Enti locali
Valorizzazione delle periferie e della costa, Comune di Bari firma accordo con Regione e Politecnico
I tre enti si impegnano alla alla rimozione dei “detrattori di bellezza” connotati da insediamenti residenziali e spazi degradati
Bari - giovedì 8 ottobre 2020
9.03 Comunicato Stampa
Ieri mattina il sindaco Antonio Decaro, il rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino e l'assessore regionale all'Urbanistica Alfonso Pisicchio hanno siglato il protocollo d'intesa che prevede l'avvio di una serie di attività di studio finalizzate alla conoscenza, al rinnovamento e alla valorizzazione delle periferie della città di Bari (con particolare riferimento ai quartieri di edilizia residenziale pubblica) e del territorio costiero della città metropolitana (con particolare riferimento all'edilizia "informale").
Interesse comune e obiettivo del protocollo è mantenere e sviluppare forme di collaborazione in partnership, non episodiche, per lo svolgimento di attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, anche nell'ambito delle attività di didattica e formazione, nonché per l'erogazione di servizi a supporto delle attività di governo della città e del territorio.
In particolare, le parti si propongono di attuare una collaborazione con l'obiettivo di avviare attività di studio finalizzate:
· all'individuazione di strategie di rinnovamento e valorizzazione delle periferie della città di Bari, con particolare riferimento ai quartieri di edilizia residenziale pubblica (ai suoi spazi e al suo patrimonio abitativo) e ai frammenti di paesaggio naturale/agrario;
· all'individuazione di strategie di rinnovamento e valorizzazione dei territori costieri della città metropolitana, con riferimento agli insediamenti informali e diffusi e ai residui spazi liberi in stato di abbandono;
· alla rimozione dei "detrattori di bellezza" della città e dei suoi territori costieri connotati da insediamenti residenziali e spazi degradati.
Nell'ambito dell'accordo, i soggetti attuatori si impegnano inoltre a sviluppare il lavoro di innovazione e ricerca del proprio personale tecnico e scientifico, facendo ricorso all'integrazione delle competenze specifiche delle tre strutture, ad attivare processi di collaborazione con i docenti del Politecnico su specifici casi di studio, proposti dalla Regione o dal Comune, a contribuire a mantenere un elevato livello culturale degli operatori della Regione e del Comune, favorendo contatti e collaborazioni con la struttura universitaria e, infine, a favorire gli scambi di conoscenze nell'ottica di un costante aggiornamento e miglioramento delle rispettive competenze.
«Questo protocollo dà corpo a quella espressione di cui tanto si sente parlare oggi: la cosiddetta Terza missione universitaria - ha commentato Antonio Decaro - ossia quell'insieme di attività attraverso le quali gli atenei interagiscono direttamente con la società e il proprio territorio di riferimento, sia attraverso azioni di valorizzazione economica della conoscenza che più in generale attraverso attività ed eventi di ordine culturale, sociale e di divulgazione della didattica. In questo caso il Comune è ben felice di mettere nero su bianco una collaborazione che va avanti da diversi anni e che ci ha visti impegnati in tante attività di studio e progettazione da cui poi il Comune e la Regione hanno tratto spunto per lo sviluppo di azioni concrete che negli anni hanno migliorato la nostra città. A Bari abbiamo la fortuna di avere il politecnico più giovane d'Europa, che però in questi anni si è distinto per iniziative e performance che lo vedono oggi tra le strutture italiane d'eccellenza. Per questo crediamo non ci sia migliore competenza con cui interagire per immaginare e studiare la Bari del domani. Abbiamo ancora tanta strada da fare per migliorare la qualità dei luoghi e della vita della nostra città e non credo ci sia miglior punto di vista di quello che può arrivare da giovani donne e uomini che si stanno formando, secondo i più moderni standard progettuali, normativi e urbanistici, e che la nostra città la vivono e la vivranno in futuro. Siamo quindi contenti di questa collaborazione, che si avvia contestualmente ad un altro programma, quello della formazione sperimentale di studenti che saranno accolti al Comune di Bari per un percorso di tirocinio formativo nei settori affini ai rispettivi percorsi di studio. In questo modo non solo gli studenti potranno approcciare al mondo del lavoro ma anche fare i conti con quel gap che spesso esiste tra la teoria dei libri e degli articoli dei codici e lo sviluppo di una realtà urbana quotidianamente alle prese con la normativa e la burocrazia. Il focus dei progetti su cui avviamo questa collaborazione sono periferie e costa, le grandi sfide che la città di Bari è chiamata ad affrontare nei prossimi dieci anni se vuole davvero fare quel salto di qualità che finalmente la vedrà come una delle capitali dell'Europa mediterranea».
