Politica
Valenzano, il sindaco Romanazzi ci ripensa: «Ritiro le mie dimissioni»
Il primo cittadino: «C'è stato il chiarimento che auspicavo con i gruppi che oggi compongono la maggioranza consiliare»
Provincia - lunedì 12 ottobre 2020
14.33
«Ho deciso di ritirare le mie dimissioni». Lo ha scritto sui social Gianpaolo Romanazzi, il sindaco di Valenzano che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler lasciare la poltrona di primo cittadino per divergenze con la maggioranza.
Dopo i ringraziamenti del caso ai cittadini per la fiducia dimostrata, Romanazzi aggiunge che «C'è stato inoltre il chiarimento che auspicavo con i gruppi che oggi compongono la maggioranza consiliare. Ho apprezzato in particolare modo l'impegno con cui tutti si sono prodigati per trovare una soluzione condivisa. Le posizioni pubbliche e le dichiarazioni in Consiglio comunale attestano la volontà di proseguire sulla strada intrapresa un anno fa».
Romanazzi continua: «Sapevamo che si trattava di un percorso lungo e in salita. Impossibile dare al paese un volto nuovo in poche e semplici mosse, anche per la complessa situazione che abbiamo ereditato sul piano amministrativo, con molti uffici comunali cruciali per il benessere e la sicurezza del paese sotto organico. Poi è sopraggiunta la quarantena, con tutto quello che ne è derivato. Lavoro ne è stato fatto, energie sono state spese. Abbiamo acquisito quell'esperienza necessaria a fronteggiare la seconda ondata dovesse dimostrarsi critica come la precedente. Siamo consapevoli, e mi scuso, per un paese ancora lontano da quello in cui tutti, me compreso, desideriamo legittimamente vivere».
Dopo i ringraziamenti del caso ai cittadini per la fiducia dimostrata, Romanazzi aggiunge che «C'è stato inoltre il chiarimento che auspicavo con i gruppi che oggi compongono la maggioranza consiliare. Ho apprezzato in particolare modo l'impegno con cui tutti si sono prodigati per trovare una soluzione condivisa. Le posizioni pubbliche e le dichiarazioni in Consiglio comunale attestano la volontà di proseguire sulla strada intrapresa un anno fa».
Romanazzi continua: «Sapevamo che si trattava di un percorso lungo e in salita. Impossibile dare al paese un volto nuovo in poche e semplici mosse, anche per la complessa situazione che abbiamo ereditato sul piano amministrativo, con molti uffici comunali cruciali per il benessere e la sicurezza del paese sotto organico. Poi è sopraggiunta la quarantena, con tutto quello che ne è derivato. Lavoro ne è stato fatto, energie sono state spese. Abbiamo acquisito quell'esperienza necessaria a fronteggiare la seconda ondata dovesse dimostrarsi critica come la precedente. Siamo consapevoli, e mi scuso, per un paese ancora lontano da quello in cui tutti, me compreso, desideriamo legittimamente vivere».