Enti locali
Vaccini, medici di Puglia contro il Governo fanno appello alla Regione
Operatori sanitari pugliesi: «Provvedimento potrebbe vanificare il lavoro svolto per raggiungimento di coperture vaccinali ottimali»
Bari - martedì 7 agosto 2018
Comunicato Stampa
Dopo la bocciatura della legge regionale sull'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari pugliesi e la proroga dell'obbligo vaccinale per i bambini votata nei giorni scorsi dal governo giallo verde, scendono in campo i diretti interessati, ovvero i medici di Puglia. E con una lunga lettera espongono il loro punto di vista e fanno appello alla Regione Puglia affinché prenda posizione contro tali decisioni del governo.
«Le Società Scientifiche di Igiene e di Pediatria e le Federazioni dei Pediatri e dei Medici di Medicina Generale chiedono una forte presa di posizione della Regione Puglia contro lo slittamento dei termini previsti dalla legge sull'obbligo vaccinale e a favore della legge regionale per la vaccinazione degli operatori sanitari - scrivono - I presidenti e i segretari delle sezioni regionali della Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva (SItI), della Società Italiana di Pediatria (SIP), della Federazione Italiana dei Pediatri (FIMP) e della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG), chiedono che la Regione Puglia si opponga alla proroga relativa agli adempimenti previsti dalla legge 119/2017 per l'iscrizione alla scuola materna e dell'infanzia per l'anno scolastico 2018/19».
«Questo provvedimento - sottolineano - potrebbe vanificare tutto il lavoro svolto in questi mesi da parte di tutta la comunità scientifica e operativa della sanità pubblica che ha consentito il raggiungimento di coperture vaccinali finalmente in grado di proteggere i bambini e i ragazzi verso terribili malattie che, ancora adesso, portano a gravi conseguenze. La sinergia che è stata profusa da tutti i professionisti, la grande risposta da parte delle famiglie pugliesi e, non ultimo, la disponibilità manifestata anche dalle farmacie di tutta la regione nel rilascio delle certificazioni utili all'iscrizione a scuola, hanno portato la nostra Regione a risultati che sono diventati un esempio a livello nazionale e sarebbe pertanto assurdo e pericoloso qualsiasi "passo indietro".Si deve ricordare, inoltre, che la nostra regione si è dotata in questi anni di un'ottima anagrafe vaccinale informatizzata (GIAVA) e che i dirigenti scolastici della nostra regione hanno già la possibilità di accedere direttamente al sistema per verificare lo stato vaccinale dei propri alunni/studenti e pertanto, le famiglie adempienti non hanno la necessità di presentare alcun certificato per l'iscrizione scolastica».
«Le Società Scientifiche e le Federazioni scriventi chiedono inoltre alla Regione Puglia - concludono - di sostenere la propria legge regionale 27/2018 che, a prescindere da qualsiasi ragionamento giuridico, è una legge fondamentale e necessaria per tutelare gli stessi operatori sanitari (molto spesso vittime di vere e proprie "epidemie nosocomiali") e, soprattutto. i nostri pazienti che, in un momento di particolare fragilità legata alla loro condizione di salute, non devono essere esposti a nessun rischio di contrarre malattie prevenibili da vaccino durante il proprio soggiorno in ambiente sanitario. Si conferma, infine, l'impegno di tutta la categoria di professionisti iscritti alle Società Scientifiche e Federazioni succitate nell'azione di counselling e di promozione ed informazione verso tutte le vaccinazioni, obbligatorie e raccomandate, affinché tutti i genitori del nostro territorio abbiano la consapevolezza dei rischi legati alle malattie e la possibilità di far valere pienamente il diritto dei propri figli ad essere protetti, con le vaccinazioni, da queste malattie».
«Le Società Scientifiche di Igiene e di Pediatria e le Federazioni dei Pediatri e dei Medici di Medicina Generale chiedono una forte presa di posizione della Regione Puglia contro lo slittamento dei termini previsti dalla legge sull'obbligo vaccinale e a favore della legge regionale per la vaccinazione degli operatori sanitari - scrivono - I presidenti e i segretari delle sezioni regionali della Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva (SItI), della Società Italiana di Pediatria (SIP), della Federazione Italiana dei Pediatri (FIMP) e della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG), chiedono che la Regione Puglia si opponga alla proroga relativa agli adempimenti previsti dalla legge 119/2017 per l'iscrizione alla scuola materna e dell'infanzia per l'anno scolastico 2018/19».
«Questo provvedimento - sottolineano - potrebbe vanificare tutto il lavoro svolto in questi mesi da parte di tutta la comunità scientifica e operativa della sanità pubblica che ha consentito il raggiungimento di coperture vaccinali finalmente in grado di proteggere i bambini e i ragazzi verso terribili malattie che, ancora adesso, portano a gravi conseguenze. La sinergia che è stata profusa da tutti i professionisti, la grande risposta da parte delle famiglie pugliesi e, non ultimo, la disponibilità manifestata anche dalle farmacie di tutta la regione nel rilascio delle certificazioni utili all'iscrizione a scuola, hanno portato la nostra Regione a risultati che sono diventati un esempio a livello nazionale e sarebbe pertanto assurdo e pericoloso qualsiasi "passo indietro".Si deve ricordare, inoltre, che la nostra regione si è dotata in questi anni di un'ottima anagrafe vaccinale informatizzata (GIAVA) e che i dirigenti scolastici della nostra regione hanno già la possibilità di accedere direttamente al sistema per verificare lo stato vaccinale dei propri alunni/studenti e pertanto, le famiglie adempienti non hanno la necessità di presentare alcun certificato per l'iscrizione scolastica».
«Le Società Scientifiche e le Federazioni scriventi chiedono inoltre alla Regione Puglia - concludono - di sostenere la propria legge regionale 27/2018 che, a prescindere da qualsiasi ragionamento giuridico, è una legge fondamentale e necessaria per tutelare gli stessi operatori sanitari (molto spesso vittime di vere e proprie "epidemie nosocomiali") e, soprattutto. i nostri pazienti che, in un momento di particolare fragilità legata alla loro condizione di salute, non devono essere esposti a nessun rischio di contrarre malattie prevenibili da vaccino durante il proprio soggiorno in ambiente sanitario. Si conferma, infine, l'impegno di tutta la categoria di professionisti iscritti alle Società Scientifiche e Federazioni succitate nell'azione di counselling e di promozione ed informazione verso tutte le vaccinazioni, obbligatorie e raccomandate, affinché tutti i genitori del nostro territorio abbiano la consapevolezza dei rischi legati alle malattie e la possibilità di far valere pienamente il diritto dei propri figli ad essere protetti, con le vaccinazioni, da queste malattie».