«Ringrazio il sindaco e il rettore per questo protocollo - ha dichiarato Alfono Pisicchio -, che non solo contiene visione e futuro della nostra città ma anche potenziali buone pratiche che insieme si possono realizzare sul territorio partendo dagli obiettivi individuati. Una sorta di elaborazione di studio sulle periferie che potrà avvalersi delle idee e delle professionalità interne agli enti coinvolti per incidere positivamente sulla vita delle persone, restituendo loro dignità, come nel caso dei progetti di edilizia residenziale pubblica. Un aspetto che mi sta particolarmente a cuore riguarda i detrattori della bellezza, quei fenomeni che purtroppo continuano ad esistere nelle zone più degradate delle nostre città e che vanno rimossi a beneficio della qualità del vivere, secondo un approccio che tenga insieme l'aspetto fisico, l'anima e la funzione stessa dei luoghi. Il futuro deve vederci impegnati in un'azione congiunta di rigenerazione urbana, ed è qui che risiede il valore concreto di questo protocollo».
«La bellezza della nostra città, idea di fondo e obiettivo di questo protocollo, è per noi una motivazione in più per affrontare e guardare oltre, nell'ottica di superare presto questo momento - ha concluso Francesco Cupertino -. Il Politecnico di Bari ha un rifornimento continuo di questa energia, che è la bellezza, che ci arriva innanzitutto attraverso i nostri studenti. Con questo accordo la mettiamo a disposizione della città, il cui presente e il cui futuro abbiamo a cuore, così come la città ha a cuore il Politecnico».
Interesse comune e obiettivo del protocollo è mantenere e sviluppare forme di collaborazione in partnership, non episodiche, per lo svolgimento di attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, anche nell'ambito delle attività di didattica e formazione, nonché per l'erogazione di servizi a supporto delle attività di governo della città e del territorio.
In particolare, le parti si propongono di attuare una collaborazione con l'obiettivo di avviare attività di studio finalizzate:
· all'individuazione di strategie di rinnovamento e valorizzazione delle periferie della città di Bari, con particolare riferimento ai quartieri di edilizia residenziale pubblica (ai suoi spazi e al suo patrimonio abitativo) e ai frammenti di paesaggio naturale/agrario;
· all'individuazione di strategie di rinnovamento e valorizzazione dei territori costieri della città metropolitana, con riferimento agli insediamenti informali e diffusi e ai residui spazi liberi in stato di abbandono;
· alla rimozione dei "detrattori di bellezza" della città e dei suoi territori costieri connotati da insediamenti residenziali e spazi degradati.
Nell'ambito dell'accordo, i soggetti attuatori si impegnano inoltre a sviluppare il lavoro di innovazione e ricerca del proprio personale tecnico e scientifico, facendo ricorso all'integrazione delle competenze specifiche delle tre strutture, ad attivare processi di collaborazione con i docenti del Politecnico su specifici casi di studio, proposti dalla Regione o dal Comune, a contribuire a mantenere un elevato livello culturale degli operatori della Regione e del Comune, favorendo contatti e collaborazioni con la struttura universitaria e, infine, a favorire gli scambi di conoscenze nell'ottica di un costante aggiornamento e miglioramento delle rispettive competenze.
