Cronaca
Vaccini per caregiver, la denuncia da Bari di Strada Facendo Aps
"Convocato anche chi assiste over 16, ma costretti ad aspettare che facciano tutti gli altri"
Bari - domenica 4 aprile 2021
10.41 Comunicato Stampa
La Asl di Bari ha comunicato nei giorni scorsi che oggi e domani si sarebbe proceduto alla vaccinazione contro il Covid-19 di caregiver, genitori, tutori, affidatari, familiari conviventi (maggiorenni e non in condizione di fragilità) di minori di 16 anni, nati dal 1 gennaio 2005 in poi, con disabilità grave ai sensi della legge 104/92 art.3 comma 3. Ma, stando a quanto denuncia l'associazione StradaFacendoAps via Facebook, non tutto sta andando per il verso giusto.
«Ieri in extremis sono stati invitati ad andare anche conviventi e caregiver di disabili gravi oltre i 16 anni - scrivono - Ma, stamattina, alle famiglie di questo secondo target (molte di esse presenti sin dalle prime ore in coda, anche con la difficile gestione dei propri figli impossibilitati a restare a casa) è stato detto che, indipendentemente dall'ordine di arrivo, la priorità è per il primo target, e che per tutti gli altri solo a fine giornata si sarebbe potuto capire che disponibilità ci sarebbe stata. Nessun criterio è stato stabilito, spiegato ed annunciato ufficialmente nell'invito pubblico emanato dal Dipartimento di prevenzione della Asl Bari. L'ennesima dimostrazione di quanto la materia sia trattata con inammissibile superficialità e quanto sia bassa l'attenzione verso il target delle persone più vulnerabili».
«Ieri in extremis sono stati invitati ad andare anche conviventi e caregiver di disabili gravi oltre i 16 anni - scrivono - Ma, stamattina, alle famiglie di questo secondo target (molte di esse presenti sin dalle prime ore in coda, anche con la difficile gestione dei propri figli impossibilitati a restare a casa) è stato detto che, indipendentemente dall'ordine di arrivo, la priorità è per il primo target, e che per tutti gli altri solo a fine giornata si sarebbe potuto capire che disponibilità ci sarebbe stata. Nessun criterio è stato stabilito, spiegato ed annunciato ufficialmente nell'invito pubblico emanato dal Dipartimento di prevenzione della Asl Bari. L'ennesima dimostrazione di quanto la materia sia trattata con inammissibile superficialità e quanto sia bassa l'attenzione verso il target delle persone più vulnerabili».