Attualità
VII Congresso Filca Cisl Bari, delle Noci confermato segretario generale
"Abbiamo bisogno di programmare, di ridisegnare un nuovo futuro maggiormente inclusivo, certamente fondato sull'aggregazione"
Bari - mercoledì 15 dicembre 2021
21.44 Comunicato Stampa
Antonio delle Noci è stato confermato segretario generale della Filca-Cisl di Bari. La sua elezione, insieme a quella dei segretari Luigi Sideri e Gianmarco Passiatore è avvenuta nel corso del Congresso della categoria. Tra i presenti anche Giuseppe Boccuzzi Segretario Generale UST CISL Bari
Il Congresso, intitolato "PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO; UOMINI, IDEE, PROGETTI" ha preso il via con il ringraziamento sindaco di Bari, Antonio Decaro, assente ma che ha mandato un video messaggio, "perché sta trasformando – ha detto Delle Noci - questa città con coraggio e competenza, ne sta scrivendo bellissime pagine di storia, e nella sua veste di presidente dell'Anci, per il suo equilibrio e anche per l'identità di vedute su tutta una serie di questioni legate ai nostri settori."
Poi l'appassionata e intensa la relazione di Delle Noci, che ha posto al centro del dibattito anche il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro e le conseguenze della pandemia sul lavoro nel settore delle costruzioni.
"Le crisi epocali che stiamo attraversando, - ha detto Delle Noci - da quella economica al cambiamento climatico, per arrivare alla pandemia, hanno messo in luce le grandi disaffezioni sociali interne e il ritardo di un'azione programmata politico-sociale, per ridare all'equità sociale il ruolo che le compete e l'importanza di cui tanto il nostro paese ha bisogno. In questo contesto emergenziale difficile e drammatico non abbiamo mai fatto mancare il nostro supporto, il sostegno, la nostra presenza, anche se non sempre fisica per gli ovvi motivi che voi tutti conoscete. Il sindacato, nei diversi sondaggi sulla fiducia, appare sempre agli ultimi posti, insieme ai partiti politici. Ma durante la pandemia la gente ha potuto constatare per esperienza personale l'importanza di avere organizzazioni sindacali radicate, strutturate, e operatori sindacali disponibili 7 giorni su 7, pronti a risolvere piccoli e grandi problemi. Abbiamo dimostrato durante la pandemia che abbiamo un ruolo insostituibile nella società, che continuiamo a rappresentare un faro per milioni di cittadini, che si affidano al sindacato per far rispettare e tutelare i propri diritti ma anche per avere tutta una serie di servizi oramai indispensabili. In questi lunghissimi mesi abbiamo imparato ad utilizzare nuovi termini legati alla pandemia, ci siamo quasi adattati a questa "nuova normalità" in cui siamo stati catapultati, senza preavviso né preparazione. È profondamente cambiato il modo in cui viviamo le nostre relazioni, il lavoro, il tempo libero. Siamo stati costretti a restare a casa quanto più possibile, e ne abbiamo approfittato per dare fondo alle nostre risorse come singoli e come società per non lasciarci abbattere, per coltivare la speranza, per individuare strategie che ci permettessero di continuare a restare in contatto, per condividere in modo nuovo gli spazi pubblici e privati. La stessa attività sindacale si è trasformata: dove non è stato possibile incontrarsi di persona, abbiamo utilizzato al meglio tutte le risorse offerte dalla tecnologia per continuare a vederci, anche se a distanza. Ora abbiamo bisogno di programmare, di ridisegnare un nuovo futuro maggiormente inclusivo, certamente fondato sull'aggregazione. Le politiche economiche emergenziali devono - ha concluso il Segretario generale - necessariamente lasciare il passo ad un ripensamento."
Il Congresso, intitolato "PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO; UOMINI, IDEE, PROGETTI" ha preso il via con il ringraziamento sindaco di Bari, Antonio Decaro, assente ma che ha mandato un video messaggio, "perché sta trasformando – ha detto Delle Noci - questa città con coraggio e competenza, ne sta scrivendo bellissime pagine di storia, e nella sua veste di presidente dell'Anci, per il suo equilibrio e anche per l'identità di vedute su tutta una serie di questioni legate ai nostri settori."
Poi l'appassionata e intensa la relazione di Delle Noci, che ha posto al centro del dibattito anche il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro e le conseguenze della pandemia sul lavoro nel settore delle costruzioni.
"Le crisi epocali che stiamo attraversando, - ha detto Delle Noci - da quella economica al cambiamento climatico, per arrivare alla pandemia, hanno messo in luce le grandi disaffezioni sociali interne e il ritardo di un'azione programmata politico-sociale, per ridare all'equità sociale il ruolo che le compete e l'importanza di cui tanto il nostro paese ha bisogno. In questo contesto emergenziale difficile e drammatico non abbiamo mai fatto mancare il nostro supporto, il sostegno, la nostra presenza, anche se non sempre fisica per gli ovvi motivi che voi tutti conoscete. Il sindacato, nei diversi sondaggi sulla fiducia, appare sempre agli ultimi posti, insieme ai partiti politici. Ma durante la pandemia la gente ha potuto constatare per esperienza personale l'importanza di avere organizzazioni sindacali radicate, strutturate, e operatori sindacali disponibili 7 giorni su 7, pronti a risolvere piccoli e grandi problemi. Abbiamo dimostrato durante la pandemia che abbiamo un ruolo insostituibile nella società, che continuiamo a rappresentare un faro per milioni di cittadini, che si affidano al sindacato per far rispettare e tutelare i propri diritti ma anche per avere tutta una serie di servizi oramai indispensabili. In questi lunghissimi mesi abbiamo imparato ad utilizzare nuovi termini legati alla pandemia, ci siamo quasi adattati a questa "nuova normalità" in cui siamo stati catapultati, senza preavviso né preparazione. È profondamente cambiato il modo in cui viviamo le nostre relazioni, il lavoro, il tempo libero. Siamo stati costretti a restare a casa quanto più possibile, e ne abbiamo approfittato per dare fondo alle nostre risorse come singoli e come società per non lasciarci abbattere, per coltivare la speranza, per individuare strategie che ci permettessero di continuare a restare in contatto, per condividere in modo nuovo gli spazi pubblici e privati. La stessa attività sindacale si è trasformata: dove non è stato possibile incontrarsi di persona, abbiamo utilizzato al meglio tutte le risorse offerte dalla tecnologia per continuare a vederci, anche se a distanza. Ora abbiamo bisogno di programmare, di ridisegnare un nuovo futuro maggiormente inclusivo, certamente fondato sull'aggregazione. Le politiche economiche emergenziali devono - ha concluso il Segretario generale - necessariamente lasciare il passo ad un ripensamento."