Cronaca
Videocamere per controllare l'arrivo della polizia, 35enne di Bari finisce in carcere
L'uomo era ai domiciliari e aveva elaborato il sistema per evitare problemi, in casa con lui trovato un pregiudicato
Bari - sabato 20 febbraio 2021
11.18 Comunicato Stampa
Ieri mattina, i poliziotti della squadra mobile della Questura di Bari hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte d'Appello di Bari, nei confronti di Bruno Di Lauro, pregiudicato classe '86.
A seguito di un controllo effettuato nei giorni scorsi dai falchi della squadra mobile presso la sua abitazione, dove era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, i poliziotti hanno rilevato che l'edificio era dotato di svariate telecamere di videosorveglianza che, puntando sulla pubblica via, consentivano al predetto di monitore l'eventuale arrivo della polizia. All'interno dell'abitazione, gli agenti hanno identificato un secondo pregiudicato che, sapendo di non potersi trattenere in quell'appartamento, prima dell'arrivo degli agenti, si era maldestramente nascosto sotto le coperte, nello stesso letto occupato dalla madre di Di Lauro, che in quel momento stava dormendo.
Gli agenti della squadra mobile, pertanto, hanno richiesto al giudice la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della detenzione in carcere, eseguita nella giornata di ieri.
A seguito di un controllo effettuato nei giorni scorsi dai falchi della squadra mobile presso la sua abitazione, dove era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, i poliziotti hanno rilevato che l'edificio era dotato di svariate telecamere di videosorveglianza che, puntando sulla pubblica via, consentivano al predetto di monitore l'eventuale arrivo della polizia. All'interno dell'abitazione, gli agenti hanno identificato un secondo pregiudicato che, sapendo di non potersi trattenere in quell'appartamento, prima dell'arrivo degli agenti, si era maldestramente nascosto sotto le coperte, nello stesso letto occupato dalla madre di Di Lauro, che in quel momento stava dormendo.
Gli agenti della squadra mobile, pertanto, hanno richiesto al giudice la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della detenzione in carcere, eseguita nella giornata di ieri.