«Questo protocollo dà corpo a quella espressione di cui tanto si sente parlare oggi: la cosiddetta Terza missione universitaria - ha commentato Antonio Decaro - ossia quell'insieme di attività attraverso le quali gli atenei interagiscono direttamente con la società e il proprio territorio di riferimento, sia attraverso azioni di valorizzazione economica della conoscenza che più in generale attraverso attività ed eventi di ordine culturale, sociale e di divulgazione della didattica. In questo caso il Comune è ben felice di mettere nero su bianco una collaborazione che va avanti da diversi anni e che ci ha visti impegnati in tante attività di studio e progettazione da cui poi il Comune e la Regione hanno tratto spunto per lo sviluppo di azioni concrete che negli anni hanno migliorato la nostra città. A Bari abbiamo la fortuna di avere il politecnico più giovane d'Europa, che però in questi anni si è distinto per iniziative e performance che lo vedono oggi tra le strutture italiane d'eccellenza. Per questo crediamo non ci sia migliore competenza con cui interagire per immaginare e studiare la Bari del domani. Abbiamo ancora tanta strada da fare per migliorare la qualità dei luoghi e della vita della nostra città e non credo ci sia miglior punto di vista di quello che può arrivare da giovani donne e uomini che si stanno formando, secondo i più moderni standard progettuali, normativi e urbanistici, e che la nostra città la vivono e la vivranno in futuro. Siamo quindi contenti di questa collaborazione, che si avvia contestualmente ad un altro programma, quello della formazione sperimentale di studenti che saranno accolti al Comune di Bari per un percorso di tirocinio formativo nei settori affini ai rispettivi percorsi di studio. In questo modo non solo gli studenti potranno approcciare al mondo del lavoro ma anche fare i conti con quel gap che spesso esiste tra la teoria dei libri e degli articoli dei codici e lo sviluppo di una realtà urbana quotidianamente alle prese con la normativa e la burocrazia. Il focus dei progetti su cui avviamo questa collaborazione sono periferie e costa, le grandi sfide che la città di Bari è chiamata ad affrontare nei prossimi dieci anni se vuole davvero fare quel salto di qualità che finalmente la vedrà come una delle capitali dell'Europa mediterranea».
«Ringrazio il sindaco e il rettore per questo protocollo - ha dichiarato Alfono Pisicchio -, che non solo contiene visione e futuro della nostra città ma anche potenziali buone pratiche che insieme si possono realizzare sul territorio partendo dagli obiettivi individuati. Una sorta di elaborazione di studio sulle periferie che potrà avvalersi delle idee e delle professionalità interne agli enti coinvolti per incidere positivamente sulla vita delle persone, restituendo loro dignità, come nel caso dei progetti di edilizia residenziale pubblica. Un aspetto che mi sta particolarmente a cuore riguarda i detrattori della bellezza, quei fenomeni che purtroppo continuano ad esistere nelle zone più degradate delle nostre città e che vanno rimossi a beneficio della qualità del vivere, secondo un approccio che tenga insieme l'aspetto fisico, l'anima e la funzione stessa dei luoghi. Il futuro deve vederci impegnati in un'azione congiunta di rigenerazione urbana, ed è qui che risiede il valore concreto di questo protocollo».
«La bellezza della nostra città, idea di fondo e obiettivo di questo protocollo, è per noi una motivazione in più per affrontare e guardare oltre, nell'ottica di superare presto questo momento - ha concluso Francesco Cupertino -. Il Politecnico di Bari ha un rifornimento continuo di questa energia, che è la bellezza, che ci arriva innanzitutto attraverso i nostri studenti. Con questo accordo la mettiamo a disposizione della città, il cui presente e il cui futuro abbiamo a cuore, così come la città ha a cuore il Politecnico».