati riconosciuti «La multidisciplinarietà, l'innovatività della tematica e della metodologia adottata, il rigore metodologico con cui sono stati svolti gli esperimenti e l'ottima collocazione editoriale dei prodotti sono alla base dell'assegnazione del premio», come si legge nelle motivazioni del premio.