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Scuola e Lavoro

Vertenza ex Om, Ingegneria e Servizi presenta il progetto in Regione

Lavoratori divisi tra chi propende per Selektica e chi vorrebbe che vengano considerate tutte le opzioni possibili

La vertenza ex Om continua a tenere banco. Dopo la comunicazione della presentazione di un'altra proposta da parte di Ingegneria e Servizi alla vigilia di Ferragosto, giunge la conferma con l'appuntamento domani mattina alle 12 in Regione tra l'azienda di Modugno e tutte le parti in causa per la presentazione del loro progetto. Un appuntamento che smentisce coloro che si erano rivelati dubbiosi sulla veridicità della presentazione della proposta, anche se fin da subito Ugl Metalmeccanici Bari aveva sottolineato che Ingegneria e Servizi aveva provveduto a inviare la proposta via Pec a tutte le sigle sindacali e alla Regione Puglia.

Una situazione comunque alquanto ingarbugliata, e che desta dubbi e timori nei 159 ex Om rimasti. Si potrebbe anche dire che il gruppo non è mai stato "spaccato" tanto quanto ora, tra coloro che guardano con sospetto a questa nuova proposta, e chi invece la vede come una possibilità concreta da tenere in considerazione, alternativa valida e reale a quanto proposto da Selektica nell'incontro svoltosi in Regione qualche settimana fa, alla presenza della task force regionale guidata da Leo Caroli, oltre che dei sindaci di Bari e Modugno.

Il punto della questione sta nella differenza abissale tra i due progetti, non tanto sul tipo di reindustrializzazione da voler realizzare nell'ex capannone Om Carrelli, quanto nel come abbiano proposto di volerlo fare. Selektica, infatti, ha presentato un progetto che prevede l'assunzione di 120 unità di cui 95 operai ex Om, un 50% a tempo indeterminato e il restante 50% con contratto a 36 mesi. Non è ancora chiaro il tipo di contratto con cui comunque verrebbero assunti, difficile che rimangano metalmeccanici dato che il settore risulta differente. L'assunzione avverrebbe nel 2021, ma Selektica coprirebbe quanto necessario (circa 300 mila euro) per far sì che gli operai possano avere la cassa integrazione, con i relativi arretrati a partire da gennaio 2018. La Regione garantirebbe per coloro che dovessero rimanere fuori dal progetto.

La proposta di Ingegneria e Servizi, invece, sembra garantire un contratto a tempo indeterminato a tutti i 159 operai a partire da dicembre 2018, ma scavalcando il fallimento della Tua Industries. Questo comporterebbe il non poter avere la cassa integrazione, e quindi nemmeno gli 8 mesi di arretrati, anche se questo progetto potrebbe garantire un lavoro quasi subito a tutti quanti a tempo indeterminato. I lavoratori sarebbero per i primi due anni circa inseriti nelle diverse realtà dell'azienda già presenti sul territorio, per il tempo necessario alla bonifica del capannone. Ulteriori chiarimenti in merito si avranno nell'incontro di domani.

«Non tutti i lavoratori ritengono che Selektica sia l'unico interlocutore – dichiarano alcuni ex Om – Riteniamo che debbano essere le istituzioni a decidere, si tratta di una grande responsabilità e non si può sbagliare di nuovo. Siamo abbastanza divisi sul fatto di valutare diverse proposte o considerare solo Selektica, ma è anche vero che con loro staremmo altri 2 anni senza lavorare. Probabilmente percepire la cassa integrazione ad alcuni farebbe molto comodo e anche la Regione sembrerebbe aver già scelto Selektica da tempo. Sta di fatto che sono passati troppi anni senza trovare una soluzione. Il vero affare così lo fa Selektica, assumendo solo 100 persone, di cui 50 a tempo indeterminato, e tra due anni, avendo inoltre il capannone gratis».

«Fa piacere sentire che un'azienda voglia assumerci tutti – ci dice un altro operaio – ma il fatto che Ingegneria e Servizi non voglia coprire la cassa integrazione per noi è un problema. In questi otto mesi abbiamo accumulato debiti e avere gli arretrati farebbe comodo. Riteniamo che sia necessario fare un percorso obbligato e non si possa scavalcare il fallimento. Temiamo che questa nuova proposta possa creare più problemi che altro ad una trattativa ben avviata, e far saltare tutto. Ormai non abbiamo più garanzie e non ci fidiamo più».

Sempre domani, ma alle 15 è previsto un nuovo incontro anche con Selektica per discutere del tipo di contratto che sono disposti a fare e dell'eventuale inquadramento degli operai da loro assunti.
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